PS: Ho scritto questo capitolo ascoltando la "before you go" di Lewis Capaldi, e mi piacerebbe molto che anche voi la ascoltasse quando leggere il capitolo.
Flashback
Spesso le persone possono ferirti in un modo che non si rendono conto.
Una parola, un gesto, uno sguardo in più può cambiare tutto in te.
Le ferite possono essere visibili, ma quelle che ci fanno più male sono quelle invisibili, quelle che solo noi stessi sappiamo e che le nascondiamo agli occhi di tutti.
Ed è quello che io ho cercato di fare.
Ho cercato di nascondere da tutti i miei sentimenti, le mie debolezze, le mie paure, la mia sofferenza, e tutto ciò mi ha portato in un punto di non ritorno.
Tutto ciò che è scattato da una parola in più detta, "se solo dimagrissi un pò, saresti più bella. Guarda che bel viso che hai, peccato".
Erano parole che mi sentivo dire da tutta la vita, da quando era bambina, ma cercavo di non prestare molta attenzione; cercavo di convincere me stessa di piacermi e che non mi interessava il pensiero delle altre persone, che una volta diventata grande sarei dimagrita di mia spontanea volontà.
Ma non fu così.
Perché man mano che gli anni andavano avanti, anche le frasi aumentava "dovresti mangiare di meno", "dovresti fare sport", "non avrai nessuno ragazzo con questo corpo" e molte altre, e ciò che mi faceva soffrire di più era il fatto che queste frasi venivano dette dalle persone che consideravo miei amici, ragazzi che avevano la mia età, con la quale avevo passato la mia infanzia.
Avevo capito in quel momento, che i bambini erano più crudeli di qualsiasi altro mostro.
Perché a causa delle loro parole, delle loro prese in giro, delle loro risate che facevano mentre passavo di fianco a loro o il loro parlare a bassa voce guardandomi, mi ero trovato in una situazione più grande di me.
Tutto iniziò quando cominciai a chiudermi in me stessa, allontanando tutti: mamma, papà, mio fratello, Demi, Josh... anche se loro non centravano nulla in tutto ciò.
Mi mostravo più distaccata senza però dare troppo nell'occhio, e ci ero anche riuscita, loro all'inizio non capirono nulla di ciò che mi stava accadendo.
Avevo cominciato ad uscire di meno, avevo cominciato a mangiare in modo più equilibrato sano, andavo a correre la mattina presto, e piano piano vedevo anche i risultati.
I risultati non era visibili solo a me, ma anche le persone intorno cominciarono a notarle, quando andavo alle serate importanti di papà tutti si complimentavano per il mio nuovo aspetto, ma c'era sempre qualcuno che diceva "se perdi ancora qualche chiletto in più, diventerai perfetta".
Ancora qualche chiletto in più.
Non bastava... tutto quello sforzo che avevo fatto non era bastato, e non sarebbe bastato mai...
Così cominciai a mangiare di meno, saltando anche i pasti, ogni mattina andavo a correre uno-due o anche tre ore al giorno, fino allo sfinimento...
Raggiunsi in poco tempo il peso ideale...
Ma questa volta non bastava a me...
Ogni volta che guardavo il mio "nuovo" corpo alla specchio, non mi piacevo mi vedevo ancora grassa, sentivo nella mia testa ancora le risate dei bambini e la voce che mi diceva "puoi fare di più, devi perdere ancora qualche chiletto e sarei perfetta".
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L'Arte Del Riparare...
RomanceTRAMA... Blue Knox, figlia di uno dei più importanti avvocati, con il sostegno della sua famiglia decide di lasciare la sua amata casa e di andare in una clinica speciale in Italia, per potersi allottare dai propri demoni. Josh Hale, amico d'infanzi...