#10: Presentimenti giusti

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Adrian Agreste prese un altro sorso di caffè dalla sua tazza, mentre ascoltava distratto il programma della giornata dettatogli dall'assistente di suo padre.

«...E hai un servizio fotografico alle 20:30 sotto la torre Eiffel, la cena sarà anticipata alle 19:00 e le lezioni di piano posticipate alle 21:30»
«Grazie, Nathalie.»
«Di niente, e le consiglio di prepararsi, tra quindici minuti deve essere a scuola e considerando il traffico, ha poco tempo di comporto.»
«Non ti preoccupare, sono quasi pront.o»
«Allora le auguro buona giornata.» lo congedò lei.
«Grazie e altrettanto.»


«Accidenti, Plagg, sono così stanco!» si lamentò una volta solo in camera.
«E io che ti ho tenuto trasformato in mezzo alla notte? Mi serviranno almeno dieci giorni di riposo per rimettermi.»
«Lamentatene con Papillon, e poi, tanto tu non dormi a scuola?»
«Ovvio che sì, chi non lo farebbe?»
Il biondo sospirò: lui, di sicuro, non lui avrebbe potuto, ma il suo kwami sì. Dopotutto, era un essere plurimillenario: cosa gli poteva importare di stare ad ascoltare cose che probabilmente sapeva già? «Andiamo e basta.» si limitò a dire, aprendo la borsa per farlo entrare.



Quando arrivò a scuola, notò che anche Marinette, seduta ora accanto a lui a causa di un cambio di disposizione dei posti, sembrava stanca quanto lui; ma non ci prestò molta attenzione: era a conoscenza del fatto che spesso stava sveglia fino a tardi per fare i suoi bozzetti e lavorare alle sue creazioni, senza contare di come spesso intervenisse per aiutare gli altri. Dopotutto, non era stato proprio lui a definirla la Ladybug di tutti i giorni?

Le lezioni iniziarono regolarmente ma, durante l'intervallo, al biondo arrivò una notifica: a quanto pare, era comparso un super cattivo. "Come se non ce ne fossimo già occupati questa notte" pensò, cercando un posto appartato per trasformarsi. Mentre camminava nello spogliatoio, vide la corvina aggirarsi furtiva tra gli armadietti come se volesse assicurarsi di essere sola. Poi, aprì la sua borsetta. Adrian Agreste osservò stupito la luce rosa che avvolse la sua migliore amica, tramutandola nella sua inseparabile compagna di avventure «Oh santo cielo!» mormorò poco dopo che l'eroina uscì dalla finestra.

«Per tutto il Camembert!» strillò Plagg «Non potevi andare in bagno e basta? Ora, chiudi quella bocca e valla ad aiutare! A questo penseremo dopo»
«E come faccio? Non dovrei sapere di lei»
«Chiudiamo il formaggio in una scatola e basta, nessuno sentirà la puzza»

Il modello, seppur poco convinto, obbedì ai consigli del kwami e seguì a sua volta la fashion designer, sempre molto sorpreso dall'accaduto. Come avrebbe fatto a fingere di ignorare ciò?




«Chat, va tutto bene? Oggi mi sembri strano, mi guardi come se avessi due teste» si preoccupò la sua collega, accorgendosi che era piuttosto distratto «Per caso è successo qualcosa che non va?»
«Certo che no, mylady.» In effetti, gli pareva di vedere veramente due persone: la sua migliore amica e la donna dei suoi sogni «Allora, lo sconfiggiamo o no?» chiese, indicando il loro avversario.
«Chi arriva per ultimo è una palla di pelo!» lo sfidò la giovane, correndo nuovamente verso il loro obiettivo.
«Non vale, sei partita per prima!» commentò, per poi lanciarsi al suo inseguimento: dopotutto, che differenza faceva sapere chi fosse? I suoi sentimenti non erano affatto diminuiti, anzi, dopo quella scoperta, erano aumentati ancor di più. Sorridendo, si rammentò che Plagg aveva sempre avuto ragione: in effetti, il suo cuore aveva sempre e solo battuto per Marinette.




Prompt: Mi guardi come se avessi due teste

N° parole: 558

Ed ecco la reveal!

Miraculous One shot (Contaparole 2021)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora