Luigi's pov
<<Perché ti sei comportato in quel modo l'altra sera con Clotilde?>> mi urlò praticamente contro Alex entrando nella stanza. <<"In quel modo" come?>> chiesi, non capendo a cosa si riferisse.
<<Non fare il finto tonto. L'hai baciata, e poi le hai detto che era stato uno sbaglio. Lo sappiamo entrambi che non lo è stato, hai una cotta per lei da quando l'hai vista la prima volta>> esclamò alterato. <<Non urlare! Comunque non so perché l'ho fatto. Non avrei dovuto baciarla, nonostante lo desideri dal primo giorno>> il moro scosse la testa <<Ma perché dici che è uno sbaglio? Non ti è piaciuto?>> se solo avesse capito che il problema non era quello, ma che mi sentivo terribilmente inadatto per quella ragazza che da mesi ormai si era impadronita dei miei pensieri e che ai miei occhi era perfetta. <<Si che mi è piaciuto, ma comunque non avrei dovuto farlo, si è lasciata da poco, non vuole una relazione di nuovo>> <<Ma che c'entra la relazione! Ti sto dicendo che avresti dovuto affrontare la situazione, non scappare, evitarla e poi comportarti come se niente fosse successo durante la puntata. Lei così crede che tu le stia vicino solo per avere più visibilità>> mi passai una mano tra i capelli, era ovvio che non volessi visibilità, o almeno non per il nostro strano rapporto. <<Prima le sono stato vicino perché ho visto che era agitata, sai che me ne frega a me di fare la scena davanti al pubblico>> a quel punto Alex si sedette e io feci lo stesso. <<E quando dovevi esibirti tu? Lì non mi sembrava agitata>> asserì con uno strano sguardo. Era anche lui innamorato di Clotilde? <<È strano, ma avevo bisogno di un contatto con lei per tranquillizzarmi. La verità è che credo di essermi innamorato e non so cosa fare, perché così la sto allontanando e basta, ma forse è la cosa più giusta da fare>> lo sguardo del ragazzo si spostò davanti a me <<Ma sei matto? Ma non lo vedi che anche lei si sta innamorando di te? Non devi allontanarla, devi dimostrarle che nonostante si sia lasciata da poco tu l'aspetterai finché non sarà pronta per avere un'ipotetica relazione, ma così non vai da nessuna parte>> scoppiai a ridere. Lei non si stava innamorando di me e non l'avrebbe mai fatto. <<Alex, qui gli unici innamorati siamo io e te>> dissi indicando prima me e poi lui <<SCUSA? E di chi sarei innamorato?>> <<Di Clotilde?>> chiesi con tono ovvio <<Luigi, tu sei un pazzo. Clotilde è praticamente la mia migliore amica. Se fossi innamorato di lei adesso non sarei qui a dirti di provarci>> e allora perché aveva reagito in quel modo? Avevo visto l'occhiata che aveva rivolto a Clotilde quando le avevo accarezzato la mano durante la puntata. <<Allora perché prima ti sei stranito?>> il mio amico sbuffò passandosi una mano tra i capelli <<Perché le voglio bene e non voglio che stia male, e fidati che anche se fa finta di niente ci soffre>> <<E allora perché non fa niente per dimostrarmelo?>> chiesi non capendo perché le cose tra di noi dovevano essere così complicate <<Perché ha paura, visto come ti sei comportato l'altro giorno adesso crede di non essere abbastanza per te e di non piacerti>> mi buttai di schiena a peso morto sul letto, esausto da quella situazione. <<Ma non è così! Per me è la più bella del mondo. Ogni volta che la vedo ho le farfalle nello stomaco, e fidati che è non mi è mai successo... l'unica cosa che mi blocca dall'andare da lei e baciarla è la paura di non piacerle>> vidi che Alex aveva aperto la bocca per parlare, ma non fece in tempo, perché una figura bassa e snella si palesò nella stanza. <<Vi disturbo?>> chiese Clotilde con il sorriso più bello del mondo. <<No no, figurati, stavamo parlando della puntata>> le risposi con un briciolo d'ansia che avesse sentito la nostra conversazione. <<Mh okay>> non mi sembrò molto convinta dalla sua risposta, ma lasciai correre, <<Ale puoi venire un attimo con me?>> prese il ragazzo per mano senza aspettare una replica da parte sua e uscì dalla camera senza nemmeno rivolgermi uno sguardo.☽☽☽☽
Ero seduto sul divanetto in giardino da almeno quarantacinque minuti cercando di capire cosa avrei dovuto fare con Clotilde, ma non riuscivo a trovare una soluzione. Non volevo che pensasse che le stessi vicino solo che per ricevere approvazioni, la volevo vicino perché mi faceva provare cose che nessuno mi aveva mai fatto provare. Davanti a me avevo due opzioni: lasciarla stare e quindi allontanarmi per un po', in modo che non pensasse che volessi ricevere attenzioni oppure far finta di nulla e continuare a comportarmi come sempre con il rischio che lei si facesse strane idee. Probabilmente la prima possibilità era quella più giusta, ma io non riuscivo a starle lontano neanche per un secondo e quando ci provavo poi finivo sempre per tornare da lei.
Ero ancora assorto nei miei pensieri quando sentì qualcuno sedersi accanto a me, ma non ci feci caso finché non la sentì parlare. <<Per caso hai un accendino?>> mi chiese lei, guardandomi a stento con uno sguardo strano, che non era da lei, <<Sì, ma da quando fumi?>> eravamo lì dentro da un sacco di tempo e non mi ero mai reso conto che fumasse, e io di Clotilde sapevo veramente tutto. <<Non fumo, ma lo stavano cercando gli altri e mi hanno chiesto di cercarlo>> scrollò le spalle, senza mai guardarmi <<allora me lo dai o no?>> presi l'accendino dalla tasca e la guardai, avvicinandoglielo lentamente, lo allontanai quando la sua mano si stava avvicinando alla mia <<Dopo torni?>> la supplicai, facendo involontariamente gli occhi dolci. Finalmente mi guardò negli occhi e vidi che cercava di nascondere un sorriso, a quel punto sorrisi anch'io e lei mi diede una botta sullo stomaco delicatamente. <<Perché dovrei?>> <<Perché sennò non ti do l'accendino>> le risposi provocandola <<Troverò qualcun altro>> fece per alzarsi, ma la bloccai dal polso <<Eddai, che ti costa tornare qua? Stiamo un po' insieme, è da un sacco che non ci stiamo>> ci pensò un po', poi finalmente mi rispose <<Qui si muore di freddo, infatti non so come fai a starci. Se vuoi possiamo andare in camera tua o in camera mia, almeno lì stiamo al caldo>> la guardai con sguardo sognante, <<allora che fai? Vieni dentro con me oppure resti qui a morire di freddo?>> mi porse la mano e non aspettai un attimo in più ad afferrarla.Eravamo sdraiati sul mio letto da almeno dieci minuti e non avevamo ancora proferito parola. Clotilde mi faceva i grattini sulle braccia e io le accarezzavo i capelli dolcemente, lasciandole qualche bacio in testa ogni tanto. <<A che punto sei con l'inedito?>> le chiesi rompendo il silenzio che regnava nella stanza <<Quasi finito, manca ancora qualcosa ma sono a buon punto>> mentre parlava guardava il soffitto e ogni tanto mi lanciava qualche occhiata fugace. <<Me lo farai leggere?>> domandai non staccando gli occhi da quella creatura perfetta stesa al mio fianco <<Non credo proprio>> rispose allontanandosi <<Ma perché?>> l'avvicinai nuovamente a me, ma lei mi scansò. <<Perché non è ancora pronto, mercoledì lo sentirai>> fece spallucce, poi si alzò dal letto <<E allora perché Alex l'ha letto?>> rise, come se avessi appena fatto una battuta <<Perché mi ha aiutato. Però adesso basta, ti va di ballare?>> me lo avesse chiesto qualcun altro avrei risposto con un "no" categorico, ma lei avrebbe anche potuto chiedermi di andare all'inferno inseguito da un lupo con Lucifero che mi aspettava con il forcone in mano e io ci sarei andato di corsa, perciò risposi di sì. Prese il computer e fece partire "Paraocchi" di Blanco, poi mi fece segno di seguirla e cominciammo a saltellare per la stanza come due scemi.
<<Basta, sono esausta>> esclamò la ragazza lanciandosi sul letto, <<Anch'io>> copiai la sua azione e l'abbracciai quando mi coricai accanto a lei.
<<Raccontami cosa ti rende felice>> sussurrò ad un certo punto, mentre disegnava dei cerchi immaginari sulla mia mano intrecciata con la sua. Non ci pensai nemmeno un secondo prima di rispondere <<La musica>> dissi e lei annuì, <<e tu>> continuai in un bisbiglio, ma mi sentì lo stesso. <<In che senso?>> adesso i suoi occhi erano puntati nei miei e mi stavano facendo venire la pelle d'oca, <<Beh, come ho detto l'altra volta io e te siamo degli amici speciali, perciò stare con te mi rende felice. Come quando sto con Alex o con gli altri>>. Il suo sguardo si spense, e guardò da un'altra parte <<Ah okay>> rispose semplicemente, poi si girò di lato e così cominciai ad accarezzarle la schiena, siccome sapevo che la faceva rilassare. Qualche minuto dopo stava dormendo come una bambina, la lasciai stare e poco più tardi mi addormentai anch'io, con Clotilde ancora tra le mie braccia.
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That way- Luigi Strangis//Amici21
FanfictionEntrare nella scuola di canto e di ballo più famosa d'Italia non era il suo sogno nel cassetto, e ancora meno lo era mandare all'aria una relazione durata anni con la persona migliore del mondo per uno che a malapena conosceva, ma fu quando si ritro...