38. Più unico che raro

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"L'amore è invisibile, entra ed esce dove vuole senza che nessuno gli chieda cosa stia facendo."
-Miguel de Cervantes


Sbuffo nervosamente quando sento suonare il campanello e, guardando l'ora, posso immaginare chi sia senza nemmeno alzarmi dalla sedia. È tutta la settimana che alle nove del mattino in punto arriva il fioraio per recapitarmi un mazzo di calle da parte di Mason.

Devo dire che questa storia sta iniziando a darmi fastidio. Dopo tutto ciò che ha fatto, dopo che ha incasinato le cose e le ha spezzate, pensa che possa risolvere tutto mandandomi dei semplici fiori a casa? Lo trovo alquanto immaturo come gesto, ma a quanto pare lui non si fa nessun problema.

Poso la penna sul libro, smettendo di trascrivere gli appunti, e mi dirigo alla porta senza nessuna voglia. Subito mi appare davanti un bellissimo mazzo di fiori, proprio come avevo immaginato, mentre il fioraio mi sorride cordialmente. Ormai vedo più lui che i miei genitori.

"Buongiorno, pare che il tuo amato non voglia arrendersi. Io lo perdonerei se fossi in te." alzo gli occhi al cielo sentendo le sue parole, mentre afferro i fiori.

"Buongiorno, le auguro una buona giornata e buon lavoro." lo saluto e rientro dentro casa, optando per non rispondere alle sue parole. Non ho nessuna voglia di affrontare un argomento del genere con il fioraio. In realtà non ho nessuna voglia di affrontare questo argomento con nessuno.

Voglio solo che Mason smetta immediatamente con questa storia dei fiori e che smetta di starmi addosso.

Ha preso la decisione di lasciarmi senza nemmeno farmi parlare, ora sarebbe troppo semplice tornare nella mia vita, come se niente fosse, solo perché Charles gli ha spiegato tutto. Avrebbe dovuto ascoltare me mesi fa, non lasciar passare tutto questo tempo e farmi stare male.

Scuoto il capo mentre poso i fiori sul mobile e solo in questo momento trovo una bustina chiusa attaccata alla carta con il quale è adornato il mazzo, solitamente c'è solo un bigliettino con il suo nome, ma pare che oggi abbia deciso di passare al livello successivo.

La afferro e la leggo velocemente, immagino abbia dato ordine di scriverla, proprio come quando mi trovavo a Monaco.

'Ti manderò un mazzo di fiori ogni giorno, finché non capirai quanto questa situazione mi uccida e quanto io sia pentito. Mason'

Stringo nervosamente i pugni davanti a queste parole e so che se me lo trovassi davanti in questo momento, probabilmente, lo prenderei a schiaffi.

Come fa? Perché lo fa? Mi corteggia, entra nella mia vita, poi ne esce in malo modo e quando mi sto rassegnando alla sua assenza cerca di rientrarci nuovamente. Non posso sopportare tutto questo. È lui che ha deciso di starmi lontano, deve continuare a farlo.

Mi passo nervosamente le mani tra i capelli, poi decido di andare a parlargli. Voglio che capisca che non torneremo insieme. Voglio che capisca che mi ha distrutto e che non può risolvere le cose, e che soprattutto non può farlo in questo modo, senza nemmeno parlarmi.

Mi dirigo nella mia stanza e afferro dei vestiti comodi e caldi, poi vado a farmi una doccia per poter andare da lui al centro sportivo. Elèonore mi ha detto che stamattina avevano allenamento, perciò sono sicura che lo troverò lì.

Sarò chiara, gli farò capire che questo non può aiutarmi a superare il male che ho provato, gli farò capire che ha avuto la sua possibilità e l'ha disintegrata, gli farò capire che è tutto finito ed è stata solo una sua scelta.


*****

Mason

Saluto Kai, che è l'ultimo a lasciare lo spogliatoio, poi sistemo le mie cose nel borsone, così che possa andare a casa, ma mi blocco letteralmente quando sento la sua voce riecheggiare dietro di me.

Uno scherzo del destino|| Mason MountDove le storie prendono vita. Scoprilo ora