Prologo

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La prima partita del FFI stava per cominciare. Tutta la Inazuma Japan era in fermento: chi si scambia a consigli, chi si sistemava gli scarponcini, chi correva per scaricare la tensione e chi se ne stava tranquillo sulla panchina a guardare il cielo. La tensione ogniuno la controllava a modo suo, ma tutti, in un modo o nell'altro, tenevano conto del passare del tempo. Qualche giorno prima, avevano già avuto modo di trovarsi faccia a faccia con un esempio della potenza del calcio mondiale, trovandosi costretti ad ammettere che molti giocatori erano ad un livello superiore.
Ma questo faceva accrescere ancora di più la voglia di vincere e di salire sul tetto del mondo.

Quando le squadre presero posizione sul campo, ogniuno di loro era pronto a dare il massimo. Tutti non vedevano l'ora di scontrarsi con giocatori a livello mondiale, persino chi stava in panchina era eccitato.
Un giocatore in particolare guardava il campo con avidità, desideroso di entrare a giocare in quel rettangolo verde di prato che per molti anni era stato il suo unico modo di dimenticare tutto ciò attorno a lui.
Il suo sguardo famelico guardava le due punte del Giappone avanzare fino alla porta coreana, i suoi occhi che non si schiodavano da loro. Più li guardava giocare, più in lui fremeva il desiderio di correre appresso ad un pallone...
Skip time

Nonostante il ragazzo avesse osservato il tutto dalla panchina, anche per lui era lontano un miglio che le cose non erano andate come aveva detto il telecronista. "Tsk... Altro che contatto fisico"pensò Hiroto. "Qui c'è sotto qualcosa. Il loro gioco di mer**a di prima era pieno di falli, adesso sono più che sicuro che quei cogl***ni ne avranno combinata un'altra."
Il ragazzo si accasciò alla panchina, mentre il suo sguardo ritornò sul campo.
I suoi occhi incrociarono quelli rossi e grigi di un certo.... Haizaki Ryouhei. Storse il naso. Di certo non uno alla sua altezza. Lui era venuto per confrontarsi con il mondo, mica con uno come lui.
Però...
Il suo sguardo non poté fare a meno di condurlo di nuovo di lui. "Ve lo restituisco con gli interessi!"
Quel pazzo si stava davvero scaldando in campo, eh?? Gli venne da ridere, perché quel ragazzino stava facendo proprio quello che volevano i coreani, ma girò lo sguardo e si sforzò di guardare da un'altra parte quando si rese conto che le sue giocate erano molto simili a quello che avrebbe fatto lui.
La partita intanto continuava, e il tempo passava, e il primo tempo si concluse con una parata di Endou, il capitano. Beh, niente male davvero...
Hiroto si alzò e cominciò a scaldarsi, davanti a lui, tutta la squadra radunata accanto a Gouenji, infortunato.
Il mister lo guardò e gli disse "Hiroto-kun, entrerai tu in campo" .
"Bene, avevo già capito che c'è era bisogno del mio intervento" Il giovane lasciò che il ghigno che tanto lo rappresentava sbucasse sul suo volto " D'altronde, io sono il dio delle marcature".

IL MONDO DOVRÀ INCHINARSI DI FRONTE AL SOMMO DIO DELLE MARCATURE! OPPURE NE VERRETE SCHIACCIATI...
Già... Peccato che un demone vorrà prendere il tuo posto in cima a quel podio, e per arrivarci dovrete collaborare...

𝑮𝒐𝒅 𝒂𝒏𝒅 𝑫𝒆𝒎𝒐𝒏 ( 𝙷𝚊𝚒𝚣𝚊𝚔𝚒 𝚡 𝙷𝚒𝚛𝚘𝚝𝚘)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora