Capitolo 12 - Cenetta E...

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Ok, ora si che mi sentivo davvero a disagio... Mi trovavo davanti alla porta di due donne che in meno di mezzo secondo, avevano il potere di devastarmi la mente. Due donne appena conosciute che mi avevano invitate a casa loro per una semplice cena... Era solo una cena per ringraziarmi, niente di più... Perchè però provavo tutta quest'ansia?

Presi un respiro profondo e bussai alla loro porta.

Avevo già preparato qualcosa sul mio blocknotes, quindi appena una di loro venne ad aprirmi, misi subito le mani avanti e mi nascosi dietro quel piccolo ammasso di fogli: "Ciao, grazie per l'invito" Una frase banale, certo, ma non sapevo cosa altro dire in quelle occasioni...

«Figurati Dahyun, accomodati pure» Era una voce dolce. Appena tolsi il blocknotes da davanti ai miei occhi, mi aspettavo esattamente che fosse Sana ad aver pronunciato quella frase.

Feci come mi aveva detto ed entrai subito in quella dimora. L'avevo arredata io, eppure l'odore di nuovo che aveva fino a poche ore fa era sparito. Ora se inalavo l'aria di quell'abitacolo, potevo sentire solo due diversi odori, quelli che credo siano delle due splendide ragazze che ora vivevano qui: Sana e Momo.

«Mi dispiace se ti sei dovuta rivestire per venire a cena da noi» Disse Sana mentre richiudeva la porta alle sue spalle.

"Nessun problema, mi piace vestirmi" Vidi Sana coprirsi la bocca per non ridere troppo, ma aveva ragione.... Quella frase era piuttosto ridicola.

«Sei divertente Dahyun»

"Momo?" Domandai cercando di cambiare argomento.

«É in cucina, sta finendo di preparare la cena, vogliamo andare a tavola intanto?»

Se Momo stava cucinando, voleva dire solo una cosa... "Mi dispiace, non era mia intenzione avanzare richieste... Non doveva mettersi a preparare le patate piccanti solo perchè le ho detto che mi piacevano..."

«Non preoccuparti, Momo è fatta così, le piace rendere felici le persone»

"Perchè vuole rendere felice me? Non mi conosce neanche"

«Momo tiene molto ai suoi nonni e loro hanno parlato così tanto bene di te, che il primo pensiero della mia ragazza è stato quello di invitarti qui per ringraziarti»

Aveva detto che era la sua ragazza... Questa piccola frase, mi fece uno strano effetto. "Da quanto tempo state insieme?" Domandai senza pensare. Vidi che ci metteva tanto a rispondere, quindi pensai di essere stata fuori luogo con quella domanda. "Oh scusa, non sono affari miei... Lascia stare"

«No, non importa...» Disse rivolgendomi un sorriso. «É che è una storia davvero lunga da raccontare, magari ne parliamo a cena, ok?»

Annuii come risposta.

«La cena è pronta!» Urlò Momo dall'altra stanza.

«Arriviamo!» Le rispose Sana prima di farmi strada verso la cucina. Conoscevo già quella casa, ma mi limitai a seguirla per non sembrare maleducata, d'altronde era casa loro.

«Patate piccanti in arrivo» Disse Momo cercando di farsi strada tra me e Sana che ci eravamo già accomodate.

Mise il vassoio fumante sul tavolo e venì a sedersi con noi.

Avevo poggiato il blocknotes proprio accanto a me e appena assaggiai il primo boccone, iniziai subito a scrivere il mio commento: "Sono buonissime!"

«Davvero? Non credi siano troppo piccanti?»

"Assolutamente no, sono squisite"

«Menomale...» Momo tirò un sospiro di sollievo.

«Era preoccupata che non rispettassero le tue aspettative» Commentò Sana iniziando a mangiare. «Sono solo patate, ma ci teneva che ti piacessero»

Fumo E Cenere - AoshimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora