Passammo tutto il viaggio con la voce di mamma che riempiva l'auto mentre parlava al telefono, e nel frattempo io mi sentì in obbligo di spiegare in breve a Josh la situazione.
In poco tempo ci trovammo davanti al grande edificio, e ad aspettarci fuori ci fu una delle educatrici che lavorava li.
Cominciò a parlare dicendo di come la bambina fosse stata abbandonata davanti all'edificio poche ora prima e come dal momento del ritrovo non aveva mai smesso di piangere.
L'unica informazione che si aveva della bambina era un nome: Ines.
Una volta entrati nell'edificio, mi accorsi che solo il suono dei pianti avvolgeva il silenzio della struttura; un pianto che si capiva che non fosse dato dalla fame o di altri bisogni fisiologici, ma era un pianto diverso dagli altri, un pianto che chiedeva affetto, un pianto di una bambina che aveva capito il suo stato di abbandono e che chiedeva amore.
Cominciammo ad inseguire quel suono , che man mano cominciava a essere più intensa.
Una volta raggiunta la stanza dove proveniva l'origine del suono, davanti a me si presentò una bambina bellissima: capelli biondi, occhi chiari, vestita con un body color cammello ed avvolta in una copertina rosa.
Mi persi ad osservare quella bellezza e mi chiesi come una persona fosse in grado di lasciare una bambina così bella, e sopratutto la propria bambina.
Mentre mia madre parlava con le educatrici, io cominciai ad avvicinarmi lentamente alla bambina che continuava a piangere, mi avvicinai fino a quando non fui davanti alla sua culla.
"Prova a prenderla in braccio" disse Josh, che fino a quel momento non mi accorsi che mi aveva seguita, " Ma sta piangendo, magari sta male, e magari muovendola peggioro la situazione" rispondo io senza mai distogliere lo sguardo dalla bambina, "Prova non succederà nulla credimi" disse lui in risposta.
Così incoraggiata dalla parole dell'uomo che stava dietro di me, allungai le braccia per prendere in braccio la piccola.
Piano piano misi una mano sotto la testa e l'altro sulla schiena, piano piano facendo attenzioni cominciai ad alzarla dal suo lettino avvicinandolo sempre di più verso il mio petto, mentre la bambina continuava a piangere intensificando di più il rossore del suo viso.
Così non sapendo che fare cercai di tranquillarla cominciando a camminare in modo circolare e cullandolo lentamente sussurrando frasi dolci al suo orecchio.
Dopo vari minuti, quando stavo perdendo la speranza, la bambina smise di piangere cominciando a guardarmi con i suoi occhietti lucidi.
Quando la stanza fu avvolta da un silenzio, anche mamma e le educatrici si avvicinarono, "Ma come hai fatto a farla smettere??", mi chiesero con faccia stupita, come se avessi fatto la scoperta del secolo, "Io... ecco... Josh mi ha detto di prendere in braccio e io l'ho presa, l'ho cullata e nulla poi ad un tratto ha smesso di piangere" dissi io tendendo sempre il mio sguardo sulla bambina, che ora con la sua dolce manina esplorava il mio viso.
"Ma anche noi abbiamo fatto lo stesso, eppure non ha smesso di piangere per un secondo" disse un'educatrice rivolta a mia madre, "Magari è solo un caso. Magari ha smesso perchè era stanca" dico io.
Dopo aver visto che la bambina si fosse tranquillizzata lo passai alle braccia dell'educatrice, ma nello stesso momento in cui la bambina si staccò da me riprese a piangere, e così fui costretta a riprenderla, e dopo aver incontrato di nuovo il mio sguardo si cominciò a tranquillizzare.
Mentre cullavo la bambina tra le mie braccia cominciai ad osservare le persone che avevo intorno che sorridevano in modo dolce.
"Perchè state sorridendo?" Chiesi non capendo, "Blue, la bambina non si vuole allontanare da te, guardala è tranquilla solo tra le tue braccia", disse mamma accarezzandomi la spalla; osservai la piccola creatura che tenevo tra le braccia e mi accorsi che mi stava sorridendo.
"E ora che facciamo?" Chiese io sorridendo a mia volta alla bambina, "Non lo so... non mi era mai capitato una cosa del genere in tutti questi anni" disse mamma.
"E se la portassimo a casa?" Se ne esce fuori Josh, "Ma sei impazzito per caso??Non è mica un oggetto che così dal nulla mi posso portare a casa, è una bambina che ha bisogno di cure e di attenzione" dissi io.
In realtà anche io avevo avuto la sua stessa idea, solo che non sapevo come accudire una bambina così piccola, certo si avevo un bellissimo rapporto con i bambini ma portarmi a casa una bambina così piccola?? Nono non me la sentivo.
"E poi non possiamo prendere un bambino così a caso come se fossimo al supermercato, e questo tu lo dovresti sapere meglio di chiunque altro, in quanto sei una avvocato" aggiunsi poi.
"E allora che facciamo?" Chiese di nuovo Josh.
Entrambi ci voltammo verso mia madre, che fino a quel momento era rimasta in silenzio.
"Blue ha ragione, non possiamo portare via una bambina così a caso ci sono delle pratiche burocratiche molto lunghe prima, ma visto però che la bambina non sta con nessuno se non con Blue magari possiamo fare uno strappo alla regola e la possiamo ospitare a caso nostra, ovviamente nel mentre io cerco di trovare una soluzione" disse mia madre.
"Ma... ma come faremo?? Io non sono in grado di occuparmi di una bambina così piccola e poi lavoro anzi tutti lavorano e nessuno mi può aiutare...io non so... non so..." comincia a balbettare a causa dell'agitazione.
"Ehi Blue calmati e respira... Puoi lavorare da casa e poi è una questione di pochi giorni. Vedrai che ce la farai, anzi ce la faremo. Ti aiuterò io" disse Josh guardandomi negli occhi.
Okay posso dire che la situazione è alquanto imbarazzante: io Josh e una bambina che giochiamo a fare la famigliola felice??? Ma in che guaio mi stavo cacciando?? Sopratutto quando tra di noi non avevamo chiarito nulla??
"Va bene, ma solo per qualche giorno; perchè ho paura di affezionami a questa creatura" dissi io mentre guardavo la bambina tra le mie braccia ormai addormentata.
"Tranquilla tesoro, già da domani cercheremo una soluzione, ora è meglio ritornare a casa, però prima passimmo a prendere alcuni cambi per la bambina, in modo tale da trovarci pronti in ogni evenienza".
E così da una notte all'altra mi ritrovai in macchina di Josh con in braccio una bambina mentre ci dirigevamo verso casa, pronti ad una nuova e strana avventura di qualche giorno.
SORPRESAAAAA!!!
Ciao a tutti!!
Finalmente sono riuscita ad aggiornare. Scusate per l'assenza ma ho dovuto preparare degli esami e quindi ho un pò messo da parte la storia.
Comunque ecco a voi il nuovo capitolo!! Come lo avete trovare?? Lo aspettavate ??
Secondo voi con la scusa della bambina riuscirà Josh ad avvicinarsi maggiormente a Blue??
BUONA LETTURA!!!!
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L'Arte Del Riparare...
RomanceTRAMA... Blue Knox, figlia di uno dei più importanti avvocati, con il sostegno della sua famiglia decide di lasciare la sua amata casa e di andare in una clinica speciale in Italia, per potersi allottare dai propri demoni. Josh Hale, amico d'infanzi...