Capitolo 39

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                                                                         DARYL
É da ore che resto fermo come un imbecille a fissare un cazzo di muro. Non riesco a prendere una decisione. Una parte di me vuole andare da Kate, mentre l'altra non vuole fare la figura dell'idiota visto che l'ultima volta che abbiamo parlato l'ho fatta scappare via. Grande Daryl, ottime doti di comunicazione.

Dopo altri dieci minuti a fissare il nulla e a rimuginare peggio di una ragazzina innamorata, decido di alzare il culo e andare da Kate. Non so come andrà, ma sinceramente é passato troppo tempo da quando non siamo rimasti noi due da soli. Inoltre, il fatto che pensavo fosse morta per colpa mia, non ha aiutato granché.

Esco dalla cella e lentamente attraverso il corridoio. La sua cella é poco distante dalla mia e ci arrivo abbastanza in fretta.
Mi affaccio alla porta e la vedo distesa sul letto con le gambe incrociate. É dannatamente bella. Indossa dei leggings neri aderenti e una maglietta bianca da cui si intravedono i capezzoli. Non posso fare a meno di pensare che sarei piuttosto seccato  se qualcuno la vedesse così, ma forse sono solo  io che sto diventando pazzo. Mi schiarisco la voce e lei si alza di scatto.

"Oh, sei tu" dice con un tono che non riesco a decifrare. E poi che significa? Sei tu in senso "Ehy, si che bello" oppure "Oh sei tu di nuovo, che palle". Questa ragazza sa essere davvero ambigua quando vuole.

"Ehm...sì" . Seriamente Daryl? Niente di meglio di un "ehm si"?!

"Come stai?" chiedo con la voce titubante.

"Ora ti interessa?" Chiede lei incrociando le braccia al petto, il che non fa altro che metterle in risalto il seno. Deglutisco e sospirando, le dico: " mi è sempre importato"

"Oh si vede" fa lei in tono sarcastico. Giuro che prima o poi la farò fuori per questo.

"Cazzo Kate mi dispiace okay?! So anch'io che ho fatto una cazzata, ma ti ho cercata da quando ho capito che te ne eri andata! E poi se vogliamo dirla tutta, nemmeno tu fai delle scelte tanto ragionevoli. Come cazzo ti é passato in mente di andartene in giro da sola porcaputtana?!"

"Come scusa?! Vuoi provare a dare la colpa a me?! Davvero Daryl?! Ti ricordo che me ne sono andata per colpa tua" urla alzandosi in piedi e avvicinandosi a me.

Mi sento leggermente ferito da questa affermazione, ma la rabbia come sempre ha il sopravvento: "Non é colpa mia se tu non sai affrontare una conversazione senza scappare via!"

Si ritrae leggermente indietro, ma rimane perfettamente composta.

"Vedi Daryl, il problema con te é che non si può mai affrontare una conversazione seria, perché non te ne frega un cazzo di ferire o meno una persona!"

Urla ancora più forte. Certe volte mi chiedo come facciano gli altri a sopportarci. Ma sinceramente del fastidio che arrechiamo, me ne importa relativamente poco in questo momento.

"Oh parla l'esperta! Dimmi te n'è fregato qualcosa quando sei andata via?! Non pensavi a Rick, Maggie, Glenn e gli altri?! Non pensavi a Liam cazzo?! È tuo fratello, dove cazzo avevi la testa!"

Arretra leggermente ferita, ma poi dopo avanza e con una rabbia indescrivibile, mi punta il dito addosso e mi dice: " Non ti permettere mai più di parlare di mio fratello!"

" Mi permetto eccome cazzo! Tu non c'eri quando piangeva per te e confidava in me per ritrovarti!"

"Ah quindi mi hai cercata per una promessa fatta a mio fratello?!"

"Non ho mai detto questo cazzo! Penso solo che sei stata un'irresponsabile a lasciarlo da solo"

"Sai una cosa, scusami tanto se non ho pensato al fatto che qualcuno avrebbe potuto rapirmi e tenermi prigioniera"

L'era dei morti || DARYL DIXON ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora