39. Always been you

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"Vorrei poter tornare indietro nel tempo. Trovarti prima e amarti più a lungo."
-Anonimo


GP di Monza 2022

Stare qui, lo ammetto, rievoca in me diversi ricordi. È stato proprio in questa sala che io e Mason ci siamo conosciuti quasi un anno fa, è proprio qua che mi ha messo gli occhi addosso e piano piano si è insinuato nella mia vita. Non riesco a non paragonare la paura e la curiosità che avevo dentro in quel momento, alla delusione e sofferenza che sento dentro oggi.

È da un mese e mezzo che non ci vediamo e non ci sentiamo. È un mese e mezzo da quando l'abbiamo fatto nello spogliatoio del centro sportivo del Chelsea. È un mese mezzo da quando sono crollate tutte le mie barriere e mi sono lasciata andare, ascoltando solo il cuore che mi urlava quanto lo amo ancora e avevo bisogno di lui. È un mese e mezzo da quando sono scappata da lui.

Sono scappata perché non potevo perdonare tutto così... nonostante ogni fibra di me urli il suo nome e ne senta la mancanza. Però, mi ha fatto davvero troppo male e, a parte mandarmi i fiori, non ha mai fatto nulla per dimostrarmi che mi ama e che vorrebbe tornare davvero con me perché è pentito. No, ha scelto di smettere con ogni tentativo nel momento che sono uscita dallo spogliatoio.

"Marie!" sento Charles richiamare la mia attenzione e io smetto di giocherellare con la cannuccia nel mio cocktail e di fissare il divanetto dove quasi un anno fa io e Mason sedevamo.

"Eccolo il mio campione!" lo stringo in un abbraccio veloce e poi lo allontano per osservare il suo sorriso sincero e soddisfatto. "Ero sicura che avresti vinto tu, oggi."

Lo vedo scuotere la testa, come se si sentisse in imbarazzo, non capisco come faccia a essere teso per tutti i complimenti che ha ricevuto dalla fine della gara, come se fosse la prima volta che corre. "Grazie, ma non esagerare... e magari non lo diciamo a Lando, ok? È tutto spavaldo perché c'è una persona speciale come sua ospite."

Scoppio a ridere davanti alle sue parole e scuoto il capo in segno di negazione, non esiste che mi farò scappare l'occasione di prendere un po' in giro mio cugino dopo tutto quello che ha architettato alle mie spalle da quando ho conosciuto Mason. "L'avevo capito nel momento in cui ieri mi ha riempito di domande sui suoi capelli e il suo aspetto, peggio di un adolescente con problemi di autostima."

"Credo che te la presenterà presto, la tua opinione conta molto per lui." Charles mi sorride dolcemente dopo avermi detto queste parole e io ricambio con lo stesso sorriso, ma smetto immediatamente quando i miei occhi si incrociano con quelli di Mason.

Senza nemmeno accorgermi, trattengo il fiato, e per un attimo è come se esistessimo solo noi. I nostri sguardi sono incastrati e, mentalmente, ripercorro velocemente ogni singola cosa che abbiamo condiviso. E fa male, fa maledettamente male essere in questa situazione di lontananza e freddezza, fa male non poter smettere di amarlo e, allo stesso tempo, non poter smettere di provare una forte delusione e sfiducia nei suoi confronti.

Vorrei avere la forza di distogliere lo sguardo dal suo, ma una parte di me pensa che questa sarebbe l'ennesima dimostrazione che ci stiamo allontanando sempre di più. E per quanto mi abbia ferita, stupidamente non voglio che esca del tutto dalla mia vita, non dopo ciò che ho sentito nel mio cuore un mese e mezzo fa...

Io avrei solo voluto che lui prendesse posizione e capisse che lo amo da morire e avrei voluto solo una dimostrazione che è davvero pentito... avrei voluto che capisse quanto è difficile per me fidarmi e che se sono stata con lui al centro sportivo è solo perché provo per lui qualcosa di reale e apparentemente impossibile da cancellare, non l'avrei fatto altrimenti.

Avrei voluto solo essere capita, avrei voluto che il Mason Mount comprensivo e premuroso dell'inizio fosse tornato a galla... in fin dei conti non penso sia chiedere tanto.

Uno scherzo del destino|| Mason MountDove le storie prendono vita. Scoprilo ora