Capitolo 7 - Mark, J e S

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Su quest'isola, ogni singola persona aveva un incarico preciso e nessuno rimaneva senza lavorare, d'altronde - Io e gli altri rifugiati - dovevamo aiutare chi ci dava una vita migliore rispetto a quella cui eravamo abituati.

Il mio compito era semplicemente quello di pulire ed arredare case per i nuovi arrivati, oltre a ritirare l'immondizia dalle case ogni venerdì... In fin dei conti, una persona che non parla non è che potesse fare molti altri lavori... Tra quelli rimasti ovviamente.

«Domani arriveranno quattro nuovi abitanti» Mi annunciò la signora Hirai che era appena rientrata in casa dopo aver raccolto le verdure dal campo.

Spalancai gli occhi e corsi subito in camera per prendere carta e penna. "Dove dormono?" Scrissi subito. Non avevamo in programma di ospitare nessuno e le case non erano pronte.

«Non preoccuparti, Mark, Shotaro e Jungkook hanno già cominciato i lavori... Per ora due di loro staranno qua da noi, mentre le altre due staranno a casa tua, visto che non hai intenzione di trasferirtici» In effetti, avevo un'abitazione tutta mia li, ma perchè andare a vivere da sola quando finalmente avevo una sorta di famiglia?

"Va bene, posso aiutare in qualcosa?"

«Non è necessario Dahyun, anzi riposati che una volta finito, avrai da lavorare molto visto che ti aspettano due case da mettere apposto»

"Come due case? Non erano in quattro?"

«Si, sono in quattro, e che io sappia sono tutte ragazze, ma a quanto pare sono due coppie di sfortunati amanti alla ricerca disperata di un posto dove non vengono giudicati per amare qualcuno dello stesso sesso»

"Come Jungkook e Shotaro?"

«No, loro vivono insieme perchè si conoscono da quando sono nati, è diverso... In ogni caso, vado a preparare il pranzo, hai qualche referenza?»

Abbassai la testa e cominciai ascrivere un altro messaggio prima di rispondere alla sua domanda. "Quindi se prima o poi dovessi fidanzarmi con qualcuno... A te non importerebbe del sesso?"

Alzai lo sguardo e vidi la signora Hirai avvicinarsi cautamente a me con un sorriso doce stampato in viso. «Era questo che ti preoccupava?» Domandò prima di accarezzarmi il viso. «Piccola, certo che mi importa del sesso, mi importa tutto della persona con cui deciderai di condividere la tua vita... Ma solo perchè voglio che tu mi renda partecipe delle tue scelte, voglio che tu mi consideri come parte della famiglia»

Aprii la bocca per risponderle, per dirle che già la ritenevo parte della mia famiglia, così come Yoshi, ma non ci riuscii e mi bloccai di nuovo. Riuscii solo a sorridere e Jieun decise di abbracciarmi come risposta.

All'inizio ero restia nel rispondere al suo gesto, poi pensai che essendo una donna era più facile per me ed era un ottimo punto di inizio, quindi si, decisi di ricambiare volentieri.

«Ogni cosa a suo tempo... Prima o poi ricomincerai a parlare, ne hai passate tante... Non preoccuparti ok?» Annuii sulla sua spalla e sorrisi.

Una volta sciolta dall'abbraccio, presi di nuovo in mano il mio quaderno e scrissi: "Carote e patate"

«Puoi chiedere qualunque cosa tu voglia per pranzo, e mi dici di prepararti le carote con le patate?»

"Non sono un tipo pretenzioso, in più mi piacciono!"

«Più il tempo passa, più cominci a somigliare a tuo nonno» Disse la signora Hirai prima di andare verso la cucina. Quando mi diceva così, mi sentivo ancora dipiù come parte della famiglia.

Chissà quali ragazze stavano per arrivare sull'isola. Fantasticai per tutto il pranzo su chi fossero e quali storie avessero... Ultimamente mi faccio molte domande sull'amore e su quello che rappresenta... Fondamentalmente non mi è mai interessato più di tanto, ma chissà perchè, dopo averne avuto un piccolo assaggio da questa bizzarra famiglia, è come se ne volessi sempre di più.

Non avevo voglia di riposarmi come mi aveva detto di fare la signora Hirai, decisi quindi di andare a farmi una passeggiata sull'isola per vedere come procedevano i lavori subito dopo pranzo. Shotaro e Mark erano dei grandi lavoratori, ma Jongkook tende a prendersi svariate pause se non si sente particolarmente motivato.

«Dahyun!» Sentii chiamarmi improvvisamente e mi voltai verso quella voce. Non avevo portato il mio solito quaderno per scrivere, ma fortunatamente era Mark e non avevo bisogno di quello per farmi capire. Alzai il braccio destro e lo salutai semplicemente con una mano. «Come mai da queste parti?» Lo guardai con un sopracciglio alzato senza aggiungere altro e si mise a ridere. «Stai venendo a controllare cosa combina J?» Mark aveva deciso di abbreviare il suo nome al minimo, lo riteneva troppo lungo per i suoi gusti e così aveva fatto anche con Shotaro, lo chiamava semplicemente S.

Annuii e proseguii a camminare con lui.

Mark è un bravo ragazzo, e come me aveva avuto un passato piuttosto brusco. Non conosco i dettagli e non credo neanche che mene parlerà mai, ma lo capisco... Ritirare fuori il passato non è una cosa facile... Nonostante tutto, ho ancora gli incubi su quello che mi aveva fatto mio padre.

«Mark, Dahyun!» Jongkook ci stava chiamando da sopra al tetto di una delle due case... A quanto pare si stava dando da fare, perchè di solito ci mettono più tempo a costruirle.

«Cos'è quell'espressione Dahyun? Non credevi che stessimo così avanti, vero?» Mi domandò Shotaro assumendo una posa orgogliosa.

Scossi la testa ed entrambi si misero a ridere.

«Beh, J ha saputo che verranno delle ragazze, quindi questa cosa l'ha motivato molto» Mi disse Mark, poi si avvicinò al mio orecchio. «Ovviamente non sa che i loro gusti non rispecchiano esattamente quello che ha tra le gambe...» La frase di Mark mi fece ridere e notai che Shotaro aveva la mia stessa espressione... A quanto pare avevano trovato il giusto equilibrio per motivare Jongkook. Gli avevano solo detto che sarebbero venute quattro ragazze senza aggiungere nulla sulle loro preferenze sessuali... I miei amici erano dei geni.

«Ci pensi Dahyun? Quattro splendide ragazze che vengono sull'isola solo per me»

Aprii la bocca per rispondergli, poi mi ricordai che non ero ancora in grado di parlare e mi boccai. «Quello che Dahyun vuole dire» Disse Mark parlando a nome mio. «É che non crediamo che vengano sull'isola per te...Giusto Hyun?» Annuii e sorrisi automaticamente al fatto che Mark fosse riuscito ad esternare esattamente quello che pensavo.

«Tranquillo Mark, prima o poi arriverà qualcuno anche per te» Rispose J prima di riprendere a lavorare.

«Si... Forse...» Mark guardò Shotaro furtivamente, come se voleva nascondersi da noi... Ma lo sguardo compiaciuto che gli aveva rivolto S, era più che necessario per farmi capire che c'era un qualcosa tra di loro... E non potevo far altro che essere felice per quei due.








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ANGOLETTO:

Scusate immensamentemente per il ritardo, ma alla fine ce l'ho fatta xD

Fumo E Cenere - AoshimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora