L'era dei morti || DARYL DIXON ||

Capitolo 8

L'UOMO NELLA FOTO É ABRAHAM.
~~

La porta scatta, i tre carnefici entrano. Si muovono prima Kevin e Kim, come pattuito in precedenza. I tre stronzi, non si aspettavano nulla di questo. In men che non si dica Kevin e Kim gli saltano addosso. Riescono a ferire King Kong che cade a terra imprecando. Kevin, gli dá il colpo di grazia, conficcandogli in gola il suo macete. Godo. Brutto stronzo. Ora interveniamo noi. Mentre Kim e Kevin distraggono Godzilla e il macellaio, noi, li attacchiamo alle spalle.

"Coraggioso devo dire..."

"Ma stai zitta che avresti fatto anche di peggio tu"

Otteniamo l'effetto sperato. I due sono colti di sorpresa e approfittando di questo, li feriamo gravemente facendoli finire a terra.

Maggie, vuole avere la soddisfazione di ucciderli, per cercare di trovare una sorta di giustizia a quello che abbiamo passato a causa loro, ma Glenn la ferma.

Maggie é confusa, ma poi Glenn prosegue: "Dopo tutto quello che ci hanno fatto,se li uccidiamo adesso, sarebbe come fargli un regalo. Meritano di morire lentamente".

Lo guardo e poi osservo i due uomini a terra. Glenn aveva ragione. Riportano delle profonde ferite; uno all'addome e l'altro al petto. Non sarebbero mai usciti vivi da qui. Stanno soffrendo parecchio. É proprio quello che si meritano.

Mi riscuote dai miei pensieri la voce del mio fratellino. Lui, su mio ordine, non aveva preso parte all'attacco di poco prima. É troppo piccolo. King Kong e Godzilla, avrebbero sicuramente fatto di lui, il loro antipasto.

"Kate!" ripete a voce piú alta.

"Dimmi" dico cercando di abbozzare un piccolo sorriso.

Noto che tutti stanno guardando me e Glenn. Sembra che stiano aspettando la nostra prossima mossa.
Ne ho la conferma quando Kim dice: " Cosa facciamo adesso?"

Stavolta é Glenn che parla.

"Si sentono ancora gli spari. Questo significa che saranno ancora sotto attacco. Dobbiamo usare la situazione a nostro vantaggio. Mentre loro saranno impegnati ad eliminare i nemici, noi, recupereremo le nostre armi e approfittando della loro distrazione, andremo via da questo posto di merda"

Il piano é rischioso, ma é l'unico possibile. Dobbiamo tentare.

Annuiamo tutti. Apriamo la porta e arriviamo nell'altra stanza. Le armi, per nostra fortuna, sono ancora sul tavolo dove le avevamo viste l'ultima volta. Le prendiamo e con cautela, ci dirigiamo verso l'uscita che porta vicino all'ingresso di Terminus.

Appena usciamo, gli spari si fanno piú forti.

Avanziamo per capire cosa stia succedendo, ma anche perché questa, é l'unica strada che porta all'uscita di questo stramaledetto posto.

Appena siamo abbastanza vicini, usiamo i container come scudo e osserviamo la situazione. Ci sono almeno una quindicina di uomini di Terminus. Sono intenti a sparare contro un grosso veicolo, riparandosi dietro ai container.. E ora capisco il perché. Sul veicolo, una mitragliatrice, spara colpi a raffica, guidata dal tocco abile di un uomo in divisa militare. Occhi verdi, capelli rosso fuoco cosí come la barba. Fisicamente era messo davvero bene. Di fianco a lui, a dargli manforte, ci sono una bellissima donna castana con gli occhi nocciola e...un prete?!

Rimango basita. Che cazzo ci fa lì un prete?!

"Cosa ti aspettavi? É la fine del mondo dopo tutto"

La mia voce interiore ha perfettamente ragione, ma vedere un prete sparare mi ha fatto uno strano effetto.

"Cosa hai visto?" mi chiede Kim, vedendo la mia faccia palesemente sconvolta.Quasi dimenticavo che lui, Kevin e Liam dalla loro posizione non riescono a vedere nulla.

Dico a Kim di fare cambio con me, in modo da fargli vedere la situazione. Appena fa cambio, i suoi occhi si illuminano. Si gira raggiante verso il fratello ed esclama : "É Abraham"

In tutta risposta, l'altro sorride come se avesse appena sentito la cosa più bella del mondo. Non capisco. Cazzo hanno questi due da sorridere. Lo stesso, evidentemente, a giudicare dalle loro facce, lo stanno pensando anche Glenn, Maggie e Liam.

Piuttosto irritata dalla situazione, mi rivolgo a Kim: "Chi sarebbe questo Abraham?" chiedo cercando di non essere troppo acida.

"Uhhh, ti é riuscito proprio bene..."

"Zitta tu."

"É nostro fratello. É venuto a prenderci" esclama sorridendo...