Capitolo 28

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 Zero's pov

Appena uscito dalla centrale, Endou incontrò un signore particolare.  I capelli blu scuro erano sparati da entrambi i lati, ma il taglio corto li teneva abbastanza a bada. Il cappello grigio che portava in testa si abbinava al colore dei pantaloni e della borsa a tracolla, che teneva sospesa su una spalla. Sul taschino della camicia c'era una penna pronta per qualsiasi occasione, e lo sguardo leggermente curioso incorniciato da due occhiali scuri lasciavano pensare che il motivo della sua visita era solo una pura curiosità.

 "Tu dovresti essere Endou-kun della nazionale giapponese."

"E lei sarebbe...?"

L'uomo sorrise "Hai un po' di tempo a disposizione?"

...

"nella nazionale giapponese c'è un giocatore che si chiama Ichihoshi-kun, giusto? E peraltro... non pensi che per il Giappone possa essere un giocatore problematico? Per quanto lo riguarda, ha un certo passato alle sue spalle..."

...

Haizaki's pov

"ma che razza di torneo è questo...? Un FFI o cos'altro!? "

Hiura annuì e incrociò le braccia appoggiandosi alla parete, mentre Hiroto mi guardava con l'aria di chi -per una buona volta- è d'accordo con te. "Sono d'accordo, è molto diverso da come ce lo aspettavamo." Mentre la porta si apriva e i nostri occhi si girarono verso di essa, i miei restarono impigliati nelle parole fredde di Hiroto, che pronunciò chiaramente "Mi chiedo chi sarà il prossimo che verrà fatto fuori...". 
Nessuno osi chiedermi perché rimasi a guardare lui prima di voltare il mio sguardo verso Endou, che era appena entrato nella sala.

Ma fu solo un secondo eh, nulla di che.

Non appena il portiere mise piede nella stanza pronunciando le parole "sono tornato", ad Asuto brillarono gli occhi. "Capitano! E' tutto sistemato ora!?"

Uno dei soliti sorrisi alla Evans, di quelli così brillanti che ti devi mettere gli occhiali da sole perché altrimenti non ne resti accecato, ti cavano proprio gli occhi, si fece largo sul suo volto. "Certo!"

"menomale! Eravamo tutti in pensiero per te!"

E, in un batter d'occhio, ecco che dietro la figura sorridente del mocciosetto arriva l'imponente ex imperatore delle tattiche. "Piacere di conoscerti, Endou-san" 

Mi ero quasi dimenticato che questa era la prima volta che si parlavano faccia a faccia...

"E' un onore fare la tua conoscenza" quel sorriso già macchinato avevo l'impressione di averlo già visto...

"Wooo, tu sei Nosaka! Vedo che sei tornato in forma, eh! Con te in squadra siamo davvero troppo forti!" l'entusiasmo di Endou fece sbocciare un sorriso sul volto di Nosaka, che cominciò a scioglersi in complimenti nauesanti, a mio parere "Ti ringrazio per il complimento. Anche io penso di voler giocare proprio come te, è per questo che mi sto dando da fare".

Tsk...

"Guadagni punto con la gente lusingandola, fai sempre così o sbaglio?". I suoi occhi grigi si inchiodarono nei miei, nel volto dipinta la sensazione di esser appena stato scoperto. "Non c'erano bugie nelle mie parole"

Sbuffai sonoramente. Odio battibeccare con persone come lui. "Bah, se lo dici tu... Ad ogni modo... Endou-san, puoi dirci posa pensi di questo torneo? Questo genere di fatti sono davvero accettabili in un torneo mondiale?" il mio sguardo si riportò su di lui, stavolta deciso a conoscere una risposta che non fosse inventata per coprire le proprie vere intenzioni, come quella di Nosaka, ma che possa darci una mano per uscire fuori da questo labirinto.

Ammetterlo è quasi normale oramai, dopo che tutti noi siamo stati parecchio tempo senza uno dei nostri precisi punti di riferimento. Gli attaccanti ammiravano Gouenji, le menti della partita ammiravano Kidou, e i portieri elettrici ammiravano Endou. Restare senza di loro ci aveva aiutato a tirare fuori energie e tattiche per difendere la porta e il punteggio, certo. Ma era il momento di fare sul serio stavolta.

"in questo torneo c'è qualcosa di strano, non c'è dubbio. L'allenatore sta già investigando sul fatto" le parole del capitano giungevano alle mie orecchie pesanti, come se sapessi quasi cosa c'era dietro, cosa fosse quel ca**o di motivo per cui adesso dovevamo guardarci ogni volta le spalle sperando di non essere la prossima vittima "Però, per quel che ci riguarda... dobbiamo per forza giocare a calcio e basta".



Angolo autrice perché stavolta ci serve

Scusate a tutti. Scusate davvero. Speravo di poter scrivere con più frequenza in estate, ma per motivi familiari che non sto a spiegarvi non mi è stato possibile. Sono riuscita a pubblicare questo capitolo adesso, e mi dispiace di avervi fatto aspettare così tanto. Gomen, davvero. Spero di poter pubblicare in fretta il prossimo

Byee
Halley.


𝑮𝒐𝒅 𝒂𝒏𝒅 𝑫𝒆𝒎𝒐𝒏 ( 𝙷𝚊𝚒𝚣𝚊𝚔𝚒 𝚡 𝙷𝚒𝚛𝚘𝚝𝚘)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora