Capitolo 10

133 11 21
                                    

Zero's pov

La partita era cominciata da un po', ma nel campo accadevano cose piuttosto strane: molti giocatori rimanevano fermi, lasciando passare gli avversari, senza reagire. L'Australia, poi, riuscì a segnare il primo gol anche piuttosto in fretta... Haizaki e Hiroto si battibeccavano in continuazione, mentre le loro menti cercavano di pensare a ciò che stava succedendo in campo. "Gli mostrerò la forza che supera un demone, e sto parlando di quella di un Dio" disse con autorità Hiroto, dopo che alcuni compagni avevano parlato del capitano australiano come un demone. Haizaki rispose a tono, irrompendo nella conversazione "Proprio tu, che non riesci a superare il demone che hai qui accanto?". Il dio, come sempre arrabbiato con lui, lo sfidò a ripeterlo, ma oggi il demone del campo aveva altro per la testa, e non i soliti litigi con quel dio buono a nulla, perciò si limitò a ridacchiare.

In campo, grazie all'intervento di Hiroto, che distrasse gli avversari, Shirou riuscì a prendere loro la palla con la "difesa di ghiaccio". Haizaki si portò in avanti, palla al piede, ma la palla gli sparì letteralmente davanti agli occhi. 

"tattica speciale: INVISIBILE!" Il pallone, di nuovo ai piedi del capitano dell'Australia, cadde per la seconda volta dentro la rete di Endou. "Che cavolo sta succedendo?" Haizaki espose le sue perplessità a voce alta, gli occhi sgranati. Hiroto, accanto a lui dall'inizio della partita, ridacchiò "E' davvero penoso che un demone del campo sia posseduto da un demone, no?" Il compagno lo guardò di scherno. Più il dio lo irritava, più lui alzava la voce nei suoi confronti, cercando di far fuoriuscire la rabbia. 

Evidentemente al dio piaceva, per cui continuò a sorridere quando il demone rispose "Chiudi quella fogna! Tanto neanche tu l'hai vista, stron**o!"

I ragazzi si radunarono davanti alla porta del capitano, cercando di capire quale potesse essere l'ovvio trucco dietro quei movimenti istantanei. "Non pensate che sia strana la reazione della panchina e del pubblico?" sottolineò Kazemaru. "Se il tiro scomparisse davvero, ci sarebbe molta più sorpresa nel pubblico"

... 

La partita continuava, ma i ragazzi cominciarono a notare qualcosa di particolare nelle giocate dell'Australia. Le movenze delle mani dell'avversario, che prima avevano sottovalutato, dovevano avere un senso...

"CHIUDETE GLI OCCHI". Questo era il messaggio impartito dal mister ai giocatori... Kidou su avvicinò ai compagni "Prima che l'avversario esegua i suoi strani movimenti, chiudete gli occhi e muovetevi affidandovi solo all'udito e alla presenza nemica". Era complicato giocare chiudendo gli occhi, ma era fattibile...

"Con il movimento ipnotico delle braccia, l'ipnosi agisce e crea suggestioni all'avversario" spiegò Natsumi, arrivata da poco alla panchina della nazionale Giapponese...

"TATTICA SPECIALE: CAMBIO DI RITMO!" la palla, oramai ai piedi dei giocatori giapponesi, accorciava sempre più le distanze, lanciata da una parte all'altra, tra se e la porta australiana, e Kidou si affrettò a prendersi il primo gol, stupendo l'intera nazionale con la sua "rovesciata del pinguino". 

Una copia spiccicata del "pinguino volante".

 Quando però la partita ricominciò, i ragazzi osservarono per la seconda volta lo stesso scenario che avevano visto nella prima partita... Kidou fu accecato da un lampo e cadde a terra, facendo rotolare la palla ai piedi dell'avversario, e la stessa cosa successe con Asuto e Haizaki. I trucchetti continuavano senza sosta...

L'Australia approfittò dello scenario per segnare l'ennesimo gol con quella misteriosa supertecnica, ma Endou sembrava deciso a non far passare più uno spillo. Come se non bastasse, la direzione del fascio di luce proveniva anche da altre direzioni...

Per l'ennesima volta, Kidou fu accecato dalla luce proiettata sul suo volto, ma questa volta qualcosa non quadrava. Haizaki vide di traverso la scena, e capì: la luce sugli ogghi di Kidou, la palla mandata fuori campo... e Ichihoschi dietro i giocatori australiani...

"E' lui..." mormorò di sottofondo. "Potrebbe trattarsi di Ichihoschi. Quando ti ha colpito quella luce, Ichihoschi si era fermato dietro di loro, come se fosse posizionato per colpirti con il raggio di luce".

I rapporti tra i giocatori della Inazuma Japan e Ichihoshi, il nuovo arrivato, non miglioravano, ma nemmeno l'allenatore poteva fare alcunché. Era stato assegnato dal paese dagli ambasciatori alleati del Giappone, per cui non poteva essere sostituito... 

"E' una sorta di "Cavallo di Troia". Potrebbe esser stato pianificato anche l'infortunio di Gouenji..." 

Haizaki non ci andò tanto lontano dalla verità con quell'espressione...

𝑮𝒐𝒅 𝒂𝒏𝒅 𝑫𝒆𝒎𝒐𝒏 ( 𝙷𝚊𝚒𝚣𝚊𝚔𝚒 𝚡 𝙷𝚒𝚛𝚘𝚝𝚘)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora