Quella mattina a Monaco Di Baviera tirava un vento leggermente freddo.
Kojiro era appena uscito dall'aeroporto quando venne colto da quel vento che gli arruffava i capelli.
Decise allora di alzare il cappuccio della sua felpa, nervosamente, mentre si guardava intorno in quelle strade che non conosceva.
Non aveva idea di dove fosse finito Genzo, non sapeva nemmeno una parola di Tedesco, quindi non aveva idea di come comunicare.
Anche se avesse potuto farlo comunque Genzo era lì solo da un giorno, nessuno lo avrebbe conosciuto a tal punto.
Erano le nove di mattina quando Kojiro decise di mettersi alla ricerca di Genzo, senza stanziare più in un piccolo baretto che aveva trovato lungo la strada per riscaldarsi.
Mentre camminava, aspettando che qualche indizio della sua presenza gli piovesse dal cielo, notò una figura famigliare.
L'avrebbe riconosciuta tra mille, quella era di certo una delle felpe di Genzo.
Era diversa dalle altre perché Genzo sul retro aveva aggiunto alcune scritte personalizzate.
Inseguì la persona incappucciata fino in un negozio, dove finalmente si fermò, poi le toccò la spalla.
<< Genzo? >> lo chiamò a bassa voce.
Il ragazzo si girò, abbassando il cappuccio lungo la testa, la felpa era quella di Genzo era vero, ma la persona non era lui.
Schneider e Kojiro restarono immobili a scrutarsi per qualche istante, poi fu Schneider a parlare, in inglese.
<< Tu cosa ci fai qui? >> domandò il tedesco, serrando le labbra.
<< Cosa ci fai tu qui, piuttosto! Quella felpa è di Genzo >> replicò Kojiro, serrando le labbra.
Schneider guardò ciò che aveva addosso.
<< Sì, me l'ha prestata >> spiegò alla fine.
<< Lui dov'è? >> chiese Kojiro, con una punta di impazienza nella voce.
Schneider attese qualche istante prima di rispondere e sogghignò.
<< Lui è andato in giro... Non lo so, forse qui o forse là >> Schneider scrollò le spalle.
Kojiro lo fulminò con lo sguardo, irritato.
<< Perché non me lo dici?! Cosa ti ho fatto?! >> sibilò Kojiro, incrociando le braccia.
Schneider serrò le labbra.
<< In effetti nulla... Mi piace prenderti in giro, orso bruno. È andato alla mostra d'arte di Monaco, sta lì tutto il giorno, anche ieri l'ha vista, gli piace molto >> spiegò Schneider, scrollando le spalle.
Kojiro annuì, pensieroso.
<< Grazie >> mormorò alla fine, poi esitò qualche istante.
<< Tu come lo sai? >> chiese allora.
Schneider sorrise di nuovo, come trionfante.
<< Genzo mi ha perdonato >> spiegò semplicemente.
Kojiro scosse le spalle e, annuendo, si allontanò.
Cercò con gli occhi qualsiasi luogo che assomigliasse ad una galleria, si immaginava che vista l'importanza dell'evento avrebbe riconosciuto subito il posto.
Alla fine fu così, era dentro un enorme edificio all'apparenza abbastanza vecchio, ma ben restaurato.
Serviva il biglietto per entrare, così Kojiro dovette aspettare per prenderlo.
STAI LEGGENDO
Soulmates - Anime Gemelle
FanficUn ragazzo. Una ragazza. C'è bisogno di aggiungere altro? Lui: Sveglio, positivo, perennemente convinto che nonostante tutto quello che gli succede la vita andrà meglio. Solare di giorno, disperato di notte, un ragazzo con due volti e una sola ragio...