Appena arrivo dentro la prigione, trovo tutto il gruppo tranne Daryl e quelli che erano fuori. Fantastico. Proprio quello che mi serviva. Non che io non gli voglia bene o altro, ma adesso, vorrei solo stare per conto mio. Saluto Liam che é molto contento di vedermi e mi siedo con gli altri. Carl e Sophia sono curiosi di sapere come é andata la spedizione. Rispondo a tutte le loro domande, che scopro con dispiacere essere davvero tante e per mia fortuna dopo vanno a giocare con Liam. Carol e Beth mi dicono che se ho fame ci sono delle provviste in mensa; le ringrazio ma sinceramente mangiare é l'ultima cosa che mi va di fare in questo momento, quindi mi sa che eviterò. Maggie e Glenn, conoscendo il mio carattere, evitano di farmi troppe domande e finiamo per chiacchierare per una buona oretta. É la prima volta che passo così tanto tempo ad interagire anche con gli altri del gruppo, oltre che i soliti tre. Scopro con mio grande piacere, che in realtà, sono tutti simpatici e carini. Beh meglio per me. Mi consola sapere che non sono tutti come Daryl o Shane.Mentre parliamo degli aneddoti liceali di Glenn, che scopro essere più imbarazzanti dei miei, veniamo interrotti da Rick.
"Ragazzi, qualcuno che vuole dare una mano con la recinzione?" chiede in tono cortese.
Maggie, Glenn, Beth , Abraham, Kim, Kevin e io annuiamo.
Rick mi guarda.
"Tu no Kate, sei appena tornata e sarai stanca" dice Rick in tono gentile.
Sbuffo e dico: "Posso farcela"
"Non ho dubbi su questo, ma é meglio che ti riposi. Ci aiuterai domani" dice abbozzando un sorriso divertito.
Sbuffo rassegnata. Saluto i miei compagni che ricambiano divertiti.
Li fulmino e per tutta risposta questi scoppiano a ridere. Stronzi.
Saluto Carol e i ragazzi, che invece hanno deciso di rimanere qui e mi dirigo alla mia cella.
Appena arrivata mi tolgo il reggiseno e senza preoccuparmene troppo, lo lancio sul tavolo. Ovviamente, lo manco di almeno un metro. Scocciata lo lascio esattamente dov'é e mi butto a letto. Ripenso alla giornata infernale di oggi. Vorrei andare da Daryl e parlargli, ma il mio orgoglio me lo impedisce. Se non viene lui, io non vado. Si forse é poco maturo...
"Tu dici?"
"Beh, é giusto che venga lui"
"Ah se lo dici tu" conclude la mia voce interiore.
Passo i seguenti dieci minuti a decidermi se andare da Daryl oppure no. Alla fine mi decido e mi alzo dal letto. La dignità ormai l'ho persa da molto tempo, sempre se ne ho mai avuta una, quindi non ho nulla da perdere se vado a parlargli. In fondo, lo dovevamo fare da molto tempo.
~~~~~
Cammino verso la sua cella, che dista davvero poco dalla mia. Più mi avvicino, più mi sembra una cattiva idea, ma ormai sono a due passi da lui.Arrivo alla sua cella e senza chiedere il permesso entro.
Lo trovo sdraiato sul suo letto, braccia incrociate dietro la testa, intento a fissare il soffitto.
Si accorge della mia presenza e senza nemmeno guardarmi troppo mi chiede: "Cosa vuoi?"
Il suo tono é acido e se prima mi sembrava una brutta idea venire qui, adesso ne sono sicura.
"Devo parlarti" dico secca. Non abbiamo ancora iniziato a discutere seriamente, che già la mia pazienza si sta esaurendo.
Si alza leggermente e si poggia sui gomiti. Indossa una semplice maglia nera a manica corta. Devo dire che vestito con quella, i suoi muscoli risaltano molto di più.
"Stai andando fuori tema" mi ricorda la mia voce interiore.
Mi riscuoto e Daryl mi fa: "Di cosa mai vorrai parlarmi adesso?"
Okay adesso sono seriamente intenzionata a lanciargli in testa il libro che vedo sul suo tavolino. Forte, molto forte, almeno da causargli un trauma cranico. Forse così il suo cervello avrebbe qualche possibilità di aggiustarsi, perché é chiaro che adesso non funziona bene.
Decido di reprimere la mia rabbia e cercando di controllarmi gli dico: "Di quello di cui non abbiamo finito di parlare durante la spedizione"
"Ah si, delle tue buone ragioni per evitarmi" dice in modo sarcastico.
Annuisco. Poi Daryl si alza del tutto e si mette seduto sul bordo del letto. Mi guarda; uno sguardo freddo, quasi glaciale e con tutto il menefreghismo del mondo mi dice: " Beh sai, ora non me frega un cazzo."
Ci rimango male un attimo, ma non posso darglielo a vedere; quindi mi riscuoto e gli dico semplicemente : "bene, questo mi conferma che non mi sbagliavo"
Rimane in silenzio e prima che io scoppi in lacrime davanti a lui, sia perché sono incazzata sia perché sono ferita, me ne vado il più velocemente possibile.
Stupida. Stupida. Stupida. Stupida.
~~~~~
Mi serve un posto in cui stare da sola senza essere disturbata. Mi dirigo allora nell'unico luogo in cui penso che nessuno mi verrebbe a cercare. É una vecchia libreria che si trova dall'altra parte della prigione. L'ho scoperta durante una delle mie perlustrazioni.Correndo, ci arrivo in poco tempo. Chiudo la porta alle mie spalle e mi ci appoggio con la schiena, mentre mi siedo a terra. La biblioteca é vecchia e piena di libri polverosi, ma stranamente é l'unico posto in cui mi sento completamente a mio agio. Forse sono i libri che ho sempre amato o forse é l'ambiente, decadente come il mio stato d'animo. Una piccola finestra fa entrare la luce del pomeriggio, illuminando l'ambiente.
Come ho fatto ad essere così stupida? Dovevo immaginarlo, che Daryl sarebbe stato lo stesso stronzo di sempre. Speravo seriamente che gli importasse qualcosa di me? Povera illusa. Eppure una parte di me era davvero convinta che lui ci tenesse; me ne ero convinta durante la spedizione. Evidentemente mi sbagliavo. A Daryl non importa niente di nessuno e la cosa triste é che non ha mai fatto nulla per dimostrare il contrario. Ovviamente, io come una stupida, ero convinta che se gli avessi parlato, avremmo potuto iniziare a diventare qualcosa. Stupida. Stupida. Stupida.
E poi perché mi deve trattare così di merda?! Okay, Daryl tratta tutti un po' di merda, ma sembra che con me si impegni particolarmente. Come se dicesse "oh oggi mi annoio. Che facciamo? Ma si trattiamo di merda Kate". Io non riesco proprio a capirlo. Okay che non ho un carattere facile, ma non mi merito di essere trattata così. Inoltre, penso che sia davvero lunatico o comunque ha sicuramente dei seri problemi relazionali, altrimenti non si spiega. Prima mi tratta di merda, poi mi bacia; mi ritratta nuovamente di merda, poi fa il carino; mi ribacia di nuovo poi fa lo stronzo; poi vuole parlarmi e quando vado per parlargli mi tratta ancora più di merda. Ora ditemi se é normale. Io bho. Di una cosa in tutto ciò sono sicura. Io non andrò mai più a parlargli. Un'altra umiliazione del genere mai più nella vita.Non me la sento di rientrare dagli altri, quindi decido di passare qui il mio tempo ancora per un po'. Mi alzo e passo in rassegna tutti i libri della biblioteca. Seleziono alcuni titoli che devo dire mi ispirano parecchio e trovo anche "orgoglio e pregiudizio", che amo alla follia. Appoggio sulla scrivania i libri che ho tirato fuori. Scelgo di leggere "orgoglio e pregiudizio" per l'ennesima volta. Che ci posso fare. I classici sono sempre i migliori.
Mi immergo nella lettura e mi accorgo solo dopo quelle che penso siano un paio d'ore, che il sole sta ormai tramontando. Richiudo il libro. Ora sono più rilassata; ne avevo proprio bisogno.
Esco dalla stanza e mi dirigo nuovamente verso la mia cella, sperando di non ricevere altre sorprese per oggi. Penso che non potrei reggerle.
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L'era dei morti || DARYL DIXON ||
Ficção CientíficaLa diffusione di un virus, trasforma la gente in vaganti...ben presto le cittá vengono invase e le persone che ancora riescono a sopravvivere, sono in numero notevolmente ridotto...tra queste c'è Kate, rimasta sola con il fratellino Liam. I due vag...