41. Stesso gioco

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"Quando ti guardo, sembra che il mondo stia tremando."
-Antonin Artaud


Ringrazio la mia vicina di casa, una dolce anziana che si è offerta di tenermi Cloud mentre io ero a Monza, prima di uscire da casa sua, poi mi inchino, prendo il cucciolo e lo stringo forte, mentre lui mi fa le feste. Mi è mancato così tanto, ormai sono abituata ad averlo nella mia quotidianità.

"E questo bellissimo cucciolo?" Mason, che è posizionato dietro di me, mi riporta alla realtà, perciò mi alzo in piedi e gli presto la mia attenzione, mentre con la mano libera cerco le chiavi del mio appartamento nella borsa "Lo sai che te lo ruberò, vero?"

Immediatamente gli lancio un'occhiata fulminea, mentre lui si avvicina a me e mi aiuta a cercare le chiavi. Per fortuna le trova subito e poi apre la porta, sempre con il tipico sorriso di chi la sa lunga stampato sulle labbra.

"Puoi scordatelo, Mount." tolgo il guinzaglio a Cloud, lasciandolo così libero, poi lo osservo mentre corre nella sua piccola cuccetta e si abbandona là. Non riesco a trattenere un sorriso, pare che gli sia mancata casa.

Nello stesso momento sento le braccia di Mason circondarmi la vita e poi posare il suo mento sulla mia spalla, stringendomi forte a sé. Per un attimo mi irrigidisco, ma poi sospiro profondamente e, piano piano, mi lascio andare, lasciandomi avvolgere dal suo profumo e dal suo calore.

Sono passate quasi ventiquattro ore da quando abbiamo deciso di darci un'altra possibilità e devo ammettere che mi sento rinascere minuto dopo minuto.

"Piccola, sai che quel cucciolo mi amerà follemente? Probabilmente preferirà me a te molto presto." lo sento ridacchiare e il suo respiro sul mio collo mi fa venire i brividi.

"Mason, sono io ad averlo nutrito e averlo fatto giocare fin da quando è arrivato in questa casa, non subirà il fascino di Mason Mount." e ne sono certa, non riuscirà a diventare il preferito di Cloud.

Lui, continuando a ridacchiare, con una mossa veloce mi fa girare verso di sé, e aggancia il mio sguardo con il suo. Vedo i suoi occhi scuri brillare con divertimento e questo procura al mio stomaco una morsa, mentre le farfalle iniziano a svolazzare impazzite. Che potere ha su di me?

"E tu invece l'hai subito il fascino di Mason Mount?" la sua voce è diventata roca e il suo sguardo sta mutando, diventando più serio e malizioso "Ne sei caduta vittima?"

Inarca un sopracciglio, come a sfidarmi a rispondere, e io mi perdo a osservare prima i suoi occhi, poi le lentiggini che ha sul suo viso, poi le sue labbra. Amo ogni singolo dettaglio di lui e so che non potrei mai scordare nemmeno una piccola cosa, mai.

"Io no!" ribatto con lo stesso tono di sfida, mentre con l'indice gli accarezzo il viso e poi scendo fino ad arrivare al suo petto "Penso che tu sia solo un po' pieno di te."

Scoppia immediatamente a ridere, scuotendo il capo più e più volte, mentre posa la mano sulla mia schiena e mi attira maggiormente a sé. Avvicina il suo viso al mio orecchio e inizia a sussurrare, mandandomi in estasi anche solo con questo gesto. Altro che essere caduta vittima del suo fascino, aggiungiamoci anche il fatto che non potrò mai riprendermi nella maniera più assoluta.

"Mari, forse pensi che io non sappia leggerti senza che parli, vero? Ma nei tuoi occhi vedo ogni singolo pensiero e so bene che mi ami e mi desideri da morire." ridacchio sentendolo parlare con un tono scherzoso e malizioso allo stesso tempo "Ma non immagini ciò che ho in mente io, invece."

Sento il sangue affluirmi alle guance, dopo averlo sentito parlare, e immagino immediatamente che la mia pelle pallida sia diventata rosso fuoco. Lui subito ride divertito, facendomi capire quanto si stia divertendo a prendermi in giro.

Uno scherzo del destino|| Mason MountDove le storie prendono vita. Scoprilo ora