[quattro anni dopo...]
<< Tu cosa pensi che sia, Gen? >>
<< Non so... La triste metafora secondo cui tutti dobbiamo morire? >>
<< Eh ma cos'è questo pessimismo? Sei entrato in una fase strana e gotica? >>
<< Può darsi, eheh... >>
<< Ecco perché alla lapide di Yayoi hai portato fiori secchi ieri >>
<< No, quello era perché li avevo scordati >>
<< Come sei romantico >>
<< Eh lo so... Tu piuttosto cosa pensi che sia questo quadro invece? >>
<< Intendi a parte la triste metafora e quelle cazzate lì? >>
<< Primo non prendermi in giro, secondo attento con le parole >>
<< Va bene, allora vediamo... Per me è l'inizio di una vita >>
<< Wow Kojiro, oggi hai mangiato zucchero e panna a colazione? >>
<< Sì, ma solo perché stava per scadere >>
<< Era una domanda retorica >>
<< Ah dovevo ridere? Era una battuta? >>
<< Lascia perdere, dai >>
Kojiro sorrise a quelle parole di Genzo, mentre il ragazzo aveva un'aria corrucciata.
Le sue sopracciglia erano inclinate, pensierose, mentre guardava quel quadro alla mostra d'arte che era stata fatta a Saitama quell'anno.
Kojiro gli appoggiò una mano sulla spalla, divertito.
Genzo sorrise a quel contatto, poi si voltò verso un rumore di passi.
<< Yayoi torna qui >> chiamò la bambina.
Yayoi aveva dei capelli corti, a caschetto, scuri e gli occhi come quelli di Maki.
Immediatamente corse verso i due, con gli occhioni spalancati.
Kojiro prese la figlia tra le braccia e indicò il quadro.
<< Tu cosa vedi nel quadro amore? >> domandò con dolcezza.
La bambina osservò il quadro, sorpresa.
<< Un cavallino! >> rispose alla fine, indicando la tela.
<< Beh un cavallino da cinque milioni di euro, mica male >> commentò divertito Genzo.
<< Ascoltami Yayoi, ti va se ora tu e papà andate al parco mentre Genzo va a fare le sue cose? >> domandò Kojiro, guardando negli occhi la bambina.
Yayoi si girò verso Genzo, che guardava ancora il quadro.
<< E cosa va a fare? >> chiese la bambina confusa.
<< Cose da grandi. Tu non vuoi venire al parco con me, con il tuo papà? >> chiese Kojiro, stringendola tra le braccia.
<< Mamma mi porta a prendere il gelato >> replicò Yayoi, incrociando le braccia.
<< Mamma dice che non è vero, ci hai provato, quindi ora andiamo al parco >> commentò Kojiro, roteando gli occhi.
Genzo si avvicinò alla bambina, prima di accostarsi al suo orecchio, con un sorrisetto.
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Soulmates - Anime Gemelle
FanfictionUn ragazzo. Una ragazza. C'è bisogno di aggiungere altro? Lui: Sveglio, positivo, perennemente convinto che nonostante tutto quello che gli succede la vita andrà meglio. Solare di giorno, disperato di notte, un ragazzo con due volti e una sola ragio...