Non voglio un amore a metà, lacerato, spaccato in due. Mi merito qualcosa di intero, intenso e indistruttibile.
-Frida KahloMason poggia la mano sulla mia gamba e sposto lo sguardo su di lui, smettendo di osservare fuori dal finestrino. Oggi ho assistito agli allenamenti del Chelsea, su suo invito, e devo ammettere che è stato molto emozionante poter guardare i calciatori della mia squadra preferita allenarsi dal vivo.
Tra l'altro essere quasi ospite d'onore di Mason è stato ancora più fantastico. Mi ha mostrato il centro sportivo e mi ha fatto conoscere alcuni dei suoi compagni di squadra, è come se avessi appena vissuto una giornata da sogno perfetta.
"Babe, va tutto bene?" sento il sangue affluirmi alle guance appena sento il nomignolo che ha usato per chiamarmi, poi annuisco appena.
"Sto bene, sono felice di essere stata agli allenamenti, è bello vedere come la mia squadra fatica e suda." ironizzo leggermente, per fargli capire che è davvero tutto ok, mentre lui sorride maliziosamente e poi riposa lo sguardo sulla strada. Mi basta questo per farmi capire che sta per dirne una delle sue.
"Ah sì? O ti piace solo vedere me sudare?" gli lancio immediatamente un'occhiata fulminea, sentendo il suo tono allusivo e il suo doppio senso "Posso accontentarti sennò in privato."
"Sei un cretino, Mason." gli sferro un pugno sul braccio e lui immediatamente si lamenta con tono melodrammatico, mentre io decido di reggergli il gioco "Comunque ok, se vuoi, accontentami, fallo."
Lo vedo sgranare gli occhi e poi, velocemente, parcheggia nel primo posto libero lungo la strada, in seguito mi presta la sua completa attenzione. Vedo i suoi occhi luccicare mentre mi guarda con aria di rimprovero e deglutisce "Non farlo mai più. Dirmi una cosa del genere mentre sto guidando. Ho promesso di non farti male e questo significa anche che non voglio che ci scontriamo con nessuno mentre siamo in auto."
Scoppio a ridere sentendo le sue parole un po' troppo melodrammatiche e poi torno seria, decidendo di farlo soffrire un po'. "Ma come, Mase?" avvicino il mio viso al suo, posandogli una mano sulla gamba, e inizio a sussurrare al suo orecchio "Ti basta così poco per perdere il controllo, Mason?"
Gli lascio un bacio sull'orecchio e lo sento sussultare, mentre sposta la mano più su, dal mio ginocchio alla mia coscia. "Non giocare con me, Maria. Perché mi mandi letteralmente fuori di testa ogni volta che ci baciamo e devo fare sempre appello a tutto il mio autocontrollo."
Mi obbliga a girare il viso verso di sé e vedo i suoi occhioni scuri brillare, poi fa scontrare le nostre labbra e mi bacia con passione, ma senza staccare lo sguardo dal mio. Io schiudo le labbra e lui intensifica ancora di più il bacio, per poi spostare la bocca sul mio collo quando il fiato si fa più corto.
Milioni di brividi mi colpiscono dalla testa ai piedi e la pelle mi diventa d'oca sotto le sue dolci torture. Io porto le mani sui suoi capelli e affondo le dita in mezzo, tirandoglieli appena.
"Maria, siamo in auto e siamo fermi per strada." allontana il viso dal mio collo giusto il tanto per potermi guardare negli occhi "Non è il caso di dare spettacolo qua e non voglio affrettare le cose tra noi."
Mi accarezza appena il viso con il dorso della mano, mentre io inizio a fare dei cerchi immaginari e concentrici sul suo petto coperto da una felpa nera, poi annuisco trovandomi d'accordo con lui. Il mio scopo era stuzzicarlo un po', invece sono rimasta vittima della mia stessa trappola. Mason Mount mi strega come non mai.
"Va bene, ora andiamo. Eléonore ci aspetta, ok?" fa un cenno affermativo, mi ruba un altro bacio e io mi sistemo al mio posto nuovamente, mentre lui inserisce la prima e parte immediatamente in direzione di casa della sua migliore amica.
Sposto nuovamente lo sguardo fuori dal finestrino e cerco di calmare i battiti del mio cuore e il respiro affannato. È il caso che mi dia un contegno.
*****
Mason
Mi dirigo in bagno e lascio Eléonore e Maria a chiacchierare. Devo dire che sono molto felice che siano entrate in sintonia, anzi direi che tra poco è certo che mi escluderanno dai loro discorsi e probabilmente si coalizzeranno contro di me.
Scuoto la testa ridacchiando e, per un attimo, mi perdo a pensare a quello che è successo nella mia auto mentre io e Maria venivamo qua. Sento ancora milioni di emozioni scatenarsi dentro me al solo ripercorrere quel momento. Non so spiegare come riesca a mandarmi fuori di testa anche solo quando mi bacia, quando i suoi occhi verdi si scontrano con i miei, quando le sue dita accarezzano la mia pelle.
Non ho idea di come in così poco tempo sia stata in grado di fottermi il cervello, sono completamente perso. Sospiro per tornare in me, ma girando il capo verso destra qualcosa attira la mia attenzione.
Appesa sul muro, noto immediatamente una giacca fin troppo grande per essere della mia migliore amica, perciò mi avvicino velocemente per capire se posso riconoscere o meno di chi sia. Insomma, visto che esce con un mio amico è possibile che questa sia sua e magari finalmente capisco così anche chi è.
L'afferro e spalanco la bocca quando mi rendo conto che è di Christian. Dio, avevo ragione quando ho pensato che fosse proprio lui! Come ho fatto a non capire che un mio amico così stretto stesse frequentando la mia migliore amica? Non me lo so spiegare.
Esco in fretta dal bagno e faccio ritorno in cucina, alzando la giacca in modo tale da farla notare alla mia migliore amica.
"Cosa vuoi? Ti piace la giacca per caso? Non è mia quindi non posso regalartela." fa del sarcasmo come al suo solito e io le lancio un'occhiata fulminea. Insomma, sono felice che stia uscendo con una persona come Chris, lo conosco bene e so che ci si può fidare ciecamente di lui, ma avrei preferito saperlo chiaro e tondo.
"Che ridere, non scherzare. Lo so che è di Pulisic, ed ecco che ho scoperto chi è il ragazzo misterioso." le punto un dito contro mentre mi vanto come se avessi risolto un caso.
Lei scoppia immediatamente a ridere dopo avermi sentito parlare, mentre Maria scuote la testa come a rimproverarmi dalla mia intromissione.
"Perché cavolo stai ridendo ora?"
Eléonore scrolla le spalle e indica la giacca tra le mie mani mentre cerca di smettere di ridere. "Christian me l'ha prestata all'uscita dallo stadio domenica, non gliel'ho ancora restituita perché non l'ho ancora visto."
"E tu ti aspetti che io ci creda?" ribatto, anche se la sua espressione non sembra di una che sta mentendo "Ti vedo come sei legata a Chris."
Alza gli occhi al cielo e sbuffa come se non ne potesse più di starmi a sentire "Infatti siamo amici e non ho intenzione di rovinare un'amicizia con una storia d'amore che potrebbe non funzionare. E comunque smetti di indagare nello spogliatoio, tanto lo scoprirai solo quando vorremmo io e lui."
"Ti ha detto anche questo il ragazzo misterioso? Dio, vorrei proprio sapere chi è questo che ti spiffera ogni cosa." sbuffo nervosamente, sentendo in bocca il sapore amaro della sconfitta, e poi mi metto a sedere, mentre osservo la mia migliore amica e la mia ragazza ridere.
Le osservo mentre parlottano e ridono di me e, vedendo le loro espressioni, non riesco a mantenere una facciata offesa e arrabbiata. Scuoto la testa e, miseramente, mi arrendo, ridendo con loro.
Comunque anche se Eléonore non lo crede possibile, prima o poi scoprirò chi è questo misterioso ragazzo... non mi può nascondere nulla, non riesce, e lo sa bene.
Nota: 19:13 Ele libera, Ele fa doppio aggiornamento.
Capitolo un po' di passaggio dove vediamo Maria e Mason sempre più in confidenza, mentre poi vediamo Mason che continua con le sue idee e le sue indagini... mah
Detto ciò, vi auguro una buona serata. Un abbraccio, Ele 🤍
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Uno scherzo del destino|| Mason Mount
FanfictionMaria Martini, cugina del famoso pilota Lando Norris, è una ragazza dolce e con un sogno nel cassetto, quello di diventare un medico, infatti frequenta il primo anno di medicina. Vorrebbe prendere la specializzazione come medico sportivo, perché ama...