La luce del mezzogiorno filtrava dalle finestre, oltre alle sottili tende bianche dell'appartamento di Genzo e Yayoi.
Lei non era ancora tornata a casa, bloccata a fare degli accertamenti medici per la sua malattia, mentre Genzo si trovava in una situazione a metà tra l'imbarazzante e l'eccitante.
Era lì, seduto sul divano, accanto ad uno sconosciuto, il ragazzo della caffetteria, Kojiro Hyuga.
I due nemmeno si erano riconosciuti, non si vedevano da un anno ormai ed entrambi erano cambiati, sia fisicamente che caratterialmente.
Così restavano in silenzio, con i fianchi che si sfioravano sul piccolo divano e Genzo che si chiedeva come mai il ragazzo della caffetteria si fosse preso la briga di riportargli il suo vecchio orologio.
Kojiro invece con l'orologio ci stava giocherellando, lo teneva tra le dita e intanto pensava ad un modo per rompere il ghiaccio con il ragazzo della galleria d'arte.
Aveva voglia di parlare con lui, si annoiava da solo a casa, e poi sembrava una persona così diversa dalle altre.
Alla fine però fu Genzo a rompere il silenzio, stufo di sentire le voci ululare nella sua testa.
<< Vado a preparare qualcosa da mangiare, cosa ti piacerebbe prendere? >> domandò Genzo, alzandosi dal divano.
<< Non saprei... Quello che vuoi tu, non ho preferenze >> replicò Kojiro, con un mezzo sorriso.
Genzo annuì e si diresse verso la cucina, strascicando un po' il passo, seguito da John, che scodinzolava dietro al padrone.
<< È un bel cane >> mormorò Kojiro alla fine.
Genzo si girò verso di lui, per replicare, quando in una frazione di secondo i suoi occhi ramati e sferzanti lo colpirono nel petto.
L'aria gli mancò e si girò in fretta, abbassando il capo, temendo che Kojiro potesse riconoscerlo a sua volta.
Bravo imbecille! Guarda cos'hai combinato! Stai servendo da mangiare a qualcuno che ti odia. E pensare che prima fantasticavi su di lui! Sei proprio senza speranze.
Genzo deglutì, cercando di mantenere la calma.
<< Tutto bene? >> domandò Kojiro dietro di lui, che non si era accorto di nulla.
Genzo esitò un momento.
<< Grazie per il complimento al mio cane... Ma a te piacciono i gatti >> fu la risposta di Genzo.
Kojiro restò qualche secondo in silenzio.
<< Ci conosciamo? >> chiese alla fine, incrociando le braccia.
Genzo, sempre dandogli le spalle, si cinse i fianchi con le mani, nella sua testa risuonavano parole, troppe parole, poi c'era Kojiro che si aspettava una risposta e il microonde stava aspettando di venire attivato e tutto quanto insieme per un secondo fece vacillare Genzo.
Gli occhi si velarono di lacrime, non sentiva più nemmeno il pavimento sotto di sé, gli sembrò di sprofondare.
Non fargli da mangiare!
Ti ha scoperto, sei fottuto.
Bravo coglione, ora sei nei guai, come sempre.
Ammazzati che è meglio, tanto non ne fai mai una giusta.
<< Va tutto bene? Stai bene? >>
Genzo si dovette appoggiare al tavolo, mentre tutto attorno a lui aveva iniziato a girare, sentiva ovattati anche i suoi pensieri.
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Soulmates - Anime Gemelle
FanficUn ragazzo. Una ragazza. C'è bisogno di aggiungere altro? Lui: Sveglio, positivo, perennemente convinto che nonostante tutto quello che gli succede la vita andrà meglio. Solare di giorno, disperato di notte, un ragazzo con due volti e una sola ragio...