capitolo tredici

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Clotilde's pov

<<Clotì se non spengi quell'affare gli do fuoco>> mugugnò Serena dall'altra parte della stanza. Allungai il braccio verso il comodino per spengere quella maledetta sveglia, ma fallì nell'intento, facendola cadere a terra. <<Cazzo>> imprecai alzandomi dal letto controvoglia. Erano le sette di mattina, quella notte avevo dormito solo un'ora e fuori dalle coperte si moriva dal freddo, perciò il mio unico desiderio era quello di tornare a dormire. Quel giorno però avevo una sola lezione, che era alle otto, questo significava che una volta tornata in casetta avrei potuto dormire un altro po'.
Dopo aver rimesso l'aggeggio che tanto odiavo al suo posto andai verso il bagno, portando con me un paio di pantaloni della tuta grigi e una felpa lilla, il mio colore preferito. Quando ebbi finito di lavarmi e vestirmi mi guardai allo specchio chiedendomi se mi sarei dovuta truccare, ma alla fine decisi di no, tanto andavo sempre in giro struccata, per cui un giorno in più o uno in meno non cambiava molto la situazione.
Una volta che ebbi finito di prepararmi andai in cucina a fare colazione e ci trovai Alex e Luigi immersi in un discorso molto importante a giudicare dalle loro facce corrucciate. Appena mi videro smisero di parlare e portarono entrambi la loro attenzione su di me, il mio migliore amico mi sorrise prima di mugugnare un <<Buongiorno>> appena udibile, l'altro, invece, inizialmente fece finta di nulla, e la cosa mi fece stranire parecchio, quando mi avvicinai a lui senza guardarlo, però, senti le sue mani appoggiarsi sui miei fianchi per avvicinarmi a se, girai la testa verso di lui e gli rivolsi uno sguardo scocciato, che cambiò completamente quando mi lasciò un bacio sulla fronte <<Come hai dormito stanotte?>> chiese passandomi una confezione di biscotti. <<Eh se avessi dormito ti saprei rispondere>> risposi bevendo il caffellatte che Ale mi aveva preparato poco prima, fu proprio lui a prendere parola in quel momento, già pronto a farmi la ramanzina <<Cloti non puoi continuare a non dormire, così ti distruggi... C'è un modo per riuscire ad addormentarti?>> lo sguardo di entrambi era su di me, volevano una risposta, ma la verità era che non sapevo cosa fare. <<Non lo so, se esiste non lo conosco ancora. Ti giuro che in tutti questi anni ho provato ogni metodo conosciuto per provare a dormire, ma sono tutti inutili. Funzionano solo i primi due giorni>> sospirai arresa. Da quando ero bambina soffrivo di attacchi d'ansia e durante la notte mi ritrovavo a fare degli incubi, con il passare del tempo avevo smesso di dormire per evitare di svegliarmi urlando e facendo spaventare i miei genitori, perciò il pensiero di dormire era ormai come una bestemmia per me. Fino a quel momento l'unico che sapeva tutto di quella storia era Alex, infatti Luigi ci stava guardando non capendo perché l'altro ragazzo fosse così preoccupato per questa cosa. Arrivarono anche Simone e Guido così il nostro discorso finì lì. <<Cloti ti va se ti accompagno a lezione?>> chiese Simone con un sorriso smagliante. Vidi Luigi alzare lo sguardo verso il ragazzo e fulminarlo con gli occhi, ma non disse niente. <<Certo, tanto penso debbano andare anche gli altri, andiamo tutti insieme, no?>> Simone era sicuramente una bellissima persona ed era molto simpatico, però in quel momento l'unico con cui volevo parlare era Luigi. <<In realtà io mi sono svegliato perché quell'idiota non si decideva a spengere la sveglia>> disse Alex colpendo in testa Luigi <<E a che ora hai lezione?>> <<Alle 10>> annuì velocemente e poi andai a prendere il giubbotto. <<Venite?>> chiesi agli altri tre ragazzi dirigendomi verso la porta. Il primo ad avvicinarsi fu Simone, seguito da Guido e Luigi che sbuffò leggermente.
Per tutto il tragitto non feci altro che parlare con il ragazzo dagli occhi azzurri, visto che gli altri due stavano leggermente lontani da noi a parlare tra di loro.
Andai in sala relax, mentre il ballerino e il palermitano andarono a lezione. Sentì Luigi sospirare prima di prendere parola <<Da quando tu e Simone siete così amici?>> lo guardai con la cosa dell'occhio, cercando di decifrare la sua espressione, che però non riuscì a scorgere. <<Non ho mai avuto tempo per parlarci bene, ma è bello aprirsi anche con altri, no?>> lo provocai avendo capito che sotto sotto era geloso <<Bellissimo, ora che ci penso dovrei proprio migliorare il mio rapporto con Sissi>> <<Guarda che è un sacco simpatica, dovresti proprio conoscerla meglio>> gli ressi il gioco avvicinandomi a lui che adesso era seduto su uno dei gradini <<Tilde, ti va di spiegarmi di cosa parlavate con Alex prima?>> il suo sguardo si fece serio e la sua mano si spostò sulla mia, giocherellando con l'anello che avevo nell'indice <<Che ne dici se ne parliamo quando torniamo in casetta? È un discorso molto delicato e ci vorrà del tempo...>> i suoi occhi adesso erano dolci, fissi dentro i miei <<Puoi dirmelo quando vuoi, già che tu me ne voglia parlare è molto>> gli sorrisi e sentì il bisogno innato di abbracciarlo. A rompere quel momento fu Rea che entrò nella stanza qualche istante dopo <<Clo ti cerca Raffaella>> <<Adesso vado, grazie>> mi alzai e scompigliai i capelli a Luigi, salutai la ragazza e andai a lezione.

That way- Luigi Strangis//Amici21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora