Capitolo 4

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Apro gli occhi. Ho un mal di testa lancinante. Provo a guardarmi attorno per vedere qualcosa, ma ovviamente é tutto buio. Sembra che ci abbiano messo all'interno di un container per il trasporto merci. Che comunitá del cazzo penso . Mi verrebbe da tirare un pugno potente a mio fratello per la fantastica idea che ha avuto nel venire qui. Mio fratello cazzo!!! Solo adesso mi ricordo di lui e provo a cercarlo nello spazio ristretto del container.

"Wow, ti sei addirittura dimenticata del tuo fratellino, che brava sorella che sei..."

"Ma tu non stai zitta nemmeno in queste  circostanze?

Procedo con le mie ricerche fino a quando non tocco qualcosa che sembra essere una scarpa. Con le mani palpo il corpo alla cieca e dalle sue forme capisco che é Liam.

"E se fosse stata un'altra persona come avresti spiegato le tue molestie?"

"Taci"

"No davvero, sono estremamente curiosa, cosa avresti detto: oh mi scusi se gli ho palpato tutto il corpo. Non volevo assolutamente sembrare un maniaco sessuale."

Alzo gli occhi al cielo esasperata e cerco di svegliare mio fratello. Dopo numerose volte che lo chiamo, decido di passare a maniere piú forti. Gli tiro un pizzicotto fortissimo sulla faccia. Liam allora, palesemente dolorante o irritato, si sveglia.

"Kate" mi dice "cosa é successo?"

Seriamente? Non si ricorda nulla?! Deve aver preso una bella botta in testa oppure é stupido di suo. Se no non si spiega.

"Ha parlato l'intelligenza fatta a persona"

"Fanculo"

Gli racconto tutta la storia e lui é in procinto di piangere. Lo posso capire. Aveva riposto le sue speranze in questo luogo. Credeva veramente che sarebbe stata la cosa piú simile ad un rifugio. Un posto in cui non avrebbe dovuto avere piú così tanta paura. Magari avrebbe incontrato dei bambini come lui, con cui avrebbe potuto giocare, dimenticandosi cosí, almeno per un momento, che il mondo era andato a puttane. Era per questo motivo che avevo acconsentito ad arrivare fino a qui. Volevo che avesse una possibilità di essere un bambino normale, che non si dovesse preoccupare di poter essere azzannato da un momento all'altro. Non potendo fare molto per lui, lo abbracciai forte forte, per fargli capire che non era solo, che io ero qui con lui e che lo avrei difeso sempre. Lui comincia a piangere a dirotto nelle mie braccia. Lo lascio sfogare, perché é quello di cui ha bisogno per stare meglio dopo, sempre se ci sará un dopo.

"Mi raccomando, non essere cosí ottimista"

"Non sappiamo se usciremo vivi da qui e considerando l'accoglienza, direi proprio che non ci raduneremo attorno a un fuoco mangiando marshmallow, raccontandoci storie di paura".

"Kate" dice Liam.

"Dimmi" gli dico.

"Ho tanta paura".

"Non devi, io sarò sempre qui e non permetteró mai che ti accada qualcosa" gli dico. Avrei difeso mio fratello con la mia stessa vita. Ma ho paura che forse questa volta non riusciró a farlo. Non so quante persone ci sono all'interno di questa comunitá. So solo che non sono accoglienti. Con la pandemia, la gente é cambiata. É diventata piú cattiva. Fa cose terribili per sopravvivere. Non so quanto cattive o pericolose possano essere queste persone. Spero non troppo, perché altrimenti non avrei nessuna possibilità di salvare mio fratello. Ma una cosa é sicura.  Ci avrei provato fino alla morte.

Le mie riflessioni vengono interrotte dalla porta del container che si apre. Una luce improvvisa illumina tutto l'ambiente in cui ci troviamo. Mi porto istintivamente la mano sugli occhi, per potermi riparare da quella forte luce che ormai, stando in questo buco, non ero piú abituata a vedere. Mi giro verso mio fratello, che sta facendo lo stesso.

Dalla porta, entrano due uomini, o meglio dire due armadi. Che cazzo mangiano questi due penso tra me e me. Hanno l'aria di due duri, o almeno questo é quello che sembrano credere...a me personalmente, sembrano due teste di cazzo.

Si avvicinano a noi e con la stessa grazia di due ippopotami, ci tirano su di peso e ci fanno uscire dal container.

Ci fanno camminare per diversi metri. Tutto attorno a noi ci sono solo altri container e si intravede quello che dovrebbe essere un vecchio edificio. Lo riconosco, é l'edificio che abbiamo visto all'entrata di Terminus. Questo significa che attualmente siamo distanti almeno una decina di metri dall'ingresso di questo stramaledetto posto. Ad un certo punto i due scimmioni, si fermano davanti ad un grande edificio dalla porta azzurra. Ovviamente non mollano la presa su di noi. Ma io mi chiedo. Pensano seriamente che potremmo scappare? Senza armi? Sfiniti e affamati? E anche se lo facessimo, basterebbe solo che loro si buttassero leggermente su di noi che saremo giá stecchiti a terra.

L'uomo piú grande, che ho soprannominato Godzilla,  batte tre volte sulla porta. Questa si apre...ora la domanda é...chi o cosa ci sta aspettando dietro di essa?

L'era dei morti || DARYL DIXON ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora