Federico Chiesa POV'S
È mattina sono le sei, non ho dormito per nulla ho bisogno di sapere se Mariasole è mia sorella, mamma e papà hanno già prenotato dal medico di famiglia un test del dna per oggi pomeriggio spero solo che tutto vada bene così da poter riabbracciare mia sorella.Mi giro verso Benedetta, sono così fortunato da averla al mio fianco è la ragazza perfetta, nonostante la mia mente fosse offuscata da tutta questa situazione che si è presentata e che mi ha creato anche dei disagi, lei ha cercato sempre di aiutarmi e di farmi pensare ad altro e le sarò grato per sempre.
A svegliarmi dai miei pensieri è il mio telefono che inizia a squillare, lo prendo e rispondo e dico:"pronto?" e allora dall'alt parte sento:"Fede" è Mariasole sorrido e dico:"dimmi tutto" e leí inizia a parlare di tutte le pure che ha nell'affrontare la situazione io la tranquillizzo dicendo:"ehi ehi tranquilla, so che potresti essere mia sorella come è possibile che tu non lo sia ma nonostante questo io ci sarò sempre per te e ti prometto che non rimarrai sola, mai" la sento singhiozzare e dico:"Mariasole calmati, rischierai di avere un attacco di panico così", come faccio a sapere che ne soffre semplice quando eravamo a fisioterapia se lo è lasciato sfuggire senza neanche rendersene conto, e continuo dicendo:"respira con me dai, segui il mio respiro" mano a mano sento il suo respiro farsi sempre più regolare. Stiamo parlando e lei mi sta raccontando la sua infanzia, un po' mi sento in colpa ci sarei tanto voluto essere per lei oppure semplicemente ciò non sarebbe dovuto capitare a lei ma a me, una volta finito il suo racconto dico:"portala qui, intendo la donna che chiami mamma, deve essere una persona molto importante per te e credo che la vorrai al tuo fianco quando faremo il test del dna" lei mi dice un semplice 'va bene' e dopo altri cinque minuti chiudiamo la chiamata.
Ritorno al fianco di Benedetta e le congo la vita con il mio braccio, mi ci voleva parlare con Mariasole, mi sento molto più leggero quasi senza pensieri negativi ma uno rimane il mio punto fisso 'se non fosse lei Mariasole?' e con questo quesito torno al mio sonno.
Mariasole POV'S
Ho appena finito di parlare con Federico devo ammettere che nessuno oltre lui, Davide e i ragazzi della casa famiglia aveva mai voluto ascoltare la mia storia con così tanto interesse e mi ha fatto davvero bene.Sono le dieci di mattina e Davide si sveglia e io dico:"ma buongiorno finalmente ti sei svegliata Aurora pensavo che dovessi chiamare il principe azzurro" lui mi guarda male mentre io rido a crepapelle, ci prepariamo per andare a fare colazione visto che il nostro treno è all'una, essendomi fatta la doccia sta mattina presto mi dirigo direttamente verso la mia valigia così da prendere: un pantalone di pelle sintetica nero, un maglioncino nero a collo alto, le dottor mertens e poi un giubbotto e una borsa della Luis Vuitton.
Siamo ad un bar che ci hanno consigliato e devo dire che fanno dei cornetti eccezionali e allora dico:"se solo ci vedesse il nostro nutrizionista" e Davide dice:"credo che ci taglierebbe le mani" ridiamo insieme e poi lui dice:"allora, sei nervosa?" io annuisco e dico:"diciamo un po'" lui annuisce e poi continua:"dai muoviti che sennò perdiamo il treno" allora mi do una mossa e poi ci dirigiamo verso la stazione.
Sono davvero nervosa manca meno di un quarto d'ora per arrivare a Milano, in stazione mi sta aspettando Sofia che verrà con me. Appena arriviamo mi catapulto fuori dal mezzo di trasporto e noto subito Sofia seduta ad aspettarmi andiamo verso di lei e dopo esserci abbracciate e salutate ci incamminiamo verso la macchina di Davide che ha lasciato ai parcheggi due giorni fa e partiamo, destinazione medico della famiglia Chiesa.
Una volta parcheggiata la macchina scendiamo e Sofia mi porge le mie cartelle cliniche e io la ringrazio e poi entriamo. Entro e vedo la famiglia Chiesa al completo e alcuni ragazzi della nazionale, appena vedo Enrico Francesca li saluto e resto a guardarli così come loro fanno con me, uno alla volta veniamo chiamati dal dottor Tropea e adesso tocca a me, entro nello studio e il medico mi fa stendere su una barella probabilmente avvisato della mia fobia per gli aghi, lo sento armeggiare con qualcosa ma non mi giro per paura di poter vedere la siringa vicino alla mia pelle e poi all'improvviso il dottore dice:"fatto" io mi giro sconcertata e dico:"impossibile non ho sentito nulla" ma lui mi mostra la provetta piena di sangue e anche il buco di dove è entrato l'ago nella mia pelle e dico:"lei è il mio nuovo medico preferito" scoppiamo entrambi a ridere e poi usciamo insieme e poi lui dice:"fra un'ora sapremo i risultati, potete aspettare qui oppure potete andare via come volete" noi lo ringraziamo e poi decidiamo di stare seduti lì a parlare e conoscerci meglio.
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Carpe diem
Fanfiction||IN PAUSA|| Mariasole una ragazza di vent'anni che fin da piccola ha avuto una storia travagliata. Alla sola età di quattro anni è stata separata dalla sua famiglia a causa di un incendio che fece pensare a tutti che fosse morta consumata dalle fia...