Capitolo 17

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"Tieni" dice Paul porgendomi la mia pistola.

La recupero e usciamo fuori dalla casa.

A pochi metri da noi vediamo Daryl. É a piedi. Ha lasciato la macchina abbastanza lontano da qui, in modo che gli zombie continuassero ad essere distratti dal rumore e noi potessimo fuggire. Sta correndo. É tutto sudato. Devo ammettere che nonostante questo é proprio un bel ragazzo. Peccato per il carattere.

Gli andiamo incontro.

"Andiamo" dice semplicemente.

Annuiamo e iniziamo a correre in direzione del bosco.

                                                                            DARYL
Tra poco farà buio. Stiamo camminando da venti minuti e per arrivare mancano ancora una quarantina di minuti. Non vorrei proseguire col buio, ma trovare un riparo in questo cazzo di bosco é praticamente impossibile. Tanto vale proseguire.

Guardo Kate. É stata zitta per tutto il tempo. Non é da lei. Di solito rompe sempre i coglioni.

"Vaganti" annuncia Paul.

Saranno  almeno dodici vaganti. Si stanno avvicinando; ci hanno visto.

"Abbattiamoli" affermo.

Paul e Kate annuiscono.

Li eliminiamo uno ad uno.

Sospiro sollevato poi Paul mi fa trasalire : " Daryl! Dietro di te!"

Uno zombie del cazzo, prima che io faccia in tempo a girarmi,cerca di mordermi con i suoi denti marci. Ma poi questo cade a terra, con la testa spaccata a metá. Mi giro e vedo Kate.

"Beh, dovresti ringraziarmi, é la seconda volta che ti salvo la vita" dice con un sorriso compiaciuto.

"Avrei potuto benissimo ucciderlo da solo. Non mi serviva il tuo aiuto" ribatto.

"Oh sisi, ho visto . Avevi proprio tutto sotto controllo" ribatte ironica. Dio che fastidiosa che é. Mi viene voglia di prenderla a schiaffi per tutto il tragitto.

Non rispondo; mi limito a  guardarla e proseguire lungo il cammino. So che questo le dà parecchio fastidio. Se c'é una cosa che odia più di tutte, é quando non le viene data nessuna risposta. Quindi, non vedo perché non farlo.

Sento che sbuffa e in automatico sorrido, tanto lei è dietro di me e non mi vede.

                                                                        KATE
Daryl é proprio uno stronzo. Cosa gli costa ammettere che gli ho salvato la vita? Per lui, persino la morte sarebbe un'opzione migliore di questa. É proprio una testa di cazzo. Arrogante e testardo.

~~~~~~
Stufa di pensare a quanto una persona possa essere stronza, guardo Paul. É palesemente stanco, come tutti noi. Rimane sempre uno schianto però.

"Siamo quasi arrivati" annuncia Daryl, interrompendo i miei pensieri decisamente poco decenti.

"Mancheranno al massimo 10 metri" dice Paul quasi sorridendo...

~~~~~

                                                                            DARYL
Vedo l'ingresso della prigione. Altri cinque minuti e saremo arrivati. Affretto il passo; non vedo l'ora di arrivare.

Camminiamo per alcuni metri e finalmente arriviamo. Il cancello si apre. Ci accolgono Rick e Michonne.

"Ragazzi! Siete vivi!" esclama Rick venendoci incontro.

"Così sembra" rispondo scherzando, mentre ricambio l'abbraccio di Rick. Lo stesso fanno Kate e Paul.

C'é un attimo di silenzio e poi Rick fa : "Ragazzi, vi voglio bene, ma puzzate come dei caproni, per il bene di tutti, fatevi subito una doccia" dice. Scoppiamo tutti a ridere e Kate, nota per la sua delicatezza, lo manda pure a fanculo.

                                                                            KATE
Rick e Michonne ci hanno accompagnato dentro. Essendo notte, abbiamo salutato solo quelli che non stavano dormendo, ovvero Glenn e Maggie. Entrambi sono stati felici di vederci e io di vedere loro.

Dopo i saluti, siamo andati nelle nostre celle. Troppo stanca per muovermi, mi ero seduta sopra il piccolo tavolino, gambe incrociate e testa poggiata al muro. Rimango cosí per parecchio tempo e fisso il vuoto. Esattamente non so cosa sto facendo né il perché, ma mi capita spesso; forse in un qualche modo a me sconosciuto, questa cosa mi rilassa. O forse sono semplicemente pazza. Chi lo sa.

"Decisamente la seconda" esclama la mia voce interiore.

"Ma stai zitta tu" dico, stavolta a voce alta.

"Quando hai finito di parlare da sola come una vecchia pazza, vai a farti una doccia che ne hai decisamente bisogno" esclama Daryl, palesemente divertito, sbucando all'ingresso della mia cella. Addosso, ha solo un asciugamano legato lungo i fianchi che gli ricade perfettamente lungo il corpo. Il suo corpo sembra scolpito sul marmo e i capelli bagnati che gli ricadono sul viso in morbide ciocche, lo rendono ancora più attraente di quanto non sia già.

"Si ma smettila di sbavare, é poco attraente" mi ricorda la mia voce interiore.

Cazzo, l'ho rifatto di nuovo. Mi riscuoto. Lo fulmino e scendendo dal tavolo, mi dirigo verso le docce.

Per tutto il tempo che sto in doccia, non faccio altro che pensare a Daryl. Quando decido che ormai mi sento abbastanza patetica per via dei pensieri che sto facendo, esco dalla doccia. Mi asciugo e rapidamente mi infilo una canotta e dei pantaloni da tuta. Decido di stare senza reggiseno. Li ho sempre odiati e personalmente sti cazzi se si intravedono i capezzoli. Dopo una pandemia globale, i miei capezzoli non dovrebbero creare scalpore.

Mi dirigo verso la mia cella e mi sdraio sul letto. Dopo poco, sento dei passi in lontananza e mi alzo in piedi. Vedo Daryl ritornare verso di me. Si ferma davanti alla cella e mi scruta da capo a piedi. Non cerca minimamente di nasconderlo. Accenna un sorriso.

"Cosa vuoi?" esclamo scocciata. Voglio solo dormire e sicuramente l'ultima cosa di cui ho bisogno é decifrare il carattere di Daryl.

"Volevo solo dirti che domani siamo di guardia insieme. Turno di notte. Dalle 2 alle 5" esclama palesemente divertito.

"Beh okay" dico "ora se non ti spiace ritorno a dormire"

Ride leggermente, mi squadra un'altra volta, poi se ne va...

L'era dei morti || DARYL DIXON ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora