Nella stanza risuonava solo il flebile rumore dei respiri regolari di Yayoi addormentata e il sommesso russare di Genzo.
La luce del sole entrava pallida dalla finestra, mentre le mani dei due erano intrecciate sopra al cuscino.
Le palpebre di Genzo, illuminate dalla luce, iniziarono a pizzicare fino a quando lui non si decise, con uno sbadiglio, ad aprire leggermente gli occhi.
Stiracchiandosi si sedette sul materasso, senza lasciare andare la mano di Yayoi.
La ragazza aprì gli occhi stancamente poco dopo, guardandolo con uno sbadiglio.
<< Oggi sei mattiniero >> biascicò lei, stropicciandosi gli occhi con la mano libera.
<< Ho scordato le tapparelle alzate ieri sera >> replicò Genzo, con un altro sbadiglio.
Yayoi si strinse a lui in un abbraccio, affondando la testa sul suo petto senza un particolare motivo e Genzo sorrise alla ragazza.
La strinse da dietro, con gentilezza, dandole un buffetto sulla testa.
<< Oggi sei coccolona, cosa ne hai fatto della mia gatta selvatica preferita? >> la prese in giro Genzo.
Yayoi sbadigliò ancora.
<< Andiamo Genzo, sono solo contenta. Sono due settimane che non mi disturbi più nel sonno e finalmente mi sento riposata per bene! >> sentenziò lei, stringendosi al suo migliore amico.
Genzo sogghignò, divertito.
Erano due settimane che scriveva a Kojiro, senza dirgli di essere lui e che un giorno sì e uno no lo incontrava di persona per chiacchierare al solito bar.
Kojiro portava sempre con sé l'orologio che Genzo gli aveva dato, dopo aver tolto da esso la foto di Schneider ovviamente.
Parlavano lì tutto il pomeriggio, ordinando qualche cosa da sgranocchiare ogni tanto e poi si separavano di nuovo e Genzo tornava l'anonimo compagno virtuale.
<< Il merito temo non sia mio però >> mormorò Yayoi, con un mezzo sorriso.
<< Il ragazzo della caffetteria sta popolando i miei sogni, lo ammetto, questo rende le cose diverse >> commentò Genzo, separandosi da quell'abbraccio e alzandosi dal letto per cambiarsi i vestiti.
<< Ti piace proprio eh? >> lo prese in giro Yayoi.
<< Ammetto che sento per lui qualcosa, spero che possa trasformarsi in qualcosa di più che una semplice cotta in futuro, ma chi lo sa? >> Genzo sorrise tranquillo.
Stare con Kojiro o anche solo pensare a lui diminuiva notevolmente le voci nella sua testa, era come se anche loro si zittissero.
Genzo sapeva che era solo perché Kojiro lo faceva stare bene con sé stesso e per questo le paure diventavano meno consistenti.
Kojiro lo faceva sentire importante, come se valesse qualcosa, aumentava la sua autostima e Genzo gliene era grato.
Le sue paure si affievolivano quando stava bene con sé stesso, Kojiro era in grado di farlo sentire così, come faceva Yayoi, però era uno stare bene diverso.
Yayoi lo faceva stare bene da amica, Kojiro da qualcosa di più ed era quello di cui Genzo aveva bisogno.
Qualcuno come era stato Schneider era l'unica cosa che poteva combattere completamente le paure.
Era l'amore romantico alla fine.
Genzo si infilò i pantaloni fischiettando, mentre anche Yayoi scendeva dal materasso e si toglieva la maglietta del pigiama, restando in reggiseno.
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Soulmates - Anime Gemelle
FanfictionUn ragazzo. Una ragazza. C'è bisogno di aggiungere altro? Lui: Sveglio, positivo, perennemente convinto che nonostante tutto quello che gli succede la vita andrà meglio. Solare di giorno, disperato di notte, un ragazzo con due volti e una sola ragio...