La festa

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Mariasole POV'S
Sono passati dei giorni dal successo del nostro spettacolo, siamo finiti su telegiornali, giornali e social sono davvero contenta che sia piaciuto a tutti.Adesso mi trovo nel mio letto fra poco devo uscire oggi le lezioni iniziano più tardi quindi uscirò con i ragazzi in occasione del mio compleanno, mi alzo e vado verso il bagno mi faccio una doccia, mi avvolgo il corpo in una tovaglia per asciugarmi, indosso il mio intimo e poi apro il mio armadio per scegliere cosa mettere prendo:una gonna nera, delle calze, un maglioncino a collo alto sempre nero, una giacca a blazer dello stesso colore poi come scarpe metto gli stivaletti di versace e come ultima cosa prendo una borsa in tinta con tutto, soddisfatta dell'outfit mi metto all'opera con il trucco che anche se leggero non può mancare e poi spruzzo il mio amato chanel nº5 sul collo e sui polsi.

Serena e Carola mi stanno aspettando con gli altri, quindi senza problemi una volta preso il telefono scendo all'entrata, mi avvicino al mio gruppo li saluto tutti con un bacio in guancia e poi iniziamo a camminare verso il nostro bar preferito.

Siamo seduti al bar e mentre parliamo sento qualcuno che mi chiama, mi giro ma non vedo nessuno ma poi la vedo, Sofia è qui, non è potuta venire per lo spettacolo ma mi ha detto che lo ha visto tutto in tv, mi alzo e le vado in contro e l'abbraccio per poi farla sedere con noi e iniziare a parlare di tutto quello che non posso raccontarle per telefono.

Enrico Chiesa POV'S
Guardo Francesca seduta sul nostro letto, ha delle foto in mano e delle tutine per bambini, ogni anno è così doloroso pensare che alla nostra famiglia manca un componente, mia moglie è una valle di lacrime allora decido di andare a consolarla, mi siedo di fianco a lei e l'abbraccio anche se non servirà a nulla, oggi 18 luglio 2021 per noi è come tutti gli anni il giorno più triste di tutti. Guardo le foto dove sono ritratti tre bambini; Adriana che all'epoca aveva cinque anni, Federico che ne aveva tre e Mariasole che era appena nata questa foto la scattai prima di una partita infatti come sfondo dietro i bambini c'è il grande stadio Artemio Franchi, giocavo ancora nella Fiorentina. Oggi come diciassette anni fa il dolore della perdita di Mariasole è vivo in me e in mia moglie come fosse il primo giorno, Mariasole era il terremoto di casa Federico ed Adriana erano più calmi rispetto a lei, purtroppo il destino ha voluto separarla da noi e farla morire in un modo orrendo, sorrido al pensiero di una vita insieme a lei, ma purtroppo questa la posso solo immaginare. Federico ed Adriana hanno vaghi ricordi di quella bambina che sia io che Francesca abbiamo definito come un'amica di Genova molto cara a loro, abbiamo pensato che dire che la loro sorella fosse morta a causa dell'incendio per loro sarebbe stato troppo forte e quindi loro non sanno quale sia la vera identità di quella bellissima bambina, Lorenzo invece essendo Francesca incinta di lui quando l'incendio spezzò la nostra famiglia non può ricordare nulla della sua sorella maggiore, spesso chiede di quella bambina di Genova e sia io che sua mamma gli raccontiamo qualcosa, sembra molto interessato forse anche di più dei suoi fratelli.

Sentiamo il campanello suonare quindi sia io che mia moglie ci asciughiamo le lacrime ed andiamo ad aprire, davanti a noi troviamo i nostri tre figli noi sorridiamo a loro e poi entrano in casa. Sono molte le volte nelle quali ci vengono a trovare oggi però non li aspettavamo. Federico dice di dover andare in bagno e allora si alza dal divano e va verso la stanza, mentre parliamo con Benedetta, Lorenzo e Adriana sentiamo Federico venire verso di noi e dire:"mi potete spiegare cosa sono queste foto,questi vestiti per bambini e soprattutto perché sono sul vostro letto?" sgrano gli occhi,ci siamo dimenticati di rimettere apposto le cose di Mariasole, con tutta la mia calma prendo le cose dalle mani di Federico e gli dico di mettersi a sedere mentre io penso a un discorso sensato, trovate le parole di uno sguardo mia moglie che a stento trattiene le lacrime e poi rivolto a lei dico:"credo sia arrivato il momento di dirgli la verità" lei annuisce e allora io mi rivolgo ai miei tre figli:" bene vi ricorderete, tu no Lorenzo ancora dovevi nascere, per quale causa ce ne andammo da Genova no?" Federico e Adriana annuiscono e dicono:"l'incendio di casa nostra" io annuisco e continuo:"bene, non è mai stato facile parlarne né per me né per vostra madre, ma quel giorno non eravate solo voi i bambini da salvare, c'era anche una piccola bambina di quattro anni al piano di sopra, era vostra sorella-vedo le facce dei miei figli sbiancare mentre Benedetta si fa più vicina a Federico- una bambina dolcissima, assomigliava a te Fede, i suoi colori scuri, la sua pelle chiara era tale e quale a te, poi però l'incendio ce l'ha portata via, non è stata mai ritrovata e per questo poi si è arrivati alla conclusione che sia morta e che il suo corpo sia stato consumato dalle fiamme e proprio per questo neanche nella casa si trovò mai una traccia del suo piccolo corpicino" Federico ed Adriana sono sotto shock mentre Lorenzo è agitato, restiamo in silenzio e poi Francesca si alza per andare in cucina forse proprio per non scoppiare a piangere davanti ai nostri figli, Benedetta prende parola e dice:"se posso permettermi Enrico credo che questa sia una storia davvero triste ma forse sarebbe stato meglio dirlo ai ragazzi non da piccoli ma da adolescenti così che potessero iniziare a metabolizzare la cosa" e allora io rispondo:"Benedetta io e mia moglie ci abbiamo riflettuto molto prima di prendere questa decisione di non dirlo, anche perché loro non lo dovevano venire a sempre mai" Federico mi guarda e dice:"c'è una tomba o no?" io scuoto la testa e lui si alza prende le sue cose e va via, guardo i miei figli e Adriana dice:"non sono arrabbiata nè con te nè con mamma però lasciatemi il tempo di riprendermi da tutto" si alza e anche lei se ne va, è rimasto Lorenzo che dice:"devo un attimo riprendermi, sono al campetto" io annuisco e poi se ne va anche lui, gli unici rimasti in casa siamo io, Francesca e Benedetta quest'ultima prende le foto in mano e poi prende la tutina rosa che apparteneva a mia figlia e dice:"era davvero una bella bambina" io sorrido e dico:"dovevi vedere come giocava felice con Adriana e Federico, loro non possono ricordare perché oltre ad essere piccoli hanno perso a causa dello shock anche dei ricordi, tutti invidiavano la complicità che c'era fra i nostri figli" Francesca entra in salone e si siede di fianco a me e poi continuiamo forse anche per sfogarci un po' con qualcuno, a parlare con Benedetta.

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