Capitolo 13

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Io e Paul siamo davanti al cancello della prigione pronti per partire. Ovviamente, Daryl é in ritardo. Non mi sorprenderebbe sapere che lo ha fatto apposta solo per darmi fastidio.

"Eccolo" esclama Paul.

Daryl é a pochi metri da noi. Ci raggiunge in un paio di minuti.

"Ce ne hai messo di tempo" dico acida. Lui per tutta risposta mi fulmina e senza dire una parola, a passo svelto, esce dal cancello.

Guardo Paul e gli dico: "Sará proprio divertente"

Lui, abbozza un sorrisetto. Almeno uno che ha il senso dell'umorismo, penso sorridendo. Paul forse non sembra cosí male. Esteticamente non lo é per nulla.

"Smettila, maniaca"

"Suvvia, prova a negarlo"

~~~

Stiamo camminando da un'oretta. Il nostro compito é quello di perlustrare case, negozi, edifici, in cerca di qualcosa di utile; in particolar modo, stiamo cercando cibo. Infatti, abbiamo provviste sufficienti solo per un paio di mesi. Tra poco sarà inverno e col freddo, trovare il cibo, sará ancora piú difficile.

La cittá per ora é quasi deserta. Non troviamo molti vaganti; solo qualcuno che abbattiamo con coltelli e balestra per non fare rumore e attirarne degli altri. Evidentemente, i vaganti, avendo mangiato tutta la cittá, sono andati nei boschi alla ricerca di qualcos'altro di vivo con cui nutrirsi. Il pensiero mi fa rabbrividire, anche perché da qui, per arrivare alla prigione , é necessario percorre a piedi un'oretta di cammino per i boschi. L'ansia di incontrare mandrie di vaganti, devo dire che é tanta.

Daryl disturba i miei pensieri.

"Laggiú ci sono un centro commerciale e una casa che potrebbero contenere qualcosa di utile. Ci divideremo per fare prima. Paul, controlla la casa. Invece, tu, vieni con me"

Oh fantastico. Non vedevo l'ora.

Paul si avvia per la sua strada e noi, facciamo lo stesso.

Arriviamo davanti al centro commerciale. Apparentemente sembra vuoto, ma con i vaganti nulla é mai come pare. Entriamo dalla porta di vetro che é completamente spaccata. Sicuramente a causa di una mandria di quei mostri mangia-carne. Al piano terra, non c'é molta roba. Infatti, troviamo solo alcune felpe e dei guanti pesanti. Decidiamo di prenderli. Con l'inverno saranno utili.

"Saliamo al primo piano" dice Daryl. Annuisco.

Attraversiamo la scalinata. Arriviamo lungo il corridoio. Troviamo qualche decina di vaganti accasciati a terra, colpiti alla testa. Fanno un odore terribile, ma almeno non troviamo nessun vagante pronto a staccarci la carne dalle ossa.

Questa volta, abbiamo piú fortuna di prima. Infatti, recuperiamo parecchia roba da mangiare. Prendiamo principalmente roba in scatola che puó essere conservata meglio. Abbiamo solo due zaini a testa. Li riempiamo tutti e quattro.

"Dovremmo portare questo alla prigione e ritornare domani per prendere l'altra roba, prima che lo faccia qualcun altro." dico

"Wow, che acuta che sei" dice col suo solito sorrisetto.

Lo fulmino e mi dirigo verso l'uscita. Proprio mentre sto per uscire mi prende per un braccio e mi blocca.

"Si può sapere che cazzo fai?" dico urlando. Per tutta risposta mi tappa la bocca con la sua mano e mi tira verso di se. Ha perso qualche neurone o cosa?! Mi dimeno affinché mi lasci.

"Stai tranquilla, non ho intenzione di scoparti" dice " sto solo cercando di fare in modo che tu non ci uccida entrambi"

Mi guardo attorno. Porca troia. Una mandria di zombie si sta dirigendo verso la cittá. Saranno almeno una trentina di vaganti. Cazzo. Smetto di dimenarmi e Daryl mi toglie la mano dalla bocca e mi lascia andare.

Mi giro verso di lui. Mi sta guardando. Anche se non lo vuol far vedere, ha paura.

"In effetti, non ha tutti i torti sai, tra qualche paio di minuti sarete travolti da una mandria di esseri putridi e bavosi...così giusto per fartelo presente"

"Stai zitta, che ho un piano"

"Ho un piano" dico. Mi guarda strano, come se non ci credesse, ma io continuo fregandomene altamente: " i vaganti ci distinguono per il rumore e per il nostro odore. Se noi facciamo in modo di avere il loro stesso odore, potremmo avere una possibilità di confonderci tra di loro e uscire da questo posto vivi".

Ha un'espressione confusa, ma dopo qualche secondo, diventa subito serio. Ha capito.

"Sei per caso diventata completamente pazza?"

"Che altre possibilità abbiamo? Sono troppi per noi e non ci sono uscite secondarie in questo posto. É l'unica possibilità che abbiamo"

Ci sta riflettendo.

"Non per metterti fretta, ma i vaganti sono quasi qui. Ti pregherei di muovere il culo e decidere in fretta".

Dire che mi sta guardando male, é dire poco.

"Bene, facciamolo"

L'era dei morti || DARYL DIXON ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora