24. Scamparsela

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"Elisa, puoi venire" mi chiama Andreas dallo studio. Svolgendosi in mezzo alla settimana la sfida si svolgerà con presenti solamente io, la sfidante, il giudice e Andreas.

La sfida verrà trasmessa in diretta sul televisore della casetta, così che gli altri possano guardarmi. Verrà poi trasmessa nel day time di domani.

Ho l'ansia fino alla punta delle dita, mi è entrata nelle ossa, gelandomi il sangue. Le gambe tremano, le dita anche, la testa gira.

"Ciao Andre" lo saluti, sorridendo, mettendo piede nello studio. Cammino per le scale con fatica, sentendo che potrei cadere in terra da un momento all'altro.

"Facciamo entrare la tua sfidante, okay?" Annuisco sedendomi sulla sedia rossa, posta a un lato del piccolo palco.

Entra la mia sfidante, Serena. Il nome mi fa ridere, amaramente. Oltre ad avermi portato via il ragazzo che mi piace, un'altra serena potrebbe buttarmi fuori dal programma.

Ironico.

Serena ha due anni in più di me, ed è molto più alta. È davvero bellissima e dal video che mi hanno fatto ascoltare, e anche molto talentuosa.

Mi torturo le dita, infilandomi le unghie nella carne. Sento la pelle che fa male sotto quella pressione.

Ho sempre avuto questo vizio, alle superiori tendevo a farlo così forte che le mani sanguinavano, tagliate dalle unghie lunghe.

So che ora succederà lo stesso, perché scarico in quel punto tutto la rabbia che porto dentro.

Entra nello studio il giudice, che ci saluta e si posiziona davanti al leggio.

"Inizi tu, Elisa. Mi canti Formidable al piano forte" annuisco, posizionandomi sulla sedia nera, appena portata dentro  insieme allo strumento.

Prendo un respiro profondo, attendendo l'inizio dell' accompagnamento per iniziare a suonare, e cantare.

Formidable, formidable
Tu étais formidable, j'étais fort minable
Nous étions formidables
Formidable
Tu étais formidable, j'étais fort minable
Nous étions formidables
Oh bébé, oups! Mademoiselle
Je vais pas vous draguer, promis juré
Je suis célibataire, depuis hier putain!
Je peux pas faire d'enfant et bon c'est pas! Eh reviens!
Cinq minutes quoi! Je t'ai pas insulté
Je suis poli, courtois, et un peu fort bourré
Et pour les mecs comme moi
Vous avez autre chose à faire hein
Vous m'auriez vu hier
J'étais
Formidable, formidable
Tu étais formidable, j'étais fort minable
Nous étions formidables
Formidable
Tu étais formidable, j'étais fort minable
Nous étions formidables
Et petite, oh pardon! Petit
Tu sais dans la vie y'a ni méchant ni gentil
Si maman est chiante
C'est qu'elle a peur d'être mamie
Si papa trompe maman
C'est parce que maman vieillit, tiens
Pourquoi t'es tout rouge? Ben reviens gamin!
Et qu'est-ce que vous avez tous
À me regarder comme un singe, vous?
Ah oui vous êtes saints, vous!
Bande de macaques!
Donnez-moi un bébé singe, il sera
Formidable, formidable
Tu étais formidable, j'étais fort minable
Nous étions formidables
Formidable
Tu étais formidable, j'étais fort minable
Nous étions formidables

Sorrido, godendomi l'applauso dei tre presenti. Ringrazio l'uomo in piedi, che mi guarda con giudizio, tornando a sedersi sul mio sgabello.

"Okay, serena tu canti destri di gazzelle" ammusisce a sua volta, iniziando a cantare.

Ha una voce molto bella, delicata. Mi tocca il cuore, perché davvero ha una capacità di trasmettere incredibile.

"Grazie ragazze, mettetevi pure al centro" ci dice il professionista, non appena viene informato che per il giudice basta così.

"Allora, siete entrambe bravissime. Mi ha colpito che avete 18 e 20, ma siete riuscite a suscitarmi moltissime emozioni. Solitamente giudico sulla base di ciò che mi viene trasmesso, ma stavolta mi trovo davanti ad un bivio. Entrambe mi avete trasmesso tanto, allo stesso modo. Quindi mi trovo a dover scegliere per la vocalità e scelgo Elisa, hai una voce pazzesca. Penso che con questo pezzo non sia nemmeno uscita al 100% delle sue potenzialità, ma davvero complimenti" lascio andare la presa del mio pugno, posato sul fianco della ragazza.

Ringrazio, facendo un piccolo inchino mentre la abbraccio complimentandomi con lei.

"Arriverai lontano" le sussurro, singhiozza un paio di volte, come è normale che sia.

Dopo, ringrazia, uscendo dallo studio.

"Prendi la felpa ely, va!" Ride Andreas vedendomi bloccata in mezzo allo studio, dopo che tutti tranne me e lui sono usciti.

"Uh, si! Grazie!" Ridacchio, afferrando la mia maglia. Lo saluto, mentre percorro la strada dagli studi alla casetta a corsa.

In casetta, mi fiondo tra le braccia dai miei amici, resto qui.

Rejected | albe Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora