i gol del cuore

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Matteo POV'S
Sono accanto al letto di Mariasole, siamo venuti qui prima di partire per Roma, siamo tutti qui la squadra al completo, io e Federico teniamo le sue mani e mentre Marco parla noi che asciughiamo le nostre lacrime e poi appena Roberto ci viene a chiamare per avviarci verso l'aereo porto e allora poso un bacio sulla fronte di Sole e poi mi scanso per lasciare spazio ai ragazzi e mi affretto ad uscire da quella stanza cupa, con la ragazza rimarranno Davide e Sofia, mentre anche la famiglia di Fede ha deciso di staccare un po' e venire con noi, abbiamo invitato anche Davide e Sofia ma loro hanno preferito rimanere con Sole. É arrivato il momento di andarcene quindi escono tutti dalla stanza e io rimango un altro poco insieme anche a Federico e dopo averla salutata e dopo averle lasciato un bacio in forte usciamo anche noi, mi do un abbraccio con Davide e faccio altrettanto con Sofia e poi partiamo, destinazione Roma e andremo lì per vincere soprattutto per Mariasole, ci siamo ripromessi che dobbiamo vincere e lo faremo.

Mariasole POV'S
Ho sentito i ragazzi, mi hanno parato tutto insieme anche se per la maggior parte del discorso Marco era quello forse con più forza per parlare, mi hanno detto che oggi avranno una partita e che si sono ripromesso di vincere per me, ho sentito delle lacrime cadere involontariamente sul mio viso, sicuramente erano o di Federico o di Matteo visto che ci sono sempre loro al mio fianco, non so è stato strano appena quelle gocce d'acqua salata sono venute a contatto con il mio viso è come se qualcosa si fosse sbloccato infatti una luce si è accesa in teatro e adesso sto camminando per raggiungerla.

Sono arrivata alla luce che sembrava meno lontana e vedo una specie di ricordo, è molto doloroso, sto rivivendo il momento credo più brutto della mia vita, sono in casa famiglia e sono in bagno a tagliarmi, già sono stata così male che ero caduta in una sorta di depressione che mi portava a fare gesti estremi, vedo come li in quel periodo guardavo il mio sangue scorrere sulla mia pelle candida come se niente fosse, d'istinto mi porto le mani sulle braccia e li vedo, vedo quei tagli che uno dopo l'altro mi infliggevo volontariamente per sentirmi più libera da tutto, di solito facevo tutto in bagno il disgusto che provavo per me stessa mi portava a fare ciò, la tristezza e la monotonia dei miei giorni mi portava ad autolesionarmi, sento delle lacrime bagnarmi il viso e allora porto le mani ad esso per asciugarle e poi vedo come questa "luce" di questo ricordo si spegne e vedo che a massimo cinque metri da me se ne accende un'altra dove li c'è anche la me bambina immatura carne ed ossa che mi aspetta. Arrivo dietro le quinte e vedo la me bambina porgermi una mano e dirmi:"ehi Sole, vieni con me sicuramente vorrai vedere i ragazzi giocare la partita" di tanto in tanto mentre camminiamo ci fermiamo per guardare dei ricordi che mi si pongono davanti alcuni sono dolorosi altri mi fa piacere ricordarli, arrivati sugli spalti vedo i ragazzi 'materializzarsi' sul palco e li vedo li intenti a cantare l'inno italiano, vedo Gianluigi in porta, Florenzi, Bonucci, Chiellini, Spinazzola, Barella, Jorginho, Locatelli, Berardi, Immobile e Insigne pronti alle loro postazioni e poi arriva il fischio dell'arbitri che segna l'inizio partita. Durante essa grido come se loro potessero sentirmi e come se in realtà fossi allo stadio con loro, mi giro verso quella che dovrei essere io alla tenera età e le sorrido dicendo:"sono bravi eh" lei sorride ed annuisce, la partita è arrivata al 53' quando Berardi con un calcio alla palla fa scattare l'auto gol di Demiral, tutto sembra nei parametri e infatti il gol e convalidato e continuano a giocare, dopo questo gol i ragazzi hanno numerose occasioni per segnare ma non ci riescono fino al 65' Ciro che dopo la parata del portiere della turchia riesce a riprendere palla e ricalciare così da arrivare a 2-0 per noi, esulto con la me bambina che sembra anche lei appassionata dai ragazzi e continuano a guardare la partita. Al 78' vedo Lollo prendere palla dopo la transizione fatta da Nico e segnare il terzo gol che ci porta ormai in nettissimo vantaggio, vedo i ragazzi in panchina esultare con il mister e penso a quanto vorrei essere lì con loro. La partita termina e allora il tendone del palco si chiude e io inizio a saltellare e urlare come una bambina dopo aver visto i miei ragazzi giocare così bene.

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