Capitolo 21 - Finale... O Quasi...

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Era finalmente passato un giorno e, proprio questa sera, avrei dovuto affrontare la fantomatica cena per confessare il mio amore incondizionato alle due donne che erano riuscite a cambiarmi così tanto, prima però avevo deciso di raccontare loro della mia vita, di tutto quello che mi era successo, perchè per poter andare avanti e fare questo enorme passo, dovevo prima sfogarmi sul mio passato.

Per questo, ora mi trovavo a casa loro, seduta sul divano in procinto di parlare.

«Se non riesci non fa niente, non sei obbligata a farlo» Disse Sana prendendomi le mani.

«É vero non sono obbligata, ma voglio che sappiate tutto di me prima di questa sera, vi ho invitate a cena fuori per un motivo e ho bisogno di sapere se dopo quello che vi avrò raccontato, vorrete ancora far parte della mia vita o meno»

«Hyun ascolta, qualunque cosa sia, noi ti staremo sempre accanto...» Disse Momo prima di sedersi accanto a me.

«D'accordo» Sospirai e chiusi gli occhi per un momento. Sapevo che dovevo affrontare qualcosa di grosso, quindi presi un enorme quantità d'aria nei polmoni e la rilasciai in men che non si dica. «Prima di tutto, Momo... Io ti conoscevo già da prima... Ero li quando ci fu la festa per il primo generale donna dell'esercito giapponese... Probabilmente non ti ricorderai di me, ma indossavo un vestito a fiori...»

«La ragazza che se n'è andata via con Jeongyeon?» Domandò sbalordita.

«Esatto»

«E perchè me lo dici solo ora?»

«Perchè è molto più complicato di quello che credi»

«Ok aspetta, fammi metabolizzare che hai fatto sesso con la mia amica, poi riprendi a parlare»

«Aspetta, cosa?» Chiese Sana incredula.

«Diciamo che ero molto esuberante ai tempi... E se vuoi saperlo, fumavo anche»

«Ma... Ah...» La conversazione stava prendendo una piega diversa da quella che avevo previsto, sembrava quasi... Comica...

«Ok, ho metabolizzato, ora prosegui» Disse Momo aprendo gli occhi.

«Dunque, come dicevo... É successo tutto la mattina dopo...» Presi un momento di pausa, cercando di non piangere al ricordo. «Diciamo che non ho mai considerato mio padre come tale, non mi ha mai trattato come dovrebbe fare un padre... Non ho mai ricevuto niente se non puro odio da lui e non ho mai capito perchè»

«Piccola...» Commentò Sana stringendomi la mano.

«Aspetta, io non ho finito...» Feci scorrere una lacrima lungo il mio viso prima di ricominciare a parlare. «Lui mi faceva sentire impotente, come se fossi sempre stata un oggetto inanimato, come se in realtà non esistessi e finii per crederci... Ho passato intere notti ad urlare, a chiedergli di lasciarmi stare, ma lui era sempre li... All'inizio era solo una notte a settimana, poi diventarono due, fin quando non decise che ogni momento era buono per picchiarmi e... Abbassarsi i pantaloni»

«Che cazzo faceva?!?» Urlò Momo furiosa alzandosi in piedi.

«Calmati Momo... Falla finire» Cercò di tranquillizzarla Sana.

«La sera in cui ci fu la tua festa, rimasi a dormire da Jeongyeon e la mattina dopo, mi riaccompagnò a casa... A mio padre però non piacque il fatto che non ero riuscita ad avvertirlo, così al mio ritorno mi stava aspettando... Ma non era solo...»

Momo serrò i pugni e potevo vedere le sue nocche diventare bianche. Sana invece sembrava sconvolta, ma cercava di rimanere calma per entrambe... Se fossimo crollate tutte, sarebbe stato un problema.

Fumo E Cenere - AoshimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora