Capitolo Diciotto - Di Nuovo Insieme

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 Erano circa le dieci di mattina quando Kojiro si accomodò sul divano in casa di Genzo, osservando il ragazzo chiudere la porta dietro di loro.

Genzo si voltò lentamente con Kojiro, che si stava ancora asciugando le lacrime, prima di recarsi a sedere accanto e lui e accavallare le gambe.

<< Allora... Ieri cosa volevi dirmi? >> chiese Genzo, scrutando il profilo di Kojiro.

Kojiro era leggermente a disagio, ma era stufo di continuare a rimandare quella conversazione, così, preso un bel respiro, si voltò verso Genzo.

<< Senti io- ti ho mentito... Tutto quello che ho fatto non era solo per una vendetta personale >> esordì Kojiro, imbarazzato.

Genzo lo guardò confuso.

Non si aspettava certo fosse quello che Kojiro voleva davvero dirgli, era leggermente stranito da quelle parole.

<< Come sarebbe a dire? Vuoi dire che ce dell'altro? >> domandò Genzo, inclinando leggermente la testa da un lato.

Kojiro annuì, serrando le labbra.

<< La verità è che fin da piccolo ci tenevo molto a rendere le persone attorno a me felici, perciò non facevo mai nulla che potesse rattristarle. Io so che essere attratto da un uomo è qualcosa che mia madre non approverebbe. Quindi alla fine mi sono inventato una scusa per giustificare il mio comportamento, quella scusa era una stupida vendetta >> spiegò Kojiro, con un breve gesto nei cenni di Genzo.

<< C-cosa stai dicendo? >> Genzo era confuso, non capiva cosa intendesse Kojiro con quelle parole.

<< Quello che sto cercando di dirti è che... Insomma è che sono- >> Kojiro esitò un'istante, poi guardò Genzo dritto negli occhi.

<< Tu sei così dolce... Un ragazzo perfetto... Vorrei davvero essere come te... Ma sai cosa sei più di ogni altra cosa? >> chiese a bassa voce Kojiro.

Genzo non riusciva a togliere gli occhi da quelli del ragazzo.

<< Cosa sono? >> chiese, quasi in un sussurro.

<< Un po' di tempo fa mi avevi chiesto se credessi nelle anime gemelle o cose del genere... Beh forse non ci credevo prima, ma adesso sì! Tu sei la mia Yayoi, Genzo >> mormorò a bassa voce Kojiro, rosso in viso.

Genzo era rimasto senza parole, guardava Kojiro come se non potesse crederci.

<< I-io sono la tua Yayoi? >> domandò come se non avesse sentito bene.

<< Esattamente! E so benissimo che non potrai mai perdonarmi, d'altronde non lo farei nemmeno io, ma devi saperlo! Tu sei la persona con cui voglio stare più di ogni altra cosa... Io ti amo >> commentò sottovoce Kojiro, senza abbassare lo sguardo.

Il cuore gli batteva così forte che temeva che Genzo lo sentisse.

Genzo dal canto suo era confuso, per qualche istante rimase senza spiccare parola, poi scosse la testa, come se non potesse crederci.

<< No, no, non è possibile! Tu- amare me? >> domandò Genzo, portandosi le mani tra i capelli.

<< Non c'è nulla di strano, sono sincero, ci ho messo tanto per capirlo, ti ho fatto soffrire fin troppo, ma ti amo da quando ci siamo parlati nella galleria d'arte >> replicò Kojiro, prendendo con delicatezza le mani di Genzo tra le sue.

Genzo alzò leggermente lo sguardo verso di lui, il labbro inferiore tremava dall'ansia.

Eppure in quel momento le voci nella sua testa non infierivano, non parlavano, ma tacevano mute.

Soulmates - Anime GemelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora