Capitolo 23

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Corro per dimenticare ogni problema che affligge la mia vita.
Corro fino a mancarmi il respiro e provare a svuotare la mia mente e non pensare che cosa succederà dopodomani.

Oggi è il giorno del mio compleanno, dovrei essere euforica e con il morale che tocca il cielo, ma invece non è così.

Sento il petto che mi fa male, come se avessi una spina, impigliata nel mio cuore.

Punge forte, come se volesse spezzarmi.

Dovrei toglierla, per non permetterglielo.

Ma, non è così facile.

È quel maledetto segreto, che nascondo a Declan, a perseguitarmi di giorno e di notte.
Nemmeno gli auguri di tutti i miei nuovi amici, sono riusciti a scacciare quella sensazione di fastidio dentro me.

Ronan stamattina - appena mi ha visto - mi ha tirato le orecchie e abbiamo fatto una videochiamata con i suoi genitori.

Ammetto che mi ha fatto bene vederli, mi hanno detto che a breve riceverò via posta il loro regalo, che sicuramente amerò.
La madre di Ronan, ha davvero un ottimo gusto, non so come faccia ad azzeccare il mio stile.

E inoltre oggi passerò una giornata con Declan, mi ha avvertito che mi farà di nuovo guidare la sua moto.

Apprezzo questo gesto, perché per lui, la sua Harley significa tanto.

Vola la mia mente, subito a quella notte che me la fece guidare, mi viene ancora da ridere per la sua apprensione quando ero in sella alla sua moto, e invece di andare piano, acceleravo, per acchiappare la libertà.

Quella libertà che ora mentre corro, mi sento di avere.

Mi fermo con il fiatone, guardo l'ora sul mio contapassi e quando vedo che sono quasi le undici, decido di ritornare a casa, ma questa volta preferisco camminare, per gustarmi a fondo, questa stupenda giornata, con un sole così caldo, che sembra primavera, invece che autunno.

E credo di non essere l'unica ad apprezzarla, noto molte persone che approfittano di questa calura, per portare i bambini a giocare in spiaggia o semplicemente godersi un po' di pace a contatto con il mare.

Il mare è il mio toccasana di eccellenza.

Riprendo a camminare, e quando sono arrivata davanti a casa, mi arriva il messaggio di Declan.

Sicuramente mi dirà a che ora devo essere pronta.

Ma, quando apro il messaggio, rimango con la mano attaccata sulla maniglia della porta.

Erin, scusami ma oggi non riesco a venire, Eoin mi ha chiesto se mi fermo di più a lavoro.
Non sai quanto mi dispiace.
Ti prometto che rimedierò.


Deglutisco spazzando via la delusione, non è colpa sua, purtroppo è un momento in cui tutti devono fare degli straordinari.

Digito qualcosa, ma poi la cancello subito dopo, non so cosa scrivergli.
Alla fine scrivo di getto, cercando di non apparire fredda o distaccata.

Tranquillo, Biondino.
Spero che stasera ci sarai!


Alla fine ho scelto, su consiglio di Ronan, di fare una cosa semplice.

Andremo noi quattro a bere qualcosa in un pub abbastanza rinomato a Galway e poi un giro sulla Ruota Panoramica, per la gioia di Caitlin.

Avevo invitato anche Brennan - provocando un certo fastidio in Declan - ma purtroppo aveva già un altro impegno.

Destini IncrociatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora