Capitolo 8 - Quattro Ragazze

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Oggi era il grande giorno e finalmente sarebbero arrivate le quattro ragazze. Ormai tutta l'isola - Compresi i gatti - sapevano del loro arrivo e non potevo non essere elettrizzata all'idea.

Oltretutto non c'erano molte ragazze sull'isola e benché mi piacesse parlare con i soliti tre ragazzi – Gli unici che hanno più o meno la mia età – Non era la stessa cosa... A volte un punto di vista femminile serve sempre...

E ok, avevo bisogno anche di più feromoni intorno a me... Tutto questo testosterone mi stava mangiando viva.

«Dahyun! Sono arrivate!» Sentii Mark chiamarmi da sotto casa e mi affacciai subito alla finestra. «Andiamo, vieni con noi!» Non me lo feci ripetere due volte e scesi subito le scale.

«Dove vai?» Mi domandò Yoshi mentre correvo verso la porta.

Presi al volo un foglio ed una penna. "4 ragazze arrivate". Scrissi in fretta e in furia. Sembrava che in realtà lo avesse scritto un bambino di cinque anni o un analfabeta.

«Che c'è, ora non sai neanche più scrivere?» Mi misi a ridere ed uscii di corsa da casa per raggiungere Mark e gli altri che stavano andando verso il porto.

«Corri Dah!»

Io e i ragazzi cominciammo a correre come se non ci fosse un domani, sembrava che stessimo volando ed i gatti scappavano da noi come se fossimo stati dei cani che volessero attaccarli.

«Eccole!» Indicò J eccitato all'idea di conoscere queste famigerate ragazze... Poverino, immagino quanto possa rimanerci male una volta scoperto tutto...

Guardai verso la direzione indicata da J e più ci avvicinavamo alla barca, più riuscivo a mettere a fuoco le ragazze che stavano scendendo da essa. Mentre gli altri continuavano a correre, mi bloccai e mi fermai subito.

Mark tornò subito indietro dopo aver notato la mia assenza. «Andiamo Dah!» Mi afferrò il braccio e continuò a trascinarmi con loro.

Non sarei voluta andare oltre, non ero intenzionata a rivederla di nuovo, mi avrebbe fatto ricordare troppo del mio passato... Ma ormai era troppo tardi.

Eravamo davanti alle ragazze e cercai di nascondermi subito dietro ai miei amici, con la speranza che Jeongyeon non mi notasse.

«Ragazzi, loro sono le nuove abitanti dell'isola» Ci riferì Riki, il capitano della barca.

«Salve signore!» Disse J con un enorme inchino. «Il mio nome è Jungkook ed è un piacere che ci abbiate deliziato della vostra presenza» Prese la mano di una ragazza bassina e la baciò.

La ragazza ritirò subito la mano, quasi disgustata da quel gesto, così Shotaro decise di intervenire: «Scusate il mio amico, non vede delle ragazze da molto tempo...» Disse mettendosi davanti a lui. «Piacere di conoscervi, il mio nome è Shotaro» Disse facendo anche lui un enorme inchino, ma a differenza di Jungkook, dimostrava di avere una gran classe e non sembrava per niente viscido o volenteroso di fare per forza colpo.

Mentre proseguivano le conversazioni, uscii appena da dietro la schiena di Mark, per osservare cosa stesse facendo Jeongyeon, ma sembrava piuttosto triste ed era rimasta per tutto il tempo a testa bassa, senza guardare in faccia nessuno e senza dire una parola.

Non so' da dove avessi preso tuttta quella improvvisa sicurezza, ma mi dava fastidio vedere una persona allegra e spensierata come Jeongyeon in quelle condizioni, quindi decisi di uscire da dietro le spalle di Mark ed andare dritta verso di lei.

Le toccai la spalla e la sua testa si alzò lentamente, rivelando finalmente il suo viso. Prima mi guardò tristemente, poi appena mi riconobbe, i suoi occhi si spalancarono dalla sorpresa: «Dahyun?»

Fumo E Cenere - AoshimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora