Eravamo tutti davanti al falò. Io ero ancora li a scrutare quelle due magnifiche donne illuminate soltanto dalla luce fioca del fuoco. Non so' bene quanto tempo era passato, ma capii che era molto tardi quando una ad una, le persone se ne stavano tornando nella propria abitazione.
In pochi eravamo rimasti, le prime ad andarsene furono Jihyo e Tzuyu che dovevano mettere a letto il bambino, seguite poi da Nayeon e Jeongyeon. Mina e Chae non so' esattamente che fine avessero fatto, erano sparite neanche dopo cinque minuti dopo aver finito di mangiare.
Ora eravamo in sei, ma in cuor mio speravo che alla fine potessimo rimanere solo in tre... Solo noi tre.
«Sono stanco, andiamo anche noi?» Domandò Shotaro al suo ragazzo, il quale si limitò a sbadigliare come risposta. «Lo prenderò come un si... Buonanotte ragazze»
«Siamo rimasti solo noi» Disse J appena i due si allontanarono. Con la coda dell'occhio, potevo vedere i suoi occhi alternarsi tra me, Momo e Sana, le quali avevano ricambiato nuovamente il mio sguardo. «Ho capito... Vado a dormire anche io, buonanotte» Disse rassegnato.
«Notte J» Dissi senza distogliere lo sguardo dalle due donne in questione.
Quel gioco di sguardi sembrava durare un'eternità, potevo sentire una musica inesistente che avvolgeva i miei pensieri, la quale danzava perfettamente a ritmo con il mio battito accelerato.
Quel silenzio musicale però, venne interrotto quasi subito da Sana, la quale decise di parlare per prima: «Vi andrebbe di passeggiare un po'?» Domandò alzandosi in piedi.
«Non credi sia troppo tard-» Momo si interruppe appena la sua ragazza le lanciò uno sguardo fulminante. «Ottima idea amore» Disse alzandosi in piedi.
Finii per sorridere e mi alzai in piedi raggiungendo le due: «Andiamo?»
La camminata fu piuttosto silenziosa inizialmente. Camminavamo tutte vicine ed io ero proprio nel mezzo. Sentivo il dorso delle mani sfiorare i loro e avrei voluto a tutti i costi intrecciare le nostre dita, ma non lo feci, non sapevo proprio come approcciare o come iniziare un discorso, soprattutto dopo che avevamo passato l'intera serata a lanciarci sguardi poco furtivi.
«Credi...» Iniziò a parlare Momo fermandosi improvvisamente. «Credi che io e Sana siamo strane?»
Mi fermai e mi voltai a guardarla: «In che... Senso?»
«Beh, abbiamo passato praticamente tutta la sera a guardarti e non dire che non te n'eri accorta, perchè sappiamo benissimo ch-»
«Si» Risposi senza farla finire di parlare. «Ma non siete... Strane»
«É che, forse penserai che siamo pazze più che strane, ma ci sentiamo come se non riuscissimo a starti lontane» Disse Sana mettendosi accanto alla sua ragazza.
«Non pazze...» Presi un enorme respiro, poi ripresi a parlare. «Anche io non riesco» Afferrai le loro mani e le guardai dolcemente. «Penso... La situazione è strana, ma... É giusta» Dissi prima di iniziare a tossire. Mi stavo sforzando veramente troppo quella sera.
Momo mi picchietto appena dietro la schiena: «Ok, non ti sforzare... Che ne dici se ne parliamo con calma?» La guardai con fare interrogativo. «Intendo, magari lasciamo passare un po' di tempo e quando la tua voce si sarà riabituata, allora parleremo»
Non capivo assolutamente a cosa si riferisse, ma decisi di annuire senza aggiungere altro.
«Nel frattempo potremmo semplicemente ri-» Sana si fermò improvvisamente ed alzò lo sguardo verso il cielo. «Correte, inizia a piovere» Disse.
Le due mi presero per mano ed iniziammo a correre verso il centro abitato. Era stupido, ma pensai che alla fine era facile, dovevo solo aspettare che piovesse per incrociare le mie mani con le loro. Accennai ad una risata sentendo le loro morbide mani a contatto con le mie.
Correvamo come non mai sulla sabbia ormai bagnata e le gocce d'acqua iniziarono ad intensificarsi sempre di più, quindi - senza nemmeno consultarci - decidemmo di ripararci sotto ad una rientranza nella roccia, simile ad una piccola grotta.
Eravamo completamente zuppe e quasi senza fiato, i nostri capelli sgocciolavano sul terreno, così come i nostri vestiti. Eravamo in condizioni pietose e probabilmente l'indomani ci sarebbe venuto un raffreddore come minimo, ma appena ci guardammo tra di noi, iniziammo a ridere come tre bambine. Pensai nuovamente che fosse una cosa stupida, ma forse era così che doveva essere il nostro rapporto... Mi piacevano le cose stupide.
Poi d'un tratto le risate cessarono ed il mio sguardo incrociò quello di Sana. Le sue labbra invocavano il mio nome e non capii bene come fosse successo, ma ci lanciammo l'una sull'altra ed iniziammo a baciarci. Le sue mani scorrevano lungo la mia schiena, mentre le mie la tiravano per il collo facendola avvicinare sempre di più. Provai un emozione immensa quando la sua lingua entrò nella mia bocca senza chiedere il permesso. Il mio cuore prese a battere all'impazzata e per qualche secondo aprii gli occhi e li spalancai in mediatamente appena mi resi conto che Momo era proprio li con noi e ci stava guardando.
Spinsi via Sana e cercai di riprendere fiato: «S-scusa.. Io... Non so' cosa...» Momo sembrava non avere alcun tipo di espressione e quella cosa mi stava spiazzando. Era forse sciocco da parte mia pensare che in qualche modo non le avesse dato fastidio?
Sana neanche diceva niente, se ne stava appoggiata al muro mentre cercava forse di metabolizzare e decisi di fare l'unica cosa sensata che mi venne in mente in quel momento: Scappare.
Corsi via sotto la pioggia. Sentii chiamare il mio nome ma decisi di non tornare indietro. Come mi era venuto in mente di fare una cosa del genere? Da quando mi facevo prendere così tanto dalle emozioni senza ragionare?
Non riuscivo a ragionare, eppure i miei piedi mi portarono difronte casa mia. Mi riparai qualche istante sotto la tettoia nella vana speranza che le due mi fossero corse dietro, ma quando mi voltai dopo aver preso un enorme respiro, la strada era completamente deserta. Ora si che mi sentivo davvero stupida.
Entrai in casa e sospirai pesantemente accasciandomi davanti alla porta d'ingresso.
Avevo baciato Sana davanti alla sua ragazza... Ma cosa mi passava per la mente?
Portai una mano sulle mie labbra e nonostante provassi un forte rimorso, non mi dispiaceva averlo fatto. Accarezzai dolcemente il mio labbro inferiore ricordando quel dolce sapore. Quel sapore di fragole e la loro dolce ed unica morbidezza... E quelle sue mani... Le mani di Sana sulla mia schiena, era un pensiero che sarebbe stato difficile eliminare dalla mia testa. Forse il rimorso che provavo era per via che lo avessi fatto davanti alla sua ragazza, o forse perchè avrei voluto provare anche le sue di labbra...
>< - - - >< - - - >< - - - ><
ANGOLETTO:
Ok, lo ammetto, anche oggi non ho fatto niente, mi sono buttata a guardare solo serie tv e offerte (inutili) per il blackfriday 😆
Spoiler per il prossimo capitolo: Sana e Momo sono dei pagliacci
Vi piace questa cosa dello spoiler non spoiler? (Non so' mai cosa scrivere sugli angoletti, magari così è più divertente 🤷🏻♀️)
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Fumo E Cenere - Aoshima
FanfictionQuesta è la storia dal punto di vista di Dahyun. Avviso tutti fin da subito che i primi capitoli saranno piuttosto cruenti, quindi per tutti coloro che non se la sentono, suggerisco di leggere la storia direttamente dal quarto capitolo. Comunque, qu...