Matteo POV'S
Sono passati cinque giorni da quel brutto 9 Novembre e ancora oggi Mariasole è qui stesa davanti ai miei occhi che ormai bruciano da troppo, ho passato tutti questi giorni a piangere e a cercare di fare forza al mio amico e alla sua famiglia. Sono qui in questa stanza troppo bianca per i miei gusti che tengo la mano della ragazza che sembra avermi rapito i pensieri, non riesco a non pensarla, i giorni passano ma il suo viso sorridente a cinque centimetri dal mio
quando eravamo stesi nel suo letto in accademia no, il suono della sua risata di quando l'ho fatta cadere su di me lo stesso giorno in cui tutto era caduto ai miei piedi a causa di Vian sembra essere ancora oggi qui con me, il mio cervello è come se avesse fatto una foto al suo volto che adesso è pallido, coperto di graffi e lividi, mi manca perfino il suo profumo.
I dottori ci hanno detto che parlarle potrebbe stimolarla quindi ogni giorno ognuno di noi entra e racconta la sua giornata, mentre le parlo entra Jorg e dice:"buongiorno Teo, resto io adesso torna a casa vai a farti una doccia, dormi un po' non hai una bella cera" io lo guardo anche lui è distrutto ma cerca di farsi forza e io gli rispondo:"buongiorno Jorg, se vuoi rimango io anche te non hai un bell'aspetto" lui nega e dice:"Matteo so quanto Mariasole sia diventata importante per te ma davvero stai tranquillo se dovesse succedere qualcosa avi avverto subito" io allora annuisco e lo abbraccio per poi uscire dalla stanza. Mentre cammino per l'ospedale mi fermo al reparto dei bambini e rimango lì a guardarli giocare ce ne sono alcuni malati e altri no, magari sono qui perché i loro genitori sono costretti a rimanere in questo posto che causa tanta tristezza ma allo stesso tempo felicità, tesi stessa perché è qui che in tanti casi vedrai per l'ultima volta una persona, felicità perché è proprio qui che nascono nuove vite, sorrido a vedere i bambini giocare tutto insieme come se in realtà nessuna malattia li rendesse diversi mi affianca una persona che mi rendo conto essere Francesca la madre di Fede che mi dice:"sono così belli, alcuni di loro sono fortunati sono ancora sotto la loro aura di spensieratezza mentre quelli meno fortunati hanno già a che fare con le grinfie del destino" mi giro verso di lei con gli occhi lucidi e dico:"hai proprio ragione, si divertono tutti ma non sanno che per alcuni potrebbero essere gli ultimi momenti di felicità spesi insieme ad altre persone" la donna mi abbraccia e dice:"so quanto tieni a mia figlia ma per favore se dovesse non farcela non ti buttare giù continua a vivere per lei, come ho chiesto già agli altri fallo so che lei sarebbe molto delusa se vi buttaste giù" piango mentre lei pronuncia queste parole con la voce spezzata di una madre e dico:"non posso prometterlo, non ci riesco" Francesca mi guarda e continua:"Matteo non comportarti come i miei figli so che è dura ma so che non sarebbe per nulla felice di questo vostro comportamento" continuo annegare con la testa ma poi viene Enrico e dice:"Matteo, ascoltaci accetta i nostri consigli abbiamo già perso Mariasole una volta e abbiamo continuato a vivere per la nostra bambina se dovesse capitare la seconda volta non ti nascondo che potrei non farcela ma ho anche la consapevolezza di dovercela fare per i miei figli, ma soprattutto per lei" io annuisco e loro se ne vanno.
Io sto ancora a guardare quei bambini, quando un altra persona mi affianca e dice:"caro ragazzo, mia figlia è forte ha l'animo da vera guerriera, un'étoile vera e so che credi anche tu che ce la farà" mi giro vedo Sofia e io l'abbraccio e dico:"ciao Sofia" la signora fa altrettanto e poi mi chiede dove può trovare la figlia io l'accompagno ma poi la lascio lì perché non ho la forza di rientrare in quella camera.Sono a casa con i ragazzi che racconto loro cosa ho fatto nella stanza e poi dico:"ma nulla non si è mossa" Manuel mi viene ad abbracciare e poi andiamo tutti a pranzare.
Mariasole POV'S
Sono ancora dentro questo grande teatro che sembra non finire mai, ho perso la cognizione del tempo,sento un freddo micidiale e soprattutto non ho rincontrato la me bambina. Cammino senza sosta fin quando non vedo dei capelli castani e un vestitino bianco e allora corro verso quel punto e ved una piccola me e dico:"ehi ciao, per favore non scappare" la piccola però non scappa sta volta e allora continuo:"come ti chiami?" e allora la bambina mi dice:"Mariasole tu?" e io dico:"Mariasole" la me piú piccola fa una faccia stupita e dice:"tu sei me da grande, che figata" io rido e dico:"sai dirmi dove ci troviamo?" e la bambina dice:"deve esserti successo qualcosa per essere qui le persone non vengono spesso in questo luogo" io annuisco e la bambina curiosa dice:"sei riuscita a trovare la nostra famiglia?" io annuisco e dico:"si piccola ci sono riuscita e ho trovato anche di più tanti amici che sono sicura non mi lasceranno mai, non sarai più sola quando sarai grande" e la me di genera età strabuzza gli occhi che luccicano di una grande luce e dice:"si ma c'è qualcuno che ti ha rubato il cuore ma o non lo vuoi ammettere o ancora non lo sai" io la guardo confusa e lei dice:"questo ragazzo che ha un sorriso che tu ami alla follia e io lo so bene, ricordo la nostra cotta per Tommaso" io la guardo e dico:"Matteo?!" lei annuisce e poi vedo una luce accendersi in un palchetto e lo vedo il mio cuore inizia a battere all'impazzata e inizio a correre verso di li ma poi la luce si spegne e lui scompare, la bambina allora mi chiede:"sei ballerina adesso?" io annuisco ancora e dico:"un'étoile della Scala di Milano" la piccola mi prende per mano e lei mi dice:"ti ricordi quando siamo scappate dalla casa famiglia per venire a teatro?" io dico:"certo" e lei mi porta proprio dove mi ero rifugiata in un angolino dove poi li mi ha trovato un bambino che adesso mi viene a conoscere, i suoi capelli castani così come i suoi occhi e poi il suo sorriso quello gen riconoscerei fra mille, cosa ci faceva Matteo a Torino?! parlo con la me piccolina e poi scompare di nuovo lasciandomi sola a pensare.

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Carpe diem
Fanfiction||IN PAUSA|| Mariasole una ragazza di vent'anni che fin da piccola ha avuto una storia travagliata. Alla sola età di quattro anni è stata separata dalla sua famiglia a causa di un incendio che fece pensare a tutti che fosse morta consumata dalle fia...