Il giorno del torneo era arrivato, e il sole illuminava la zona dedicata a tale evento, alcune barche si erano già avvicinate per visionare tale evento e la spiaggia era già piena di ombrelloni e sdraio per chi volesse rilassarsi.
Proprio come avevano promesso gli organizzatori, al limitare dell'isolotto artificiale, erano stati montate delle pedane sul mare per chi volesse invece godersi lo spettacolo e al contempo farsi un bagnetto.
Sul ring, nel frattempo, vi erano due persone, un uomo e una donna, microfono in mano...
Abbastanza noti per aver bisogno di presentazioni:
"Benvenuti a questa nuova edizione del King of Fighters! Io sono Geo Kentucky! E al mio fianco abbiamo..."
"La vostra incrollabile Kei Eisen! Pronta per commentare gli incredibili combattimenti che avverranno su questo ring! Quest'anno siamo in Italia!"
"Ma prima di cominciare gli scrutigni dei combattenti, ci hanno già chiesto di cominciare fin da subito con uno scontro preliminare." continuò Geo; "L'Anti Kyokugen Team è chiamato sul nuovo ring per affrontare una squadra sconosciuta."
"A quanto pare, ne hanno combinata una grossa la sera precedente! Quindi se vincono rimangono! Se perdono subentra il nuovo team! Allora, forza! Partiamo subito con una bella scarica di adrenalina!" commentò Kei.
Tuttavia, lì presente non vi era ancora nessuno dei due team.
"Forza! Non siate timidi! Almeno uno dei due Team si faccia avanti!" esclamò la donna, mentre si guardava in giro.
"Ehm... ehilà?"
Geo si aggiustò gli occhiali, insistendo sul microfono perché qualcuno si sbrigasse.All'insaputa di chi si trovava nell'arena, vi era qualcun altro a osservare il tutto col binocolo:
Un'esile e femminea figura con lunghi e lisci capelli castani con la frangia blu, oltre che una maglia tipicamente cinese gialla e pantaloni blu.
La figura schioccò la lingua rumorosamente.
"Accidenti... da qui non riesco a vedere nulla! Dove diavolo è finita, quella?"
Se ne stava tranquillamente ad osservare tutto da un molo vicino alla scogliera, accompagnata dal suono del mare...
Prima che un sonoro "Sciò" alle sue spalle, proveniente dalla scogliera, non la sorprendesse:
Una mano di pietra, appartenente ad un noto colosso dai capelli biondi, aveva appena allontanato uno stormo di gabbiani atterratogli sulle spalle.
La figura femminea si girò verso il colosso e ridacchiò sotto i baffi.
"Fammi indovinare... sei diventato un gabinetto per volatili?"
"Molto divertente, Shion." ribatté l'omone di pietra, Mukai; "Come sta andando?"
Shion si passò le dita fra i lunghi capelli e sospirò con un broncio.
"Non è ancora arrivata... o almeno, se quella squadra è presente, non la vedo."
"Beh, ci saremmo andati noi... ma vista al situazione..." ribatté Mukai, incrociando le braccia, perfettamente mimetizzato sulla scogliera.
"Evitiamo... ti conoscono, ormai. Probabilmente ti catturerebbero e trasformerebbero in un foratino per costruire un orfanotrofio per cagnolini." replicò la persona in abiti cinesi con un sorriso beffardo e le spallucce, mentre scuoteva la testa.
"Già... ma Shion, l'altro Team si è fatto vedere?" chiese Mukai con tono calmo.
"Non ancora." rispose lui.I suddetti interessati, i membri dell'Anti-Kyokugen, erano nascosti da qualche parte sotto la piattaforma, appesi sulle travi di sostegno.
Malin impertinentemente fece una pernacchia con la lingua.
"Certo... un'idea migliore non mi sarebbe mai venuta. Una volta che i nostri avversari si faranno vivi, BAM! Li prendiamo alle spalle e vittoria facile! Non male, eh?"
"Una vittoria rapida ed efficace." commentò Eiji, facendo un cenno positivo con la testa.
"Perché mi sono cacciata in questo guaio?" mormorò invece Kasumi, con uno sguardo di chi era abbattuta nel morale.
"Cosa c'è che non va, scolaretta? Non dirmi che vuoi tirarti indietro?" ridacchiò la biondina con la bandana con voce nasale.
"No... ma... non è onorevole. Non è nello stile di un vero e autentico combattente marziale!" insistette la ragazza dalla coda di cavallo scura.
"Beh! Sta di fatto che o vinciamo, o siamo fuori. Ed io VOGLIO vincere!" ribatté la piccoletta...
Ma prima di poter contraccambiare, ecco che all'improvviso, si alzò un boato dalla folla che assisteva dalla spiaggia:
Una barca stava arrivando a gran velocità verso il ring.
Sopra, con un piede alzato sulla prua, vi era Terry Bogard, intento a reggersi il giacchetto da aviatore dietro la schiena.
A dare gas, invece, Zaki e Kurenai si sorpresero nel vedere la stessa Angela Belti, intenta a manovrare con foga il piccolo mezzo.
"Ma... QUELLI CI VENGONO ADDOSSO!" gridò stridula Malin...
Prima che il passaggio lampo della barca a motore inzuppasse tutti e tre i membri dell'Anti-Kyokugen, ancora appesi come salamandre ad uno dei pilastri.
"Occhio agli schizzi in prima fila, gentaglia! Lo spettacolo ha ufficialmente inizio!" fu il grido del donnone che sorrideva da un lato all'altro del viso mentre andava a tutta forza con la barca.
"Ma... Angela?" mormorò Zaki, fissando il tutto dalla riva; "Che fa quella là? Non aveva uno spettacolo in giro per il mondo?"
"Si vede che era una bugia." rispose Kismet, reggendo K9999 dal suo ridere a crepapelle quando vide l'Anti-Kyokugen sbucare da sotto al ring, completamente fradici.
"Eccoli! È arrivato l'ultimo team presente in questo torneo!" esclamò la commentatrice, stupita da quella entrata in scena.
"Ma non solo! Sono apparsi anche i componenti dell'altra squadra!" aggiunse Geo, mentre indicava Kasumi e gli altri due.
Ecco allora che sia Terry che Angela saltarono letteralmente fin sopra al ring, assieme ad una figura fino a quel momento rimasta in mezzo ai due:
Una figura femminile incappucciata con un enorme e lungo velo nero.
Le uniche cose visibili, oltre che ad un paio di gambe abbronzate, erano i suoi stivali neri.
"Hello, everyone! Come vi sentite? Vi sentite bene?" salutò il biondone a gran voce, per poi portarsi una mano dietro l'orecchio per amplificare l'udito.
Ed ecco che dagli spalti partì un: "Sì!" collettivo della folla.
Anche Angela servì la folla con una posa da body builder...
Prima di salutare con aria amichevole le sue due ex compagne, sedute sugli spalti vicino al ring.
"Quindi c'è anche lei, molto interessante." disse Kurenai, ricambiando il saluto con un sorriso.
"E non ci ha detto nulla, la stronza..." fu il commento brontolato di Zaki, che si mise a riposare la guancia sulla mano e accavallò le lunghe gambe coperte dalle calze scure.
L'attenzione passò poi alla figura incappucciata, che prima di tutti salì sul ring senza avvertire nemmeno i sue due compagni.
"Hey! Che fai?"
"Terry, ci penso io... ci vorrà molto poco."
"Okay, Okay, missy." rispose Bogard con un sorrisetto e un sospiro; "Ma almeno togliti il tabarro, o morirai di caldo! Fatti un po' vedere dal pubblico, non fare la timidona!"
Lei sospirò.
"Massì... tanto, cosa vuoi che me ne importi..."
Con una veloce mossa della mano libera, ecco che il tabarro volò via, rivelando la figura sotto di esso:
Giacchettino di cuoio con le maniche rialzate nero, magliettina grigia che la copriva fino al busto, lasciando scoperto buona parte della pancia piatta e muscolosa; pantaloncini corti di jeans, quasi provocanti, e un paio di guanti neri senza dita a coprirle le mani.
Una capigliatura liscia e di un rosso sangue vivo andava col vento, un paio di occhi color azzurro che fissavano davanti a sé con freddezza.
Adel spalancò piano piano gli occhi, e così fecero le due compagne di squadra e Mary stessa:
"Geo... ma quella non è...?"
"Lea Faieti! LA PUPILLA ITALIANA, LEA FAIETI!"
"L... Lea...?!" ansimò Adel, stringendosi il braccio sinistro con la mano destra.
Rose, dal canto suo, fracassò il ventaglio piumato che stingeva nelle mani piegandolo in due con la sua forza.
"Ugh, quel pugno nell'occhio di una buzzicona... e io che speravo di essermene finalmente liberata!"
"M-Ma... perché è con Terry?!" mormorò Mary: "Lui non mi ha detto nulla!"
Anche Shen, dalla sua postazione, si grattava visibilmente la testa, sporgendosi in avanti con la speranza di vederci meglio.
"Ehi... ma quella è veramente quella ragazzina?"
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The King of Fighters: Green Flames
FanfictionNon è ancora finita! Dalle ceneri di una violenta organizzazione, si mostrerà il vero volto di una nuova minaccia fantasma, un incubo dal passato. Tra le grida della folla che acclama i nomi dei più ardui fra i lottatori, fiamme di color verdognolo...