"Se litighiamo con qualcuno che amiamo è bene ricordare che le parole cattive gli faranno più male che a un estraneo."
-Ignazio SiloneDopo essere uscita dal bagno, intercetto il tavolino e il divanetto in cui sono accomodati Mason e gli altri, perciò faccio per raggiungerli, ma vengo trattenuta. Sento una mano stringermi appena un braccio, perciò mi giro di scatto e piuttosto infastidita, ma inarco un sopracciglio confusa quando i miei occhi si posano su una persona che da amante del calcio conosco abbastanza bene.
Aggrotto la fronte e gli lancio un'occhiata interrogativa, aspettando che mi spieghi perché mi ha fermata. Lui sorride, cercando di mostrarsi simpatico e attraente, poi si passa la mano tra i capelli chiari.
"Scusami, io sono Jack Grealish, probabilmente mi conoscerai già. Comunque ti ho notato a inizio serata e ho approfittato del momento per venire a parlarti."
Annuisco comprensiva e poi gli rivolgo un sorriso falso "Sì, so chi sei, Grealish, mi dispiace ma sono impegnata." e anche se non lo fossi, sarebbe una delle ultime persone con cui uscirei. Primo, perché a pelle non mi è mai piaciuto. Secondo, perché non mi fido di fare nuove conoscenze, questa paura è riuscita a farmela superare solo Mason Mount.
Lui sorride come se si aspettasse questa mia risposta e trovasse la cosa estremamente esilarante. Direi che il suo atteggiamento è fastidioso proprio come quando è sul campo da calcio.
"Questa scusa dell'essere impegnata per allontanare qualcuno è vecchia. Avanti, ti offro solo da bere, se dopodiché non vorrai più parlarmi, sparirò all'istante dalla tua vista." tenta ancora di sembrare carino e gentile, mentre io scuoto la testa con espressione seria.
"Senti, Grealish, non ho idea di quali scuse tu stia parlando, visto che per declinare la tua offerta non mi servirebbe nessuna scusa se non dirti no, perciò..."
Lui fa per rispondermi ancora, ma ancora prima di aprire bocca, si zittisce, iniziando a osservare un punto dietro di me. Nello stesso momento, sento un braccio posarsi intorno alle mie spalle e poi la voce del mio fidanzato risuonare accanto a me. Capisco così, immediatamente, perché Grealish si sia stoppato.
"Ciao bro', vedo che hai conosciuto la mia fidanzata." sottolinea appena la parola 'mia', facendomi così capire che la scena che si è appena svolta lo ha infastidito. Il suo compagno di nazionale, però, non sembra notarlo.
"Scusami, non sapevo stesse con te, altrimenti non mi sarei nemmeno avvicinato." la risposta dell'inglese fa sì che la stretta di Mason su di me si faccia più forte, mentre lui ride come se fosse tutto estremamente divertente.
"Va bene, ora lo sai." anche Mason cerca di ridacchiare, ma anche stavolta capisco che non è per nulla rilassato, anzi. "Comunque ora noi andiamo, gli altri ci aspettano."
Grealish annuisce immediatamente e con aria comprensiva, poi batte un pugno al mio fidanzato e alla fine si allontana, mentre io e Mason rimaniamo esattamente dove siamo, ma con la differenza che lui allontana il suo braccio da me e ci giriamo l'uno verso l'altra per essere faccia a faccia.
"Beh, cosa stava succedendo?" tenta di mascherare il suo fastidio, che è ancora più evidente di prima, mentre incrocia le braccia al petto e mi osserva come se avessi fatto chissà cosa.
"Di cosa stai parlando, scusa? Il tuo amico mi ha fermato per offrirmi da bere, tutto qua." gli rispondo leggermente alterata da quello che sembra stia insinuando "Quale è il problema?"
Ride nervosamente e fa spallucce come se fosse meravigliato del fatto che io non ci arrivi da sola. "Ci stava provando con te e tu sei rimasta là come se niente fosse."
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Uno scherzo del destino|| Mason Mount
FanfictionMaria Martini, cugina del famoso pilota Lando Norris, è una ragazza dolce e con un sogno nel cassetto, quello di diventare un medico, infatti frequenta il primo anno di medicina. Vorrebbe prendere la specializzazione come medico sportivo, perché ama...