#5: Fiori d'arancio

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Marinette mosse un passo in avanti, ispirando l'aria intorno a sé: ad averle scosso il capelli, quel giorno, non era stato il solito vento umido di pioggia, ma una brezza leggera e più fresca, che si trascinava dietro soavi e delicati aromi. L'odore dei fiori di arancio era un qualcosa di indescrivibile, un profumo dolce e quasi impercettibile, ma stupendo.

«Bello, vero?» le domandò il ragazzo a fianco a lei «Adoro questo posto.»
«A essere sincera, io non c'ero mai stata, ma non posso fare a meno di concordare con te.»
«La prima volta, ci sono stato con i miei» le confidò il biondo «E da allora l'ho considerato come il mio giardino segreto.»
«Perché mi hai portato in un posto così speciale per te?» chiese la corvina incuriosita.
«Quando sono entrato qui dentro ero così sorpreso e meravigliato che mi sono fatto una promessa» le raccontò «Questo posto aveva catturato il mio sguardo e, allora, giurai che l'avrei mostrato solo a colei che mi avrebbe rubato il cuore. E l'unica che c'è riuscita sei tu, mylady.»
Il cuore della giovane, a quelle parole, batté più velocemente, come accadeva ad ogni dichiarazione simile del suo amico: aveva imparato a nasconderlo bene, ma, in realtà, colui che sarebbe dovuto essere solo un collega e compagno di avventure stava sempre diventando più importante per lei «Oh.» mormorò stupita «Grazie.» Non sapeva se prendersi a schiaffi o meno per aver dato una risposta così stupida; nel dubbio, le sue guance si imporporarono.
«Di giorno, qui è meraviglioso, ma la notte lo è ancora di più: è la prima volta che lo vedo di sera, è ancora più bello.»
«Sono felice che mi hai mostrato questo spettacolo.»
«Un giorno ti porterò a vedere le stelle cadenti, è una promessa.»




La giovane donna camminava sicura nel piccolo agrumeto, beandosi del profumo dei fiori appena sbocciati. Era estasiata come la prima volta che era entrata lì con il suo amico e sperava che quello fosse un nuovo inizio.
«Sei tu, amore mio?» chiese qualcuno in lontananza.
«Dipende, chi è questo tuo amore?»
«Sei qui, allora.» sussurrò l'altro.
«Pensavi che non sarei venuta?»
«Si.» ammise «Dopotutto, con quello che è successo...»
«Adrien Agreste.» lo richiamò lei «Credi veramente che dopo tutto questo tempo ti volterei le spalle? A colui che mi ha amata e sostenuta per così tanto?»
«Lo sai cos'è successo.»
«Era successo, è acqua passata, non puoi impedire a ciò di stravolgerti la vita.» affermò «Non meriti tutto questo e non puoi vivere con i rimorsi per tutto il resto della tua esistenza.»
«Parli facile, non era tuo padre ad essere Papillon; non sei tu quella che per poco non ha tradito la sua compagna di squadra.»
«Non l'hai fatto.» gli rammentò l'altra «Quanto all'essere quasi akumizzato, anche a me è capitato.»
«Sempre per colpa di mio padre.» precisò il biondo.
«Sarebbe potuto anche essere un'altra persona, ti stai colpevolizzando per niente.»
«Avrei dovuto fermarlo e, invece, l'ho fatto scappare; perché non mi odi? Perché non mi hai cacciato?» Avrebbe dovuto e, invece, era andata a trovarlo nel loro posto speciale.
«Non potrei farlo nemmeno se volessi. Anche perché non potrei mai volerlo: sei l'unico che sia mai riuscito a rubarmi il cuore, non ho mai amato nessuno come te, come potrei anche solo pensare di fare una cosa simile?»
«Non so se ho collezionato più rifiuti io o sconfitte mio padre.» le rammentò.
«Mi dispiace, non potevo saperlo, ero troppo confusa.»
«Prima di me ti piaceva un altro, perché non vai da lui? Dopotutto se ti ha confuso così tanto...» Era più che certo di non meritarla eppure lei si ostinava a voler stare con lui.
"Oh, Adrien" pensò lei "Se solo tu sapessi tutto..."«Perché desideri ciò?» domandò invece.
«Non riesco a sopportarlo: avevo giurato che ti avrei sempre protetta e aiutata e poi...»
«Non sei caduto nella sua trappola.» lo interruppe lei «Non hai alzato neanche un dito su di me, di cosa ti stai accusando?»
«Avevi paura di me, ammettilo.» il biondo si ricordò del suo sguardo terrorizzato alla vista dell'akuma diretta verso di lui.
«Per te.» lo corresse «Lo sapevo che ti saresti fermato prima di fare una follia o l'avrei fatto io.» terminò la frase con voce sommessa «Ma l'avresti fatto anche da solo.»
«Ti fidi troppo degli altri.»
«Solo dei miei amici.» precisò la corvina «E di te.» aggiunse poi.
«Quindi noi non siamo amici?»
«Non penso che questa possa essere amicizia.» affermò decisa «Non può, è di più, molto di più. Questo» prese la mano del giovane e la posò sul suo petto «In tutta la mia vita, questo mi è accaduto solo con due persone, anzi, solo con una.» si corresse: come poteva essere stata così fortunata? Il suo migliore amico e il suo compagno di avventure erano sempre stati al suo fianco «E sei tu. Il batticuore improvviso, la confusione e la gioia che provo quanto ti vedo non mentono: ti amo. Non è una cottarella o un abbaglio, no non lo è affatto. Chat, penso di conoscerti come nessun altro sulla faccia di questa terra, so i tuoi segreti, quelli più grandi e anche quelli più piccoli, abbiamo vissuto al fianco dell'altro avventure e esperienze incredibili, perché vuoi buttare tutto all'aria? Abbiamo fatto un errore? Pazienza, lo sistemeremo. Il passato non ci piace? Allora ridisegneremo il nostro futuro. Siamo solo io e te qui e ora in questo giardino stupendo; per un attimo puoi dimenticare tutto il testo? Diamoci una possibilità, dopo tutto questo ce la meritiamo.»



Il biondo si specchiò negli occhi celesti della sua amica «Sì, lo voglio.» rispose per poi baciare colei che ormai era diventata sua moglie, davanti agli invitati ma, soprattutto, dinnanzi a quell'agrumeto in cui una primavera, insieme ai fiori d'arancio, era sbocciato anche il loro amore.





Prompt: agrumeto

N° parole: 928

Cosa ne pensate? Troppo sdolcinata? Troppo frettolosa? A volte, tendo a divagare un po', oppure taglio alcune parti; per le scene di battaglia poi, non mi voglio neanche esprimere. Si è capita bene la parte finale? Forse il salto temporale alla fine non è il massimo, ma lo trovavo carino. Quanto ai fiori d'arancio, ho letto che sono associati al giorno delle nozze e niente, mi sembrava un'idea carina.

In futuro, potrei anche provare a raccontare cosa succede nel mezzo ma, visto che il mio obiettivo era il loro rapporto, per ora ho deciso di tralasciarlo, anche perché sennò mi veniva un sermone infinito.

Saluti!

Miraculous One shot (Contaparole 2021)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora