CAPITOLO 8

51 13 1
                                    


"Quando ci si guarda negli occhi non servono parole per capirsi allo stesso modo in cui capita che non esistano parole per spiegarsi. Ci sono termini, idee e sensazioni che sono uniche del linguaggio di un popolo e il loro significato non ha traduzione, ma solo un concetto da comprendere."

Jeong

FLASHBACK -

4 anni fa

Sono sdraiata sul letto di camera mia mentre osserva l'interessantissimo soffitto bianco.

Sono tutti andati al mare, ma io non me la sentivo; non mi è mai piaciuto andare al mare in piena estate, lo so lo so Vi starete chiedendo ma sei pazza? Estate uguale mare.

Ma per me non è così, per me fin da quando sono piccola andare al mare d'estate è stato un incubo, perché voleva dire essere perennemente giudicati dalla persone che giudicano il tuo aspetto fisico — non intendo ovviamente la mia famiglia e i miei amici- ma intendo le persone sconosciute e sopratutto i bambini, che possono essere crudeli più di quanto vogliano.

Secondo me il meglio periodi per il mare è l'autunno se non l'inverso, e ancora meglio quando sta per piovere, quando la spiaggia è deserta e la brezza dell'imminente temporale fa muovere i capelli facendo inspirare un piacevole odore di tranquillità.

I miei pensieri vengono interrotti da qualcuno che bussa alla porta, "avanti" dico "ehi ma che ci fai qui?" Dico sedendomi subito sul letto nel momento in cui vedo la figura di Josh comparire con il computer in una mano e una ciotola di pop-corn nell'altro "qualche uccellino mi ha detto che c'è una ragazzina che si sta annoiando chiusa in camera, così io ho deciso di portare il divertimento in persona ovvero, signore e signori ecco a voi Josh Hale" dice facendomi ridere, "dai entra stupido" dico io facendo spazio nel letto, "saresti dovuto andare con gli altri al posta di stare qui con me ad annoiarti" dico io guardandomi le mani.

Josh appoggia due dita sotto il mio mento per alzarmi la testa e facendo incrociare i nostri occhi "io non mi annoio ma quando ci sei te acconto a me" dice spostando una ciocca di capelli dietro all'orecchio " e poi sai che mi piace il mare d'inverno" dice per poi farmi l'occhiolino.

"Allora cosa guardiamo" mi chiede Josh mettendo il computer al centro; " allora..." faccio finta di pensare sapendo già cosa scegliere "Tutte le volte che ti ho scritto ti amo" dico euforica, sapendo quando Josh odi le commedie romantiche .

Lui mi guarda, per poi ridere e scuotere la testa "sai quanto io odi quel tipi di film, e tu cosa fai? Proponi proprio questi film" dice " va bene , ma solo per oggi, perché sono di buon umore" .

Mentre il film va avanti, Josh cerca di farmi mangiare dei pop-corn, ma io ogni volta rifiuto.

Quando il film sta per giungere alla fine una frase attira la mia attenzione " C'è una parola cornea che mi ha insegnato mia nonna. Jung. È un legame tra due persone che non si può spezzare, neppure quando l'amore si trasforma in odio. Continuerai a provare i vecchi sentimenti per quella persona, non riuscirai a liberartene del tutto e ci sarà sempre tenerezza nel tuo cuore per lei".

Nel momento in cui il film finisce la voce di Josh mi spezza il silenzio "Tu sei il mio Jung", mi volto immediatamente nella sua direzione per guardalo negli occhi " anche tu sei il mio Jung" rispondo, prima di accoccolarmi al suo petto per lasciarmi cullare nelle braccia di Morfeo.

fine flashback

L'Arte Del Riparare...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora