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24 giugno 2011
Mantenere i segreti richiedeva una costante vigilanza e inganno, la capacità di sopprimere tutti i pensieri e prevenire gli incidenti. Hermione aveva imparato, dopo anni al Ministero ed essere stata amica di Harry, che il problema nel mantenere i segreti non era nascondere qualcosa, era il fatto di doverci convivere e pensarci ogni giorno.
Catherine non sapeva tenere i segreti.
Era lei, infatti, la talpa che forniva a Malfoy informazioni sulle interazioni di Hermione con Scorpius.
Il che andava bene.
Non aveva nulla da nascondere.
Ma era qualcosa che doveva tenere a mente durante le loro conversazioni. Non aveva idea di quanto fossero approfonditi i rapporti di Catherine, anche se era curiosa di scoprirlo, ma quella era una cosa che avrebbe affrontato in un altro momento, perché in questo momento c'era qualcosa in ballo.
Nell'istante in cui Catherine entrò nella stanza, Hermione seppe che stava tenendo un segreto.
Uno grande.
Era così eccitata che riusciva a malapena a contenersi. Se avesse sorriso di più, le si sarebbe spaccata la faccia. La combinazione della sua energia e del sorriso colpì Hermione per quanto era strana; non aveva mai avuto l'impressione che Catherine, nonostante la sua età e le sue tendenze loquaci, fosse una persona eccitabile.
Non era l'unica ad essere perplessa.
Scorpius fissò la sua tata con un sospetto ristretto che sarebbe stato divertente se non fosse apparso anche lui diffidente e ansioso. Non era il tipo che gestiva grandi cambiamenti in... beh, qualsiasi cosa. Il suo nervosismo prese forma nella mano che afferrò le estremità del cardigan di lei. Le faceva male. Il mondo di Scorpius era stato alterato troppo, troppo in fretta, con poca conversazione o preavviso. Come poteva sapere cosa ci si aspettava da lui se i comportamenti di coloro che lo circondavano continuavano a cambiare costantemente?
Hermione si sentiva ansiosa al solo pensiero, ma quella era la realtà del bambino.
Momentaneamente, distrasse il panico crescente di lui spingendo il cactus nel suo campo visivo; la stessa pianta che Narcissa aveva fissato per tutta la settimana durante i pasti che condividevano. Le sue opinioni sul cactus avrebbero potuto riempire dei tomi ma, con infinita sorpresa di Hermione, la matriarca dei Malfoy non aveva detto nulla del loro succulento ospite al di fuori di un'occasionale espressione di disapprovazione o di un dignitoso sguardo.
Tuttavia, il diversivo del cactus funzionò.
Scorpius si concentrò su di lui invece che sull'energia erratica ed esuberante che emanava la sua tata. Con gli occhi, Hermione cercò di farle segno di smettere di sorridere così tanto, ma Catherine non sembrava capire. Mantenne quello sguardo folle fino a quando Narcissa - dopo aver finito la colazione, le pozioni e i test diagnostici - se ne andò con Sachs e la sicurezza per una giornata di chiacchiere con altre matrone della società e le loro figlie. Dopo che se ne fu andata, Catherine aspettò ancora un minuto intero per parlare, osservando avidamente la porta.
Non si poteva mai sapere.
Hermione le prestò a malapena attenzione, troppo occupata a osservare Scorpius, che sembrava più rilassato ora che si stava concentrando sul suo pungente nuovo amico. Poi guardò con sospetto le uova strapazzate con formaggio e spinaci. Stava tentando un esperimento per testare cosa avrebbe mangiato volentieri. Aveva fatto la stessa combinazione per se stessa, e allora Scorpius era sembrato incuriosito, ma ora che era nel suo piatto, si chiese se il suo interesse fosse stato dovuto esclusivamente al fatto che fosse suo.
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Measure of a Man | Traduzione
FanfictionQuesta storia NON appartiene a me ma ad inadaze22 , che mi ha dato il permesso di tradurla. Conoscere veramente qualcuno è saper distinguere chi era una volta, chi è ora, e chi sarà capace di essere. Hermione si rende conto della dualità di un uomo...