#16: Inconvenienti da spia

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Marinette spostò uno dei libri dalla mensola scrutando al di là della fessura andatasi a creare. Sentì una ragazza parlare con voce stridula e strinse i pugni per non andare lì e trascinarla fuori dalla biblioteca per i capelli.

Lila, o meglio Lie-la come l'aveva soprannominata l'eroina di Parigi, era una giovane molto intelligente creativa e carismatica. L'unico problema era che lei, invece di usare le sue abilità per fare del bene, preferiva mentire alle persone, per stare sempre al centro dell'attenzione.
Gli unici ad essersi accorti di tutto ciò erano Adrian e la stilista e questo le aveva causato non pochi problemi: infatti dopo aver scoperto che lei era a conoscenza di tutto e dopo che la pasticcera aveva provato a smascherarla le aveva dichiarato guerra.

Uno degli altri motivi del suo odio era anche giovane Agreste stesso: il biondo infatti era molto legato alla giovane aspirante fashion designer e questo suscitava l'invidia dell'italiana, invaghitasi di lui da molto tempo. Che lo facesse per dei veri sentimenti o solo per avere più visibilità non era concesso di saperlo alla studente franco-cinese ma, indipendentemente dai fatti, lei non si fidava lo stesso dell'altra e spesso tendeva a osservare i due. Ad essere sinceri aveva promesso a sé stessa di smettere di pedinare la sua cotta ma quella volta era diverso: lei era già in biblioteca ed erano stati loro due ad arrivare. Questo almeno era quello che aveva intenzione di dire a Tikki, che la stava guardando sconsolata dalla sua borsetta. Però si sentiva una stalker e così, dopo aver afferrato il libro che stava cercando prima di entrare uscì.

Marinette si sedette su una panchina vicino alla Senna in un luogo non troppo affollato, osservando attentamente la copertina. A differenza degli altri volumi, spesso piuttosto vecchi, quello era fresco di stampa ed erano giorni che lei andava nell'edificio comunale per vedere se c'era. Glielo aveva consigliato la sua migliore amica che si era anche assicurata una delle prime copie messe in vendita comprandola su un sito online il giorno stesso e convincendo anche la compagna a leggerlo. L'unico motivo per il quale lei non l'avesse preso in prestito da Alya era perché l'aveva già affidato a un'altra loro compagna.

L'opera era diventata un best seller in un batter d'occhio in molti posti ma nella capitale francese più di altri. Sul frontespizio era presente una dedica e un ringraziamento ai protagonisti del racconto ovvero gli eroi protettori non solo di Parigi, ma anche del resto del mondo; le pagine successive invece parlavano degli argomenti del testo tra cui la storia dei portatori di Miraculous e le loro gesta. Nell'indice erano riportati i nomi dei capitoli che trattavano ognuno di una determinata epoca o personaggi: la ragazza si stupì di tutte le informazioni che erano state raccolte in così poco tempo. La premessa affermava che le ricerche erano cominciate solo qualche mese prima, che probabilmente alcuni dati erano inesatti o incompleti e che gli aggiornamenti sarebbero stati messi nelle edizioni successive.

La corvina sfogliò le pagine incuriosita: la sezione sull'Egitto era molto interessante e piena di teorie curiose ma la ragazza, allertata dall'arrivo di un nuovo super cattivo, dovette interrompere la sua lettura. Dopo avere sconfitto l'avversario pensò che, visto che era molto avvincente, era meglio comprare la versione e-book affinché potesse sempre averla dietro con sé.

Così qualche giorno dopo ritornò alla biblioteca, dove ritrovò nuovamente i due studenti. Consegnò il libro ad un'impiegata e ne cercò un altro da prendere in prestito facendo attenzione a non soffermarsi troppo a guardare i due. Sfruttando il suo andamento non ottimale a scuola, l'italiana era riuscita a convincere Adrian a darle delle ripetizioni e lui troppo gentile per rifiutare, aveva controvoglia accettato la sua richiesta.

