22. Detto esplicitamente

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"La vita è fatta di scelte. Chi sceglie di perderti è perché non ha avuto il coraggio di viverti."
-Charles Bukowski

Sento suonare al campanello di casa di Charles e cerco di richiamare la sua attenzione, visto che non ho voglia di abbandonare il calore delle mie coperte, ma mi risponde che è in bagno e non può uscire, perciò alzo gli occhi al cielo, consapevole che tocca a me andare ad aprire.

Mi infilo le ciabatte e mi trascino fino all'ingresso, senza neanche avere la voglia di sollevare i piedi, poi apro la porta, ritrovandomi davanti un enorme mazzo di fiori portati da un signore di all'incirca cinquant'anni.

"Buongiorno, chi cercava?" gli chiedo confusa, mentre osservo attentamente il bellissimo mazzo di calle, dev'essere costato una fortuna.

"Salve, sono per la signorina Maria Martini, vive qua?" sussulto immediatamente davanti alle sue parole, incredula e confusa, mentre mi indico con l'indice.

"Ehm sì, sono io. Chi me le manda?" scoppia a ridere sentendo la mia domanda e scuote la testa come a dirmi che non lo sa "Ovviamente, domanda sciocca. Mi scusi."

"Non si preoccupi, capita spesso che qualcuno lo chieda a me, ma io consegno e basta, non ho a che fare con i clienti." annuisco comprensiva sentendo le sue parole e poi afferro il mazzo di fiori.

Lo annuso immediatamente e sorrido inevitabilmente per il loro profumo. Amo le calle, sono i miei fiori preferiti da sempre. "Grazie, le auguro una buona giornata."

Il signore mi sorride cordialmente e, dopo avermi salutato in modo altrettanto gentile, sparisce dalla mia vista, mentre io entro dentro casa di Charles, per andare a cercare immediatamente un vaso abbastanza grande per poter mettere i fiori.

Poso il mazzo, per un attimo, sopra il tavolo del soggiorno, e solo ora mi rendo conto che c'è un bigliettino attaccato. Curiosa lo afferro e la calligrafia, che mi sembra femminile, non la riconosco, perciò inizio a leggere velocemente.

"Ciao Maria, con un piccolo aiuto ho scoperto dove stai alloggiando e ho deciso di mandarti i tuoi fiori preferiti. So che questo non basta per tornare nelle tue grazie o per scusarmi, ma volevo solo farti sapere che ti penso nonostante come si siano messe le cose tra noi. Ti amo, Mason."

Capisco immediatamente che deve aver dettato il messaggio alla proprietaria del negozio, mentre le mie lacrime iniziano a scivolare libere sulle mie guance, perché non sono assolutamente capace di trattenerle. Come potrei? Il suo è un gesto dolcissimo e le sue parole mi toccano il cuore come niente prima d'ora, ma subito la paura torna ad attanagliarmi e a confondermi.

Come può una persona così dolce e premurosa, trasformarsi in un ragazzo che ti sputa addosso parole odiose e in modo velenoso senza sembrare dispiaciuto o mostrare senso di colpa? È come se cambiasse completamente personalità, e questo non può lasciarmi indifferente, non può proprio.

"Marie, che succede?" Charles appare accanto a me, osservandomi in maniera preoccupata, poi sposta lo sguardo sui fiori che giacciono sul tavolo "Wow, e questi da dove vengono?"

"Mason." basta solo pronunciare il suo nome perché lui si faccia un chiaro quadro di tutta la situazione, lo vedo dalla sua espressione che diventa seria e ancora più preoccupata "Mi ha mandato questi e mi ha scritto un bellissimo messaggio..."

Si avvicina immediatamente a me, sentendomi singhiozzare, e mi accarezza delicatamente il viso, cercando di farmi calmare e asciugandomi la pelle "È tutto ok, Marie. Sono qua." mi attira a sé e mi tiene stretta mentre io lascio sfogare il mio pianto "Ti giuro che andrà tutto bene."

Annuisco davanti alle sue parole, trovandole di conforto, mentre cerco di smettere di piangere e, piano piano, mi allontano da Charles.

"Grazie, davvero. Ora vorrei mettere i fiori nell'acqua, hai un vaso abbastanza grande?"

Uno scherzo del destino|| Mason MountDove le storie prendono vita. Scoprilo ora