Quella sera mi svegliai sul pavimento, completamente svestita e anche un po' appiccicosa. Non avevano avuto la briga neanche di coprirmi... Ma il brutto era che non stavo neanche male per tutto quello che era accaduto questa mattina, come se non mi importasse... Non sentivo più niente ormai, ero semplicemente spenta. Il mio corpo si muoveva, ma sapevo che non ero io a guidarlo, perchè io non ero più Kim Dahyun, oramai ero il nulla.
Girai la testa di lato e riuscii a mettere a fuoco un bigliettino accanto a me e notai che era di mio padre. Lo presi e cercai di leggerlo a bassa voce ma, come immaginavo, le mie corde vocali erano completamente andate, quindi lo lessi nella mia mente.
Mi ringraziava per la splendida mattinata che gli avevo regalato e mi diceva che i suoi colleghi gli erano riconoscenti del grande dono che egli aveva fatto loro... Aggiunse poi che sarebbe tornato domani sera e che non vedeva l'ora di divertirsi anche lui.
Questa era la goccia.
Cercai più volte di scappare di casa, ricordo l'ultima volta come se fosse ieri... Uscii di casa di nascosto in piena notte, ma lui aveva uomini ovunque e non riuscii a fare due passi che già mio padre aveva ricevuto la notizia... Quella sera pagai molto caro l'affronto alla sua persona.
Questa volta però non lo avrei fatto vincere... Si, perchè questa volta ero seriamente intenzionata a togliermi la vita. Nessuno mi avrebbe più usata, nessuno.
Accartocciai il bigliettino e lo lanciai non so' dove. Salii le scale per andare in camera mia, presi dei vestiti e andai subito a lavarmi nella vasca. Come ultimo giorno sulla terra, volevo godermelo e una splendida ora nella vasca da bagno, non me l'avrebbe tolta nessuno.
Cercavo di pulirmi il marcio di dosso, tutto quello che quella sottospecie di persone mi avevano fatto, ma sapevo perfettamente che non ci sarei riuscita... I lividi, le scottature, il segno dei denti di qualcuno sul mio seno erano ferite che sapevo benissimo non sarebbero sparite semplicemente con acqua e sapone, eppure strofinavo violentemente su quei segni, ma la spugna non era una gomma da cancellare...
Finito di lavarmi, mi vestii e decisi di rubare qualche alcolico dalla riserva segreta di mio padre. Il piano era semplice e non capisco perchè non ci avevo pensato prima...
Ero una vigliacca e forse guidare un aereo da ubriaca era l'unica soluzione plausibile... Originale no? Nessuno si aspetterebbe di trovare un aviatore ubriaco.
Come prima cosa, nascosi gli alcolici nella borsa, poi andai dritta verso quella strana struttura in metallo che conteneva tutti gli aerei militari, più comunemente chiamata aviorimessa.
Tutti li mi conoscevano, sapevano chi ero, quindi non fecero domande quando entrai e mi fiondai dritta sul primo aereo che riuscii a trovare. Sapevo già che probabilmente mio padre era già stato avvertito, ma se mi fossi sbrigata a prendere l'aereo, probabilmente nessuno avrebbe fatto in tempo a seguirmi.
«Kim Dahyun!» Sentii qualcuno chiamarmi e mi girai preoccupata. Fortunatamente però, era uno dei miei superiori, uno dei pochi che sapeva che dopo aver passato una brutta giornata, la cosa che mi piaceva di più era volare libera nel cielo. «Dove vai a quest'ora?»
«Hhh» Aprii bocca per rispondergli, poi mi ricordai di non avere più la voce e dalla mia bocca uscì solo aria.
«Hai avuto una giornataccia?» Domandò avvicinandosi a me. Come risposta annuii semplicemente. «Ne vuoi parlare prima di prendere un aereo a quest'ora di notte?» Scossi la testa ripetutamente per fargli capire che non ero intenzionata a fare altro, se non a guidare questo stupido aereo. «Immaginavo...» Sospirò affranto. «Bene, sfogati pure, ma riporta l'aereo tra mezz'ora, altrimenti riceverai una nota di demerito, è chiaro?»
Annuii e cercai di sforzarmi per fare un sorriso. Era facile, dovevo solo incordare le guance e portare gli estremi delle labbra verso l'alto, ma non ci riuscii e la mia espressione sembrava soltanto... Vuota... Esattamente come il mio stato d'animo attuale.
Aspettai che l'uomo se ne andasse prima di salire sull'aereo e di far partire il motore. Feci retromarcia ed andai diretta sulla pista.
Quando volavo mi sentivo davvero libera e consapevole di appartenere più al cielo che alla terra. Il vento non mi dava fastidio ed il freddo sulle labbra scoperte mi dava pace.
Ed ora eccomi qua, mentre sorvolo i cieli del Giappone e stappo una bottiglia di brandy, con la speranza che mi porti alla rovina.
Un brindisi alla mia libertà.
Più mandavo giù quel liquido, più i pensieri di quella mattina riaffioravano. Non ero triste, non ero felice, allora perchè piangevo? Perchè, se non provavo più niente?
Dopo le due bottiglie di alcolici, era arrivato il tempo dell'ultima sigaretta. Sapevo che se avessi fumato, l'alchool avrebbe fatto il suo lavoro più velocemente e di conseguenza, speravo di poter perdere il controllo dei comandi per finire in mezzo al mare di Seto. Era quello l'intento... Morire per un coma etilico in mezzo al mare, cosa sarebbe mai potuto andare storto?
Non so' esattamente da quanto tempo stessi viaggiando ma ero già completamente persa e non vedo perchè non iniziare con lo spegnere il motore ora? In ogni caso, se mi affacciavo a destra vedevo il mare, e anche se non riuscivo ad affacciarmi sull'altro lato, quella visione mi sembrava sufficiente per far proseguire il mio piano.
Mi sdraiai sul sedile e girai la chiave senza pensarci due volte... Chiusi gli occhi e sentii tutto un fremito lungo le gambe, come se il mio corpo avesse un sensore per farmi capire che ero finalmente libera. Sentii il mio corpo galleggiare nel vuoto e non passò molto tempo prima di sentire un forte botto.
"Bum" ripetevo nella mia mente... "Bum".
Vedevo le fiamme che mi stavano avvolgendo ed ero felice, molto felice, finchè non realizzai una cosa di vitale importanza... Se fossi caduta sul mare, avrei sentito un tonfo e delle gocce d'acqua sul mio viso... Allora perchè ero completamente asciutta?
Non riuscii a pensare più di tanto, perchè nell'esatto momento in cui misi la testa fuori dal velivolo, persi completamente conoscenza e tutto iniziò a diventare buio.
>< - - - >< - - - >< - - - ><
ANGOLETTO:
Avrei una domanda: Ci sono delle parti più avanti, in cui racconto sintetizzo degli avvenimenti, solo per arrivare direttamente al punto e per far arrivare le altre sull'isola il prima possibile... Preferite che allunghi quelle parti?
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Fumo E Cenere - Aoshima
FanfictionQuesta è la storia dal punto di vista di Dahyun. Avviso tutti fin da subito che i primi capitoli saranno piuttosto cruenti, quindi per tutti coloro che non se la sentono, suggerisco di leggere la storia direttamente dal quarto capitolo. Comunque, qu...