Capitolo 1

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LA RAGAZZA NELLA FOTO É KATE.

Camminiamo ormai da giorni. Mio fratello é visibilmente stanco, sporco ed infreddolito. Odio vederlo così  sofferente. Cerca di fare di tutto per non farmelo vedere, ma io lo conosco troppo bene. D'altronde, questo mondo non é più adatto ai bambini di 7 anni come lui...anzi non é adatto a nessuno...quando i nostri genitori furono uccisi, un anno fa,da quei mostri, mi ricordo che ne rimasi distrutta, ma mio fratello aveva bisogno di me...Liam, infatti, non riusciva a capire perché quei mostri esistessero e soprattutto perché avessero ucciso proprio la sua mamma e il suo papá. Decise allora di chiederlo a me, guardandomi con i suoi dolci occhietti verdi, che non erano piú sereni come una volta,ma pieni di lacrime.Rispondergli é stato incredibilmente difficile. Ero incazzata col mondo intero, e soprattutto con quegli zombie testa di cazzo che mi avevano portato via tutto ciò che di più caro avevo. Avrei voluto rispondere a mio fratello che non lo sapevo, che nessuno poteva saperlo, ma non potevo farlo. Aveva bisogno di credere che ci fosse un motivo per cui i nostri genitori avessero perso la vita... gli serviva la conferma che non erano morti invano per una stupida pandemia del cazzo, creata da qualche scienziato pazzo di merda che aveva visto troppi episodi di Ricky e Morty. Non potevo essere sicuramente io a dirgli che erano morti perché il mondo faceva schifo, cosí mi limitai a rifilargli qualche stronzata sul senso della vita e minchiate varie, cercando di essere il più convincente possibile. Lui sembró credermi e per il momento ciò che gli avevo detto, sembrava bastargli...

Vengo interrotta dai miei pensieri dalla voce squillante di mio fratello.
"Kateee" mi dice quasi urlando, con un'espressione di gioia sul volto. All'inizio, non capendo,lo guardo leggermente male, in quanto con la sua voce soave, avrebbe tranquillamente potuto attirare non un paio di zombie, ma direttamente un'orda .
" Abbassa subito la voce, cosí  ci farai uccidere" gli dico in tono severo.
Lui, proprio come un bambino della sua etá, continua ad urlare in modo allegro, indicando qualcosa in lontananza. Ecco, questo é esattamente il motivo per cui non ho mai voluto avere figli. Non fanno mai il cazzo che gli dici di fare, ma solo l'esatto opposto. Con la mia pazienza l'argomento "figli" era proprio da escludere.
Esasperata mi volto nella direzione in cui sta guardando. Un grande cartello, reca la scritta " TERMINUS: RIFUGIO SICURO A SOLI 2 Km DA QUI. PER TROVARLO SEGUITE I BINARI". Mio fratello sta saltando dalla gioia, perché questo per lui avrebbe potuto  rappresentare la possibilità di avere un letto caldo, di fare una doccia e di mangiare qualcos'altro che non sia carne di scoiattolo o qualche altra cosa ambigua sotto scatola. Io invece non sono per niente convinta. Ce la siamo sempre cavata da soli. Non siamo mai stati in un rifugio. E se le cose andassero male? Se in realtá si trattasse di una setta di psicopatici pronti a tagliarci la testa in un momento di distrazione e utilizzarle  come decorazioni ?

"Si certo, aggiungici anche qualche tortura medievale e siamo al completo".

O stai zitta, dico alla mia voce interiore.

Non volendo rischiare di ritrovarmi con un gruppo di pazzi, mi volto verso Liam per comunicargli che non andremmo verso Terminus. Ma il bastardo, avendo giá capito le mie intenzioni, mi rivolge un sorriso ebete a trentadue denti e mi guarda sbattendo ripetutamente le ciglia dei suoi grandi occhioni. Fanculo...quanto odio i bambini.

"Sisi si vede proprio infatti..."

"Stai zitta tu" dico tra me e me.

Mi rivolgo a Liam e ancora poco convinta gli dico: "Va bene, ma sappi che se mi ritrovo in una comunitá di psicopatici, giuro su Dio che ti uccido". 

"Wow, che dolce..."

"Fanculo" dissi alla mia voce interiore.

Liam rise, ormai perfettamente cosciente del mio "dolce" carattere.

L'era dei morti || DARYL DIXON ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora