«Siete tutti pronti?» domandò una donna dai capelli grigi «Allora si parte, ciurma!» esclamò la madre di Luka e Juleka.
Anarka Couffaine era molto particolare, non esistevano altri termini per definirla. Restia a seguire ogni regola, in casa sua l'unica norma era che non esistessero altre leggi. In effetti, a pensarci bene, il suo nome la rispecchiava appieno. Nonostante le limitazioni assenti, però, i suoi due figli erano cresciuti come persone educate e perbene.
Marinette afferrò un secchio di vernice: trovava l'idea di dipingere la casa galleggiante in cui vivevano i tre molto originale e fantastica. Una ragazza dalla capigliatura rosa si mise una maschera ed afferrò una bomboletta spray. Chiuse gli occhi per un attimo, giusto il tempo per pensare a come far apparire il suo capolavoro. Trovata l'ispirazione, pigiò il pulsante.
La corvina si guardò intorno confusa, cercando di capire come potesse essere finita a terra, mentre gli altri la osservavano divertiti.
«Scusami Alix!» esclamò dispiaciuta «Non ti avevo visto.»
La street artist sorrise «Va tutto bene, Mari.»
«Oh santi macarons!» strillò la fashion designer «Ho macchiato tutto il muro!» Proprio in quel momento, il capitano della Liberty fece il suo ingresso nel corridoio, preoccupata dalle grida della giovane.
«Cos'è successo?» si preoccupò, voltandosi verso la parete «Mica male ciurma, sembra quasi che qui abbiate rovesciato la pittura apposta.»
«Scusa, sono inciampata.» provò a giustificarsi la stilista «La tolgo subito.»
«Invece no.» si impuntò l'altra «Hai afferrato il concetto della Liberty: l'anticonformismo. Quindi, quella rimane così.» decretò la musicista, dirigendosi poi in un'altra stanza.
«Wow.» esclamò Luka «Penso che questa sia la prima volta che nostra madre dice una cosa simile: in genere, se le si tocca la barca, sono guai.»
«Peggio di togliere il tesoro ad un pirata?» si intromise un altro.
«Non ci scherzerei così tanto, Adrien.» rispose il suo amico.
«A-adrien? Allora sei riuscito a venire!» Gioì la pasticcera «Avevo quasi perso le speranze.»
«Ehm, già...sono stato...molto convincente.» In effetti, ce n'era voluto di tempo per far accettare a Plagg di trasformarlo, e altrettanto per far credere a Natalie di star facendo i compiti, ma ne era valsa la pena. «Quindi, a che punto siete?»
«Appena finito il corridoio centrale.» lo informò il giovane dalla capigliatura blu
«Che belle onde.» si complimentò il biondo, non capendo perché il resto dei suoi compagni si sbellicava dalle risate e le guance della corvina erano più scarlatte di un lampone «Cosa ho detto?»
«È una lunga storia.» spiegò Nino, mentre lo sguardo di Marinette sembrava supplicare Alya di fare qualcosa per evitarle anche quella figuraccia «Te la racconto domani.» gli sussurrò poi nell'orecchio «O la mia fidanzata mi farà fuori.»
«Non ci sono altre stanze?» chiese il soggetto del loro discorso, lanciando un'occhiata omicida al dj.
«Si, certo, andiamo.» dichiarò il moro.
«Dobbiamo ancora fare la cucina.» lo soccorse il fratello di Juleka «Dopo, passiamo dagli altri e vediamo cosa hanno fatto.»***
Una crostata venne appoggiata su un tavolo, mentre i commensali finivano di gustare la loro pizza. Anarka, preso un coltello, la tagliò e ne distribuì una fetta ad ognuno degli improvvisati imbianchini di quel pomeriggio. Alla fine, la giornata di lavoro si era trasformata in una serata tra amici, cosa di cui nessuno si lamentò.
«Abbiamo fatto proprio un bella cosa.» osservò Max.
«Non c'è niente che un gruppo affiatato non possa fare.» commentò Alix.
I presenti si dettero il pugno, in effetti, era stato un bel lavoro di squadra, anzi, di ciurma, pensò Marinette. Anche se c'era stato un piccolo incidente, concluse arrossendo leggermente.
Prompt ciurma
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Miraculous One shot (Contaparole 2021)
FanfictionQuesta storia partecipa alla challenge "Contaparole 2021" del profilo @WattpadFanfictionIT e conterrà vari racconti ispirati alla serie Miraculous. Buona lettura! I personaggi del racconto appartengono alla serie Miraculous di Thomas Astruc