Capitolo 11 - Loro

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Il grande giorno era finalmente arrivato e Nayeon era partita ieri sera per la sua prima missione.

Doveva passare a prendere i nuovi abitanti dell'isola e sinceramente, ero molto preoccupata per lei... Sapevo che ci sarebbe riuscita senza problemi, ma era una cosa pericolosa da affrontare ed era normale che provassi un po' d'ansia... Mi ero alzata presto quella mattina e mi ero portata un libro da leggere nell'attesa del suo arrivo, ma l'ansia era talmente tanta che passavo l'intero tempo a scrutare in lontananza l'arrivo dell'imbarcazione.

Era finalmente giunta l'alba e con essa, anche la barca guidata da Nayeon. Ero sollevata e mi alzai subito da terra in attesa che approdasse.

Quando la barca si avvicinò, il mio sguardo si posò subito su una delle ragazze a bordo. Non potevo credere ai miei occhi... Momo, la nipote della mia Jieun e del mio Yoshi, era su quella barca... Perchè nessuno mi aveva detto niente? Quando la vidi scendere mentre aiutava un'altra ragazza, il mio cuore perse qualche battito. Le due donne erano splendide e quella maledetta luce dell'alba che le illuminava entrambe, fecero si che una nuova sensazione si impossessasse del mio corpo e un'estranea fonte di calore mi pervase l'anima.

«Allora ragazze, questa è Dahyun» Disse Nayeon interrompendo i miei pensieri.

Appena le due splendide ragazze si girarono verso di me, sorrisi e feci un piccolo inchino per salutarle.

«Piacere, io sono Tzuyu» Si avvicinò un'altra razza per salutarmi e per stringermi la mano. Pian piano si avvicinarono tutte e strinsi le loro mani senza dire nulla, limitandomi ad un sorriso ciascuna.

«Perchè non dici niente, sei timida?» Domandò la splendida ragazza di nome Sana.

«Dahyun non ha mai parlato da quando è arrivata sull'isola» Spiegò loro Nayeon.

«Come mai?»

«Non lo so', ma posso assicurarvi che sa essere fastidiosa comunque» Nayeon mise una mano sui miei capelli e mi spettinò per prendersi il gioco di me. «Comunque, mentre metto in ordine la barca, Dahyun vi guiderà verso le vostre abitazioni» Certo, come se fosse il mio compito...

«Abbiamo case separate?» Domandò la ragazza di nome Jihyo mentre prendeva in braccio un bambino addormentato... Mi ero completamente dimenticata della presenza del bambino, eppure avevo anche messo un letto in più su una delle due case... Come aveva fatto a sfuggirmi di mente?

«Tranquilla Jihyo, dormirai con la tua amata, Jeongyeon e Dahyun hanno pensato a tutto...» Le disse Nayeon.

Approfittai del momento in cui si misero a parlare di gatti, per osservare meglio le due ragazze che avevano colto il mio interesse. Momo e Sana sembravano due Dee scese in terra per mandarmi in confusione... Non capivo quale delle due stesse rubando il mio interesse e non passava un secondo in cui non riuscissi a non apprezzare qualunque loro particolare.

Avevo già incontrato Momo, possibile però che mi sia accorta solo ora di quanto fosse così maledettamente bella? Perchè quella sera non mi ero accorta di lei? Forse perchè ero troppo presa da Jeongyeon?

Improvvisamente sentii tutti gli occhi puntati su di me e capii subito che avevano finito di parlare, quindi sorrisi e mi voltai per iniziare a camminare. Il viaggio fu piuttosto silenziono, ma era normale per delle persone che avevano viaggiato tutta la notte, probabilmente erano stanche.

Accompagnai prima le due donne con il bambino, poi portai le altre due davanti alla casa accanto. Mi fermai e mi voltai finalmente verso di loro. Non so con quale coraggio riuscissi a guardarle in faccia, la bellezza di quelle donne era accecante.

«Qui è dove staremo noi?» Mi domandò Sana.

Annuii sorridente ed indicai poi me stessa, prima di indicare un'altra casa accanto alla loro. Dopo tutto questo tempo e dopo vari incitamenti da parte dei miei amici, decisi finalmente di trasferirmi nella casa che avevano fatto costruire per me. Non volevo andarmene da casa degli Hirai, ma era giusto che li lasciassi vivere la loro vita, dopotutto avevano fatto tanto per me.

«Quella è la tua?» Domandò Momo.

Annuì felice che mi avesse capita, poi disegnai in aria un punto interrogativo ed indicai nuovamente casa mia.

«Se abbiamo qualche domanda ti troviamo li, giusto?» Chiese Sana.

Annuì nuovamente e sorrisi, non credevo che mi potessero capire cos ìbene... Mina e Chaeyoung hanno impiegato mesi prima di riuscire a capire i miei discorsi quando non portavo il blocknotes con me.

Feci un breve inchino per salutarle e mi allontanai da loro.

Entrai in casa e mi sdraiai subito sul letto sospirando. Passai l'intera giornata a fissare il soffitto. Le ombre proiettate si muovevano, la luce si affievoliva sempre di più, ed io ero ancora li, immobile e avvolta dai miei pensieri. Il passato, il presente ed il futuro occupavano la maggior parte di essi.

D'untratto sentii qualcuno bussare alla mia porta e tornai finalmente alla realtà. Mi misi la vestaglia ed andai ad aprire.

«Ciao Dahyun» I miei occhi si illuminarono appena vidi le due figure in piedi davanti a me e maledii me stessa perchè l'unica volta in cui mi ero alzata dal letto era semplicemente per indossare il pigiama.

«Ci chiedevamo se ti andava di venire a cena da noi» Parlò Sana.

«Siamo state ora dai miei nonni e mi hanno detto di come li hai aiutati molto durante questo periodo, per questo vorrei ringraziarti preparandoti la cena» Disse Momo con il sorriso. «In verità cucinerà Sana... Io so' fare solo le patate piccanti» Continuò mettendo un braccio dietro le spalle per l'imbarazzo.

Feci segno di aspettare e rientrai momentaneamente in casa per prendere il mio blocknotes, poi tornai subito da loro: "Mi farebbe molto piacere, potreste solo aspettare che mi rivesta?"

«Certo, ma puoi rimanere anche in pigiama, sei molto carina con quelle pantofole» Commentò Sana. Mi guardai i piedi e questa volta maledii mentalmente Nayeon per avermi regalato delle buffe pantofole con dei conigli.

"No, mi cambio al volo e sono subito da voi"

«Come vuoi, ti aspettiamo allora»

"Grazie" Scrissi velocemente poi un'altra frase: "In ogni caso, adoro le patate piccanti, sono uno dei miei piatti preferiti"

Le due ragazze mi sorrisero dolcemente e non commentarono la mia frase. Non vorrei che fosse passata come una frase pretenziosa... Volevo solo farla rassicurare che avrei tranquillamente mangiato tutto.

«Bene, ci vediamo tra un po'» Disse Momo prima di rientrare in casa. Mi sentivo così stupida...








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ANGOLETTO:

Allora, mi sono fatta un piccolo schema per questa storia, ma succede sempre che all'ultimo inserisco cose in più e la storia cambia totalmente, quindi non so' dirvi di preciso quanti capitoli saranno... In ogni caso, appena sarò sicura, ve lo farò sapere.

Fumo E Cenere - AoshimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora