"Il vuoto non è vuoto. È pieno di rimpianti, amori finiti, lacrime, rabbia, paure, incubi, tramonti bruciati, follia, confusione, ansia e braccia tese aggrappate a un amore che non c'è più."
-Fabrizio CaramagnaAppena arrivo al loro tavolo, saluto Elèonore e il suo fidanzato, mentre lei cerca di capire che cosa mi sta passando per la mente e mi lancia occhiate assassine, ma io sposto lo sguardo su Mason e la sua accompagnatrice.
"Ciao a tutti, mi presento alle facce nuove." esordisco girandomi verso la ragazza "Io sono Maria, l'ex di Mason, ho deciso di fare un salto qua perché vi vedevo da dove ero seduta e non potevo non avvicinarmi." l'ironia nella mia voce si percepisce nonostante sia ubriaca.
La ragazza riccia mi squadra dalla testa ai piedi, guardandomi con aria di superiorità, e io ricambio alla stessa maniera. Se pensa di farmi paura si sbaglia di grosso.
"Io sono Jasmine, e Mason è il mio uomo." sussulto immediatamente per le sue parole e poi scoppio in una fragorosa risata, ma lei continua a parlare ignorando la mia reazione "Quindi non ti venga in mente di fare la matta, perché io non so nemmeno chi tu sia, Masi non mi hai parlato di te, ecco quale è la tua importanza."
Le sue parole, lo ammetto, mi feriscono, ma continuo comunque a ridere mentre mi giro verso Mason che mi sta già guardando. I suoi occhi sono ridotti quasi a una fessura e riesco a vedere quanto sia palesemente incazzato, forse a causa della mia intromissione. "Ma dove l'hai trovata questa, Mount?" la indico, mentre continuo a ridere "Sembra la copia della tua ex, per non pensarmi sei dovuto retrocedere nuovamente?"
Lui si alza in piedi di scatto e mi fulmina maggiormente con gli occhi, mentre Elèonore gli dice di stare calmo che non è il caso di discutere qua e così, ma ovviamente lui non la ascolta, come sempre aggiungerei. "Dovresti tornare da Lando, perché qua stai solo dando fastidio, ok?"
Trattengo una risata e scuoto la testa, facendo ondeggiare i capelli e buttandomeli dietro le spalle subito dopo, in un gesto meccanico. "No, non decidi tu cosa devo fare, non è il tuo bar. Anzi direi proprio che sei tu quello fuori posto, visto che hai iniziato a frequentare questo locale nel momento in cui volevi rimorchiarmi."
Vedo Jasmine spalancare gli occhi e guardare Mason in attesa di una sua spiegazione, ma lui non le presta la minima attenzione, continua a guardare me con aria di sfida e con rabbia.
"Stai facendo la parte della ragazzina ridicola, te lo dico." sento Jasmine ridere per le parole di Mason e immediatamente gli lancio un'occhiata fulminea che la fa zittire all'istante. Brutta oca. "E smettila con questo comportamento idiota."
"Mason Mount che dice a me che ho un comportamento idiota! Mason Mount che non ha capito nulla in questi mesi, ed è stato così vigliacco da rompere con me senza nemmeno farmi parlare, mi dice che sono idiota. Detto da te è un complimento." ringhio nervosamente "E comunque ero venuta solo a salutare Elèonore, a voi non vi penso proprio."
"Certo, come no. A me sembri solo una che vorrebbe rubarmi il fidanzato. Ma carina, a te non ti pensa proprio, te lo assicuro." Jasmine si intromette e sorride maliziosamente, mentre si inumidisce le labbra, facendomi capire immediatamente a cosa si riferisce. Vengo investita da un mix di delusione, gelosia e rabbia, cosa che non mi giova per nulla, soprattutto con tutto l'alcol che ho in corpo.
"Vantati pure di andarci a letto, perché solo quello può darti. Non ti amerà mai, farà sempre il paragone con me, perché lo conosco abbastanza bene da capire che non prova nulla per te." non so nemmeno io quello che sto dicendo, non so nemmeno io se ci creda o no, ma vedere la sua espressione infastidita è davvero soddisfacente.
"Convinta tu... ti lascio perdere. Sei ubriaca e sicuramente psicopatica, quello che dici mi scivola addosso." faccio per rispondere ma Elèonore mi anticipa di qualche secondo chiedendole, con aria piuttosto nervosa, come si permette a chiamarmi psicopatica se nemmeno mi conosce. Jasmine si gira verso di lei con la stessa espressione schifata con cui ha guardato me "Per favore, fatti gli affari tuoi, non sto parlando con te."
"Scusami? Sono affari miei se ti permetti di parlare alla mia amica in questo modo." la vedo chiaramente mentre si sta trattenendo dall'insultarla "Quindi sarà meglio che le chiedi scusa e stai attenta a quello che dici."
Mason rimprovera immediatamente la sua migliore amica e lei si gira verso di lui con aria sconvolta, è evidente che non si aspettava certamente che Mason prendesse le parti di Jasmine. "Basta, stai esagerando tu, Ele. Piantala."
"Sai cosa? Me ne vado. Non ho intenzione di essere sgridata da te senza nessun motivo solo perché devi difendere in tutto e per tutto la tua nuova ragazza." la osservo mentre si infila il cappotto e Kepa cerca di calmarla, ma lei non sembra abbia intenzione di calmarsi, tutt'altro. "Mari, torniamo da Lando, ok?"
Io non faccio in tempo a rispondere che sento la voce di Leclerc alle mie spalle rispondere per me. Mi gelo per un instante, visto che era da tempo che non lo vedevo e sentivo, poi gli presto la mia completa attenzione. "Vai pure Elèonore, resto io con lei."
La mia amica cerca di capire se sono d'accordo o meno e poi, quando capisce che va bene, si avvicina a darmi un abbraccio veloce, e poi esce dal locale insieme al suo fidanzato. Per un momento mi trovo a invidiare la serenità che ha trovato, mentre io continuo a pensare a Mason e a come mi sono sentita bene con lui.
"Ovvio, mancava Charles Leclerc all'appello. Beh, doveva essere da qualche parte visto che ci sei tu." le parole di Mason mi strappano dai miei pensieri e mi giro a osservarlo. Ha i pugni chiusi e le narici dilatate. Continua a insinuare che ci sia qualcosa tra me e Charles? Peccato che non ci parliamo da mesi. "E nonostante tutto, sei qua a farmi una scenata."
"Ma sei serio oppure ti impegni per essere così cretino?" alzo la voce senza riuscire a trattenermi, attirando l'attenzione di diverse persone presenti nel bar, mentre Charles mi afferra per il braccio e mi tira leggermente per portarmi via da questo maledetto tavolo, ma io oppongo resistenza visto che non ho ancora finito di parlare con l'inglese "Credi quello che vuoi, a questo punto non me ne frega più. Ti auguro di essere felice con la tua nuova avventura, ma sappi che quelle così puntano solo alla tua fama."
Lei mi inizia nuovamente a insultare, mentre stavolta Charles riesce a farmi allontanare ancora prima che Mason possa rispondermi. Il mio amico mi porta fuori dal locale e così raggiungiamo Lando. Immediatamente mi guardano entrambi con aria di rimprovero, ma io me ne frego e indico il locale con l'indice.
"Avete visto, sì? Avete visto come la difende? Ma come può comportarsi così dopo che mi ha detto che mi amava?" scoppio a piangere improvvisamente, facendo così scomparire la mia parte ironica e divertita. Sento tutto il peso di ciò che è successo al tavolino che mi schiaccia il petto e mi fa sentire un dolore indescrivibile. "Come fa? Io non lo capisco... non capisco cosa abbia fatto di male per essere trattata così. Ci tenevo a lui, gli ho dato tutta me stessa nonostante la paura... e lui mi ricambia così."
Charles e Lando si scambiano uno sguardo dispiaciuto, poi mio cugino mi prende per mano e mi attira a sé, abbracciandomi forte e cercando di tranquillizzarmi, anche se è piuttosto impossibile che io mi calmi in questo momento. "Su, ora andiamo a casa e ordiniamo qualcosa di buono da mangiare che ami, poi Charles deve parlarti e deve darti una cosa."
Sciolgo l'abbraccio e guardo entrambi in modo alternato, mentre mi asciugo le lacrime. "Cioè? Che cosa?" lo chiedo quasi come se fossi una bambina "Un regalo? Sapete che odio quando si spendono soldi per me."
Ridacchiano e Lando scuote la testa in segno di negazione "Non ha speso nulla, ma ti renderà felice. Andiamo?"
Annuisco e immediatamente iniziamo a camminare in direzione della macchina di Lando, mentre Charles va verso la sua e ci comunica che ci raggiungerà a casa mia. Io cerco di respirare l'aria fredda di Londra a pieni polmoni, sperando che questo riesca a farmi tornare un po' in me, ma so che è inutile e che mi aspetta un post sbornia epico.
Però, questo non ha importanza. Il malessere causato dall'alcol non potrà mai superare il dolore che mi ha causato Mason. Niente potrà superare questo vuoto che sento dentro. Probabilmente Lando aveva ragione, non avrei dovuto avvicinarmi a lui, perché così mi sono fatta solo più male e sono venuta a conoscenza di ciò che non avrei voluto sapere. Mason è andato avanti e senza di me sta benissimo.
Nota: 19:22 ehi raga, aggiornamento tutto per voi. Devo ammettere che a me non piace particolarmente, spero a voi di sì.
Detto ciò, in questo capitolo succede il caos più grande in assoluto, e Mason fa un po' lo stronzetto. Personalmente odio troppo Jasmine, e pensare che questo è solo l'inizio. Cosa ne pensate?
Vi auguro una buona serata. Un bacio, Ele🤍
STAI LEGGENDO
Uno scherzo del destino|| Mason Mount
FanfictionMaria Martini, cugina del famoso pilota Lando Norris, è una ragazza dolce e con un sogno nel cassetto, quello di diventare un medico, infatti frequenta il primo anno di medicina. Vorrebbe prendere la specializzazione come medico sportivo, perché ama...