La stilista, indecisa tra due differenti volumi, fu notata però dal suo amico che la invitò a fermarsi da loro. Inizialmente timorosa di disturbarli, decise lo stesso di unirsi ai due per non risultare scortese. Ignorò le occhiate acide della sua rivale e si accomodò accanto all'altro, intenzionata a parlare un po' con lui. Il modello, dopo che il suo cellulare squillò, si scusò per doverle lasciare a causa di un impegno importante e improrogabile. Ricordandosi che però lui avrebbe dovuto avere la giornata libera, Marinette, preoccupata per lui e decisa a non rimanere da sola con Lila, scelse di uscire e lo seguì.

Lo vide entrare in una strada a fondo chiuso dove difficilmente poteva esserci la sua guardia del corpo ad aspettarlo con la limousine e guardarsi intorno circospetto. Un lampo verde sostituì i vestiti civili del biondo con una tuta nera mentre un kwami piuttosto annoiato veniva assorbito dall'anello del suo portatore. Stupita dalla scoperta, la fashion designer decise di trasformarsi anche lei: se c'era Chat Noir in giro significava che c'era anche un super cattivo in circolazione da sconfiggere. La pasticcera, avvolta anche lei da una luce colorata, indossò il suo travestimento magico e saltò sui tetti alla ricerca del suo compagno. Il combattimento si svolse in modo regolare a parte il fatto che, ad ogni battuta e complimento dell'amico, l'eroina arrossiva fino alle punte dei capelli.

«My lady, tutto bene?» chiese lui, notando il suo comportamento diverso
«Io... Sì, cioè no, non lo so... Accidenti, perché è tutto così complicato?» sbuffò «Mi sta prendendo in giro.»
«Chi?»
«Tutto questo.» affermò. Lui le lanciò un'occhiata confusa «Ah, accidenti, non riesco a spiegarlo.» si lamentò lei «Come posso dirlo?» Bella domanda: come avrebbe fatto? «Scusami è colpa mia ma stavolta mi hai fatto proprio impazzire.» si interruppe un attimo «Facciamo così: vieni e seguimi.»

«Ma tra poco ci dovremmo trasformare, le nostre id...» provò a protestare lui: il suo gioiello stava segnando gli ultimi due minuti.
«In questo preciso istante non importa.» lo interruppe lei bruscamente trascinandolo sul balcone di una casa «Io... ho bisogno di saperlo: perché ti sei innamorato di me?»
«Perché tu sei fantastica e stupenda, super coraggiosa, molto intelligente e non credo esistono parole sufficienti a descriverti.»
«Ma io non sono così anche senza la maschera, sono solo una ragazza normale.»
«Come me e come qualsiasi altra persona, forse non sarai perfetta, ma, per il suddetto, sei quella che si avvicina di più al concetto stesso di perfezione: al tuo cospetto, anche il Sole, la Luna e le stelle sfigurano. Ma perché questa curiosità?»
«Così.» gli rispose lei laconica «Ci si vede alla prossima.» lo salutò, dandogli un bacio sulla guancia.
«Arrivederci my lady.» mormorò lui, osservandola andarsene e toccandosi il viso con un'espressione attonita: se quello era un sogno, non voleva essere svegliato.


Prompt: spia

N° parole: 1077

La vita di un miraculer:

Marichat o Adriannette,
Ladynoir o Ladrian?

Questo è il dilemma,
quando la penna tentenna
e tu scrivi di ship mai realizzate,
ma dai fan tanto agognate.

Perché tutta questa confusione?
quando ci sono due persone,
ma tante identità collegate,
le carte appaiono tutte mischiate.

E, finché le maschere non saranno calate,
vivremo solo di storie mai realizzate.

E mentre mi chiedo perché non ho questa ispirazione durante le interrogazioni di poesia (o cosa c'era nel the che ho appena bevuto, la cosa è piuttosto relativa), vi auguro buona lettura.
Se vi piace una storia o avete qualche suggerimento, non esitate a commentare o a mettere una stellina!

Miraculous One shot (Contaparole 2021)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora