"Nessun rifiuto è atteso. Illuso io, nel non contenermi. Ma se la tua non era voglia di conoscermi, perché sfiorarmi dentro?"
- Fabrizio CaramagnaMi sveglio quando i raggi del sole filtrano dalle tapparelle e mi costringono ad aprire gli occhi piano piano per non essere accecata dal sole. Sospiro debolmente e mi metto a sedere, mentre i ricordi della serata di ieri tornano prepotenti nella mia mente.
Quando Mason mi ha riaccompagnato a casa, siamo rimasti per quasi un'ora nella sua macchina a chiacchierare. Devo ammettere che per tutto il tragitto, e pure durante la chiacchierata, è riuscito a calmarmi. È riuscito a farmi distrarre dai soliti pensieri che mi affollano la mente quando allontano qualcuno e mi sento in colpa. È riuscito perfino a farmi ridere. Ha avuto la capacità di riprendere a fare lo spiritoso e ad essere sempre lo stesso nonostante la piccola discussione che abbiamo avuto fuori del bar e devo ammettere che questo mi ha davvero fatto piacere. Inutile negare, sono stata bene ieri, nonostante abbia provato a mettere dei paletti tra noi e abbia provato a farlo capire perfino a lui.
Mi stiracchio un po' e poi afferro il mio cellulare dal comodino per controllare le varie notifiche. Rimango meravigliata vedendo che Mason ha iniziato a seguirmi su Instagram e mi ha persino scritto. Sento il cuore battere forte, tanto che quasi lo sento in gola, e non so se questa reazione sia per il semplice fatto che mi abbia contattato.
Scuoto appena il capo, cercando di calmarmi, poi mi sistemo gli occhiali sul naso, afferrandoli da sopra il comodino, e apro l'app per poter leggere il messaggio del centrocampista.
"Buongiorno, Maria. Spero che tu sia riuscita a riposare bene. Ho pensato tanto a quello che è successo fuori dal bar e sappi che mi sento davvero in colpa per essere stato così avventato. Credo che se Eléonore lo sapesse mi farebbe fuori, senza sé e senza ma. Avrei dovuto cercare di capirti e farti intendere quanto io sia in buona fede, invece ti ho attaccato come un cretino. Spero che non ce l'abbia troppo con me, perché mi piacerebbe rivederti. Ora ti saluto, ho gli allenamenti tra poco. A presto."
Rimango immobile con il telefono in mano per un tempo indefinito. Leggo e rileggo le sue parole, analizzando ogni dettaglio e sentendomi maggiormente in colpa per come ho reagito ieri. Mi sento come se delle mani mi stessero stringendo il collo, togliendomi il fiato, e altre invece mi stiano schiacciando il petto.
Credo che sia vero che non ha cattive intenzioni, anche perché se non fosse un bravo ragazzo, Lando non me lo avrebbe mai presentato. Però, dentro di me, si accende una barriera che mi porta a respingere tutti quelli che mi si avvicinano, indipendentemente da chi siano. È così difficile riniziare a fidarsi di qualche possibile amico o di un possibile fidanzato quando sei stato pugnalato alle spalle.
Tiro su con il naso e inizio a digitare un messaggio in risposta, cercando di contrastare questa mia paura. In fin dei conti, scambiare quattro chiacchiere con lui non significa necessariamente che debba avere un appuntamento con lui o mettermi insieme a lui. Credo di poter essere in grado di parlargli solamente in maniera normale, no?
"Ciao Mason, per me è tutto ok, davvero. Spero che gli allenamenti vadano bene, voglio siate in forma per domenica. Comunque no, non sono arrabbiata con te."
Insomma, è palese che la sua compagnia può essere anche piacevole, ovviamente se togliamo i momenti in cui usa quelle sue battute da rimorchio veramente discutibili. È inutile che io lo neghi, farei solo la figura della bambina incoerente. Io non metto in discussione lui, assolutamente, io metto in discussione il sentimento che si potrebbe creare, la possibilità di essere ferita ancora una volta da qualcuno... la sola idea mi mette i brividi e mi fa provare un senso di nausea.
Mi passo le mani sul viso, in maniera frustrata e poi mi lascio scivolare nuovamente sul letto, sdraiandomi. Vorrei fosse molto più semplice, vorrei non provare empatia per le persone che ci rimangono male quando mi si avvicinano e sono fredda, vorrei che Mason Mount non avesse quel carattere capace di entrare in confidenza con tutti, vorrei sapere cosa fare in questa situazione.
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Uno scherzo del destino|| Mason Mount
FanfictionMaria Martini, cugina del famoso pilota Lando Norris, è una ragazza dolce e con un sogno nel cassetto, quello di diventare un medico, infatti frequenta il primo anno di medicina. Vorrebbe prendere la specializzazione come medico sportivo, perché ama...