Uno scherzo del destino|| Mason Mount

34. Anastasia e Genoveffa

"L'amore è un pensiero assiduo, di natura melanconica, che nasce a causa del pensare e ripensare le fattezze, i gesti, i costumi di una donna; esso non nasce come malattia, ma diviene malattia quando, non essendo soddisfatto, diventa pensiero ossessivo."
-Avicenna

"Mi spezza il cuore vederti così atterrita... e a maggior ragione se la colpa è di Mason." smetto di osservare la piccola bambina con le codette bionde che dondola nell'altalena poco più in là di noi e mi giro verso Ben sentendo parlare, incontrando così i suoi grandi occhi chiari. "Vorrei che ascoltasse e capisse che sta continuando a sbagliare tutto ma ha una testa davvero dura."

"Ormai è andata così, Ben. Cosa possiamo farci? Ha addirittura un'altra. Non importa più, sto bene."
accarezzo il piccolo Cloud che dorme sulle mie gambe, mentre cerco di non piangere un'altra volta. Devo smetterla di farlo ogni qualvolta che si parla di Mason Mount, non ha diritto di farmi stare così.

Benjamin sospira e so che non crede tantissimo alle mie parole, ma comunque decide di non ribattere perché sa bene che ho bisogno di cambiare argomento e di non farmi male rimuginando. "Comunque come va il ruolo di mamma? Cloud ti tiene occupata?"

"È bellissimo prendersi cura di lui e mi tiene tantissima compagnia anche quando studio. Vedessi quanto mi si avvicina e si mette a dormire accanto a me." amo questo cagnolino, mi trasmette una gioia immensa. La sua tenerezza mi accompagna ogni momento.

Benjamin mi sorride dolcemente e annuisce comprensivo. "Sono felice di vederti così, Mari. Mi fa piacere che ti tenga compagnia e che ti faccia sorridere, meriti davvero di stare bene e riprenderti. Sono certo che prima o poi avrai la felicità che ti spetta..." mi stringe leggermente la mano e io sento tanta positività e sincerità nelle sue parole. Il fatto che ci crede davvero mi fa sentire meglio. "E nel frattempo hai noi. Ti vogliamo veramente bene, Elèonore è così incazzata con Mason per come ti ha trattata che ancora non gli parla, pensa quanto tiene a te."

Sorrido appena pensando alla dolcezza della biondina, anche se mi rendo conto che non mi piace che litighi così con il suo migliore amico per me. Le parlerò e vedrò di farli risolvere, hanno un'amicizia davvero speciale e non devono sprecarla così. Devono recuperare, proprio come io sto cercando di recuperare con Charles. Sì, non è semplice, ma lui sa che ci metto tempo per fidarmi e non mi sta mettendo nessuna fretta, e questo mi rassicura e mi fa capire che magari posso ancora essere sua amica e ricostruire da dove ci siamo persi.

Spero davvero che sia così, perché nei momenti di tristezza e difficoltà, gli amici veri ti aiutano davvero tanto, e io mi sento molto fortunata sotto questo punto di vista.

*****

Maldestramente do una spallata a qualcuno e immediatamente alzo lo sguardo per scusarmi, ma mi blocco quando vedo Jasmine ridere divertita con un'altra ragazza. Per un secondo sposto lo sguardo sulla sua amica che sta facendo ondeggiare i suoi capelli castani scuro e lunghi, come se fosse una diva del cinema, mentre con i suoi occhi altrettanto scuri mi osserva con aria di superiorità. Anche lei ha un fisico da modella ed è molto alta, ma questo non mi fa certamente sentire come se valessi meno.

Jasmine si può tenere le sue labbra gonfiate con il filler e la sua amica la sua pelle di porcellana, io non le invidio per nulla. Assolutamente.

"Ma guarda chi c'è qua. Maria Martini." come diavolo sa come mi chiamo? Si è informata su di me? "Così da sola e senza alcool in corpo non sembri più tanto spavalda e spiritosa eh." Arriccio le labbra cercando di calmarmi e di mettermi in testa che non vale nemmeno la pena sprecare tempo con lei, ma Jasmine non sembra contenta di questo e rincara la dose. "Mason mi ha parlato di te, mi ha detto che la storia con te è stata breve e sciocca, quindi pensi davvero che non stia con me perché non mi vuole davvero? Credo che tu sia solo una bambina gelosa."