L'Arte Del Riparare...

CAPITOLO 10

"Maria.... Dove sono le formine per i biscotti?" Urlo dalla cucina per farmi sentire, "sono nell'ultimo cassetto quello vicino al frigorifero" dice entrando in cucina, "E invece dove sono quelle palline di cioccolato che avevo preso settimana scorsa?" Chiedo mentre apro il cassetto delle formine "Sono qui cara", dice Maria passandomi il contenitore " grazie!" Dico dandogli un bacio sulla guancia.

Oggi è sabato, ed andrò all'orfanotrofio per trovare i bambini e per decorare con loro i dolci, e dopo una settimana stancante di lavoro penso che sia quello che mi serva per allontanarmi da tutto e passare il tempo facendo le due cosa che amo di più: fare dolci e passare il tempo con i bambini.

Ricontrollo tutto il necessario per la seconda volta per far in modo che sia tutto perfetto: uova, farina, zucchero, decorazioni, stampi presi, ma manca qualcosa ma cosa........ "VANIGLIA" urlo ricordandomi e andando verso lo scaffale per recuperarlo e metterlo nei sacchetti.

"Ma perché stai facendo tutto questo casino?" Dice Sam sbadigliando entrando in cucino, "Sto preparando le cosa per portare ai bambini" dico organizzando i vari sacchetti, per poi alzare la testa "E tu te lo sei dimenticato vero??? Sam dobbiamo uscire tra dieci minuti, e tu sei ancora in pigiama!!!!! Mi dovevi accompagnare oggi!!!! E adesso come faccio ad andare ??" Dico esasperata guardando mio fratello, "Ah era oggi?? Pensavo che ti dovessi accompagnare domani mattina" dice mi fratello grattandosi la testa.

Nello stesso momento entra in cucina un piccolo uragano, ovvero il piccolo William accompagnato dai suoi due fratelli maggiori, Demi e...... Josh.

" Ciao, ciao, ciao Blueeeeeee" dice Willy buttandosi subito tra le mie braccia, "ehi, ciao piccolo!" Dico dandogli un piccolo bacio "Ciao Demi" dico abbracciandola "Ciao..." dico rivolta a Josh, "Ciao Blue..." risponde lui.

"Allora quale buon vento vi porta qua..." inizio a dire io guardando l'orologio sul polso ".. alle dieci di sabato mattina?" Guardando prevalentemente il piccolo e alla mia migliora amica, "allora...William mi ha stressato per venire qui a salutarti, così l'ho portato qui prima di andare da Kevin , e..... lui..." dice indicando Josh "lui non lo so, ci ha seguiti e basta, a proposito perchè sei venuto qua?" Dice rivolgendosi a suo fratello, "Così, mi andava... mi stavo annoiando e ho pensato che una camminata mi avrebbe fatto bene" dice alzando le spalle; lo guardo con un sopracciglio alzato, senza dirgli niente.

"Comunque....mi dispiace piccolo ma devo andare via, ho un impegno" dico inginocchiandomi al livello di William, "nooo, ma io ero venuta per passare del tempo con te..." dice il piccolo "lo so, lo so... ma per colpa di queste qui che io considero fratello, devo trovare un taxi il prima possibile per andare all'orfanotrofio" dico io prendendo il telefono per cercare un mezzo di trasporto , "inizi oggi con i bambini?? Cavolo se non avessi promesso a Kevin, sarei venuta anche io ad aiutarti. La prossima volta avvisami che farò in modo di esserci. Ora devo scappare. Ciao a tutti" dice Demi dandomi un bacio sulla guancia per poi dirigersi verso la porta "ciaoooo" la salutiamo noi urlando.

"Ma come è possibile che non riesco a trovare neanche un taxi ???" Chiedo io esausta quando anche il quinto tassista mi rifiuta.

" E ora sono in ritardo, ed indovina di chi è la colpa???" Dico rivolgendo un'occhiata a mio fratello.

"Se vuoi tu posso accompagnare io..." se ne esce Josh. Io e lui, nella stessa macchina, tra l'altro da soli, manco morto.

"No, grazie non penso che sia il caso, troverò qualcuno", dico io cercando altri numeri per la rubrica.

E quando anche l'ottava chiamata non porta a nulla, mi butto sul bancone della cucina arrendendomi.

Alzo la testa e guardo corpo che sta di fronte a me, che con le braccia conserte e un sorriso strafottente che continua a guardarmi, così io arrendendomi al mio destino, non mi resta che accettare.