"Ragazzi si mangia!" Chiamo i miei compagni, gli altri concorrenti di amici21, ancora non mi sembra vero di essere qui, eppure sono passate già due settimane.
"Elisa, calmati" ride albe, girandomi un braccio intorno alle spalle e scompigliandomi i capelli.
Arrossisco, sono proprio cotta. Rea da infondo alla stanza mi strizza l'occhio, notando la confidenza.
Annuisco, abbassando gli occhi sul pavimento. "Vieni mangiamo" mi fa sedere affianco a lui, trascinandomi per un braccio.
"Com'è andata oggi?" Chiedo timida al ragazzo al mio fianco, quasi sussurrando.
È proprio il mio contrario, solare, allegro, estroverso. È un ragazzo così puro e incorrotto.
"È proprio per questo che siete così compatibili" le parole della mia compagna di stanza che da giorni mi tormentano rimbombandomi in testa.
Lo ascolto parlare con piacere e a volte dico qualcosa anch'io, rispondendo alle sue parole. "Vieni fuori appena finiamo di lavare?" Mi chiede mentre sparecchiamo i piatti della cena.
"Certo, fammi prendere solo una giacca" scuote le spalle "prendi questa, a me non fa freddo" indica la felpa che gli copre il busto.
Non posso fare altro che annuite in segno di assenso, non vedendo l'ora di sentire il suo profumo addosso.
"Oi ragazzi" ci saluta LDA, seguito poi da tutti gli altri seduti fuori.
Saluto muovendo la mano, mentre albe stringe la mano ai ragazzi. Si siede sul divano, facendomi spazio accanto a lui.
"Su, vieni qui" quando mi siedo nel punto indicato, dove stava battendo la mano, lui mi abbraccia, facendomi appoggiare su di lui.
Stanno parlando dei pezzi per la puntata, io provo ad inserirmi nella conversazione ma non riesco. "Eli, tu che pezzi hai?" Mi chiede Albe e i miei occhi si illuminano.
Si è forse accorto delle mie difficoltà?
"Oh io sto lavorando su un'inedito con Rudy e mi ha dato un pezzo di Blanco, non sta andando molto bene però" abbasso gli occhi sconsolata, pensando alle mie difficoltà con blu celeste.
"Perché? Che succede?" Anche Alex si concentra su di me, trascinato dal ragazzo al mio fianco. "Mh, mi emoziono troppo mentre lo canto, lo sento troppo mio" mi guardano confusi. "Non dovrebbe essere un bene?"
"Si, fino a quando non finisci a non poter cantare per l'emozione, capite che intendo?" Annuiscono comprensivi, ma non indagano ancora.
"Io vado a dormire, domani mattina abbiamo palestra alle otto, non voglio sembrare una morta" rido e loro con me, mi salutano e sto per andarmene.
"Aspetta vengo anch'io" mi ferma dal braccio albe, e mille brividi mi arrivano fino alla spalla.
"Vuoi spiegarmi di quel pezzo?" Mi chiede una volta arrivati nella mia stanza.
"Solo se vuoi e se ti senti pronta" aggiunge subito, non volendo mettermi pressione.
"Il pezzo è blu celeste, di blanco, ho perso un fratello, proprio come racconta la canzone. Francesco aveva 16 anni, quel giorno c'era odore di asfalto bagnato, per la pioggia che si era scatenata durante la notte. Avevo 11 anni quando salì in paradiso e divenne un angelo davanti ai miei occhi, investito da un autobus in pieno giorno."
Mi abbraccia forte, poso la testa sulla sua spalla destra, mentre mi sfogo.
Per minuti interminabili mi sfogo tra le sue braccia, lasciandomi consolare dalle sue mani che, delicate, passano lentamente su tutta la mia schiena, fino ai morbidi capelli.
"Calmati, per favore" sussurra al mio orecchio, intrecciando le dita con le ciocche lisce della mia chioma.
Continuo a singhiozzare forte, sentendo il respiro mancarmi spesso.
Afferra una bottiglietta dalla cucina, mentre mi tiene ancora stretta a lui.
Entriamo nella mia stanza, che condivido con Rea e Nicol, e mi fa sedere lentamente sul materasso.
In ginocchio sul pavimento, di fronte a me, mi guarda negli occhi. "Respira piano" mi accarezza il volto "inspira" faccio come dice, insieme a lui. "E butta fuori tutto" espiriamo insieme, più volte, e mi calmo.
"Stai bene?" Annuisco piano, e mi scuso con lui per ciò che è successo.
"Non c'è niente per cui scusarsi" ride, sedendosi sul mio letto, con il fondoschiena sul cuscino.
Io, perpendicolare a lui, poso le cosce sulle sue gambe.
Prende ad accarezzarle, facendo disegni concentrici con i polpastrelli, provocandomi scariche di brividi.
E mentre lo fa, non riesco più a contenermi.
"Albe, tu mi piaci"
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Rejected | albe
FanficSolitamente le relazioni nascondo da due che si amano e si dichiarano. Questa invece nasce da un rifiuto. Da una ragazza che nonostante non sia ricambiata continua a sperare e il suo sentimento cresce, facendone nascere uno anche nell'altra persona...